7 consigli per foto da mangiare con gli occhi

Anna Fracassi

Anna Fracassi

Hai cercato su Google “Consigli foto cibo”? Sei nel posto giusto. Cercheremo di darti dei consigli per rispondere alle domande che ti stanno attanagliando. Come scattare foto perfette ai piatti nel proprio ristorante? Come si fotografano i piatti? Come far venire l’acquolina ai follower e potenziali clienti? Aumentare i clienti con i social è possibile? Ecco i 7 consigli di Anna Fracassi per foto da mangiare con gli occhi (anche con uno smartphone).

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LUCE

come fotografare il ciboNaturale: a meno che il vostro locale non si trovi in una grotta, scegliete una finestra o un’apertura luminosa davanti alla quale allestire il set. È meno manipolabile di quella artificiale, ma potete addomesticarla con qualche accorgimento. Evitate invece di mixare luce naturale e artificiale.
Diffusa: semplificatevi la vita, no alla luce diretta. Utilizzate invece una superficie semi trasparente come diffusore, una tenda o un lenzuolo leggero. Bianchi! Posizionandoli tra la fonte luminosa e il soggetto, ammorbidiscono le ombre e disperdono i raggi luminosi.
Riflessa: le ombre nette creano zone scure che rendono il cibo meno appetitoso o ne cambiano il colore. Per smorzarle potete usare semplici cartoncini bianchi: inseriti accanto al piatto, sul lato opposto alla fonte luminosa, riflettono la luce e illuminano le zone scure.

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ATTREZZATURA

Una macchina fotografica Reflex con obiettivo 50mm è la dotazione perfetta. Se non siete PRO o non avete tempo e denaro da investire, potete ottenere immagini più che dignitose anche con uno smartphone. Vi consiglio i modelli con doppia fotocamera (la funzione “ritratto” permette di creare maggiore profondità di campo e sfocare gli sfondi), con un buon sensore fotografico e stabilizzatore ottico. Fondamentale con una Reflex, ma il cavalletto è importante anche per chi usa lo smartphone. Consente di avere angoli di ripresa sempre uguali nel tempo, libera le mani e rende più comodo lo styling e il controllo della composizione.

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RIPRESA

Gli angoli di ripresa più usati ed efficaci sono 45° e 90°. 45° è il più tradizionale, permette di vedere i contenuti dei piatti ma di avvertirne anche le proporzioni e le profondità (perfetto per le pietanze che di sviluppano in altezza).
La ripresa a 90° è la più trendy; da una parte mortifica i volumi, ma dall’altra permette un dettaglio narrativo impareggiabile.
Lo stile impone un punto di ripresa perpendicolare al pavimento, ma il mio consiglio è quello di inclinare leggermente la fotocamera verso l’alto: aggiungerete un leggero volume agli oggetti, lasciandone percepire le altezze, le proporzioni e i dettagli verticali.
Nella foto qui accanto potete percepire la profondità della composizione che presenta diversi elementi che si sviluppano in altezza. Con lo scatto a 45° si denota la profondità ma anche le luci e le ombre che si vengono a formare.

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COMPOSIZIONE

A parità di oggetti presenti in una foto, il modo in cui vengono disposti nello spazio può cambiare radicalmente il risultato. Iniziate da una composizione base, inserendo il piatto al centro e costruendo intorno la scena. Giocate con simmetrie e linee parallele, formando triangoli immaginari con gli altri eventuali oggetti.
Guardate sempre la composizione attraverso la fotocamera: vi aiuterà a vedere meglio il risultato finale e ad “aggiustare il tiro”. L’occhio, con il suo continuo muoversi ed esplorare lo spazio, crea una visione molto più tridimensionale di quella che avremo dopo il click: quindi occhi in camera.
Nella foto qui accanto potete vedere come il piatto sia stato circondato da elementi di contorno (posate, bicchiere, ciotole con gli ingredienti) che non solo riempiono e valorizzano lo spazio, ma danno anche importanza al soggetto principale.

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FOOD STYLE

Non amo sofisticare il cibo per renderlo più “fotogenico”: trovo che sia meglio un piatto con qualche naturale imperfezione che una pietanza finta che non rispecchia quello che il cliente si troverà sul tavolo.
Scegliete gli ingredienti più belli e curate l’impiattamento, aggiungete dettagli come foglioline, grani di pepe o gocce d’olio (con pinzette e contagocce), ma nulla che non sia previsto nella ricetta o che non sia edibile. Potete nebulizzare dell’acqua per rendere un’insalata più croccante alla vista o spennellare di olio di semi un boccone di carne per renderlo più succulento, ma non andate oltre.

6

SCATTO

Se scattate con uno smartphone, tenete la fotocamera in verticale. In orizzontale la posizione dell’obiettivo non è centrale e, avvicinandovi al piatto, potreste deformarlo. Se volete foto quadrate impostate la fotocamera con il rapporto 1:1. Niente flash e… pulite la lente!

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POST-PRODUZIONE

Bene usare una app per dare luminosità, bilanciare il bianco, aumentare la saturazione e schiarire le ombre, ma non esagerate con filtri ed effetti. Ricordate sempre che, come per il foodstyle, quello che fotografate sarà quello che servirete al cliente che avete conquistato con la vostra immagine!
 
come si fotografa il cibo


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