Dimagrire mangiando la nostra pasta preferita è possibile ma…

Chissà quanti pensieri ci siamo fatti dopo aver mangiato una bella porzione abbondante della nostra pasta preferita… “Oddio quanti chili avrò preso dopo questo pranzo?”, “Domani assolutamente devo andare in palestra a smaltire!”
 
Ma finalmente ecco la smentita che tutti stavamo aspettando!
Basta con i falsi miti sulla pasta: non è vero che non si può mangiare la sera, e perché mai privarsi di una bella carbonara? Stimola la tiroide e fa bene anche all’umore!
All’ospedale di Toronto è stata effettuata una ricerca che ha dimostrato come gli effetti di una dieta in cui sono presenti i carboidrati non sono quelli che immaginavamo.
 
No sono quelli che ci aspettavamo sì, ma occhio alle quantità di assunzione! In caso di dosi moderate, e soprattutto in assenza di altri carboidrati aggiuntivi, la pasta non può essere ritenuta la responsabile dell’aumento di peso, anzi, può addirittura comportare una leggera diminuzione del peso!

dimagrire pasta
Lo studio ha coinvolto circa 2.500 persone e ha studiato gli effetti di una dieta ipo-glicemica, cioè a basso contenuto di zuccheri: in prima battuta si è potuto notare che rispetto ad altri carboidrati, la pasta ha un indice glicemico minore, cioè non causa il famoso picco glicemico, responsabile del classico languorino di metà mattina ad esempio.
 
Alla fine della sperimentazione durata 12 settimane, si è anche rilevato che i soggetti che avevano mangiato pasta, invece che altri tipi di carboidrati, presentavano una leggera diminuzione nella massa grassa.
 
Notare bene: stiamo parlando di quantità moderate all’interno di una dieta rigida e sorvegliata, come sottolineano i ricercatori, timorosi di scatenare corse allo scaffale degli spaghetti. Ciononostante, una piccola rivincita, noi pastaioli ce la prendiamo volentieri.

Alcuni consigli per una corretta assunzione di pasta 

• Mangiare prima la verdura e poi il resto per sentirsi sazi prima
• È meglio prediligere la pasta di grano duro e integrale. Gli spaghetti sono da preferire per il loro indice glicemico inferiore e sono adatti anche ai diabetici e a chi deve perdere peso.
 • Vietata la pasta scotta: deve invece essere assolutamente al dente perché dà più sazietà e ha un indice glicemico più basso.
 • I carboidrati possono essere consumati anche di sera, soprattutto se siamo stressati o se soffriamo d’insonnia. La pasta favorisce la sintesi di serotonina e di melatonina facendo assorbire maggiormente il triptofano e quindi fa rilassare e favorisce il sonno. 
• Non andare a dormire dopo il pranzo o la cena ma andare a fare prima una bella passeggiata per mettere in moto il metabolismo.
 
Che siano giustificazioni o prove scientifiche, un bel piatto di pasta mangiata volentieri aiuta sicuramente a darci la felicità!