La Liguria sposa la Campania: sulla tavola dell’hotel Melià a Genova

Di Leonardo Felician

Di Leonardo Felician

È uno dei pochissimi alberghi cinque stelle di Genova. Si trova nell’elegante e silenzioso quartiere Carignano. È a due passi a piedi dal centro storico e da piazza De Ferrari. È ospitato in un palazzo ultimato nel 1929 che fu sede di una grande azienda industriale, l’Ilva. È stato completamente ristrutturato ad albergo nel 2007 rispettando lo stile originario dell’epoca dallo studio dell’architetto Simonetti di Rimini. Fu aperto così nel 2008 con il nome di Bentley dal gruppo Turin Hotel. Nel 2011 è passato al gruppo iberico Melià, o meglio Meliá scritto con l’accento spagnolo. Il gruppo lo ha portato al livello dei suoi alberghi più prestigiosi. Varcata la soglia si entra in una lobby molto raccolta, da boutique hotel, impreziosita dal pavimento originale a intarsi marmorei con i simboli dei mestieri.

melià
 

Il Melià

A destra si apre la zona del bar contigua al ristorante. A sinistra, invece, un salotto che integra la hall. É ideale per chi cerca il relax di una confortevole sala polifunzionale di lettura o di un luogo riservato per incontrare o ricevere persone. Il banco della reception sta in fondo, di dimensioni misurate, in un ambiente luminoso. La luminosità caratterizza tutto l’albergo, negli spazi comuni non meno che nelle camere che sono 99. Sono disposte su sei piani, ampie e spaziose, arredate in maniera sofisticata in stile contemporaneo. Le finiture sono di pregio, con pavimento a parquet di legno e marmi pregiati nei bagni. Alcune stanze dei piani più alti hanno una terrazza privata con vista mozzafiato sul centro storico della città. Le Melià Guestroom sono state concepite con tonalità che vanno dal grigio tortora al beige e all’argento bianco per esaltarne la luminosità naturale e le linee pulite. Al primo piano è disponibile la sala business Aquamarina. Ma si può adoperare anche la sala Madreperla al piano terra. Al primo piano seminterrato, invece, si trova il centro fitness e un piccolo centro benessere per i momenti di relax da 200mq.

L’area del Blue Lounge Bar del piano terra è rinomata per i suoi originali aperitivi accompagnati da piatti raffinati e finger food. È un luogo di incontro anche per chi non è ospite dell’albergo per momenti speciali con musica dal vivo e mostre d’arte. Colori eleganti con tonalità dorate e argentate combinate con un arredo dal design accogliente caratterizzano il Blue Restaurant. Vi si accede dal bar senza soluzione di continuità se non per la grande ed originale “ruota” che separa gli ambienti.

 
chef Vincenzo Scala

Lo chef Vincenzo Scala e la sua cucina

Questo è il regno dello chef napoletano Vincenzo Scala, 33 anni, a Genova dal 2009. Considerato tra i migliori ristoranti cittadini, è un innovativo luogo di ritrovo dove la cucina locale si fonde con la gastronomia internazionale. C’è anche qualche ricetta della tradizione spagnola in omaggio alla cultura del gruppo Melià.
Con l’aiuto della sua brigata di cucina di sei professionisti, lo chef ama far assaggiare deliziosi e raffinati piatti. Ma anche ricette della tradizione mediterranea, inclusa la classica pizza cotta su pietra. La sua chiave stilistica si basa sulla genuinità e semplicità. Senza dimenticare uno sguardo all’innovazione utilizzando le più moderne tecniche di cucina. Ma lavorando sempre con passione la materia prima per trasformarla in eccellenza.

 

I piatti del Melià

Tra i primi piatti del Melià, troviamo le trofie accomodate al verace pesto genovese, il minestrone di verdura, legumi e ortaggi mantecato alla ligure, il risotto al ragù d’anatra. Poi ancora, gli gnocchi di patate ai frutti di mare con pomodorini, crema di mozzarella di bufala e carpaccio di polipo, le tagliatelle fatte in casa con funghi e fonduta al Castelmagno e tartufo nero. Infine i classici paccheri al pomodoro fresco, basilico e fior di latte affumicato. Anche i secondi piatti rendono omaggio sia alla tradizione ligure che a quella napoletana bilanciando le passioni dello chef. Trancio di dentice, orata con olive taggiasche, pinoli, maggiorana e vino bianco. Ma anche cappello del prete brasato al vino rosso con polenta croccante e cavolo rosso, filetto di manzo grigliato con verdurine di stagione profumate al timo, bistecca di manzo irlandese cotta ai ferri con patate arrosto al rosmarino. Adeguata è la lista dei vini.

piatto melià


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