Summer Fancy Food: in USA i prodotti italiani segnano +5,8% nel 2016

Ristorazione Italiana Magazine è volata in America per presentare la sua edizione speciale Italian Style, più precisamente a New York, al Summer Fancy Food, il più grande evento commerciale dedicato alle specialità alimentari d’Oltreoceano. Più di 330 aziende produttrice di pasta, formaggi, olio d’oliva, salumi e altri prodotti tipici del “Made in Italy” sono presenti al Javitz Center di New York fino a martedì 28 giugno sotto l’insegna “The Extraordinary Italian Taste”, per contraddistinguere i prodotti italiani autentici al 100%.
 
Per l’edizione 2016, l’Agenzia ICE, che si occupa della promozione degli scambi commerciali tra il nostro Paese e gli Stati Uniti, ha ideato molteplici azioni collaterali in collaborazione con Federalimentare, Fiera di Milano, Fiere di Parma e Fiera di Verona, di cui gli espositori presenti al Summer Fancy Food potranno beneficiare: una lounge istituzionale in fiera, un’azione di mailing ad operatori professionali del settore su tutto il territorio americano per invitarli a visitare le imprese italiane, nonché varie attività di show cooking con dimostrazioni giornaliere di preparazioni dei piatti al fine di esaltare il prodotto italiano vero e proprio, un Wine Bar animato da Vinitaly, un’azione mirata di comunicazione con inserzioni pubblicitarie sul catalogo della manifestazione e su tante riviste di settore, oltre che sui principali social network.
 
Complice il grande slancio dato dal Ministero dello Sviluppo Economico, sta continuando a gonfie vele il piano promozionale del settore agroalimentare del made in Italy su tutto il territorio americano che vede già importanti risultati in questi primi mesi dell’anno: il cibo e il vino nostrani segnano il 5,8% in più di consumi negli USA. Nel 2015, invece, l’Italia si è piazzata al quinto posto tra i paesi fornitori, raggiungendo la prima posizione su vino, olio d’oliva, formaggio, pasta e acque minerali, risultando al terzo posto per i prodotti da forno e per i salumi.
 
fonte: agi.it
 
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