Napoli, città della pizza. Intervista al sindaco Luigi De Magistris

Alessandra Zecchinon

Abbiamo fatto due chiacchiere con il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, in merito alla pizza, il piatto simbolo della sua città. Vista la vicinanza con Campionato Mondiale del Pizzaiuolo, ne abbiamo approfittato per fare qualche domanda anche su questo evento prestigioso.

Il Sindaco De Magistris, ci può anticipare quali saranno le iniziative del Comune di Napoli per la 7° edizione del Napoli Pizza Village e il 16° Campionato Mondiale del Pizzaiuolo?
Stiamo lavorando per far crescere ancora questo evento, che in pochi anni è passato da 60.000 a 600.000 visitatori, diventando una delle maggiori attrazioni popolari d’Italia e d’Europa. Si svolgerà come sempre sull’incantevole lungomare Caracciolo; quest’anno si terrà a giugno e durerà nove giorni. A breve sarà reso noto il programma completo.

Sindaco Luigi De Magistris pizza napoli

I progetti per fare di Napoli la capitale della pizza

La pizza è uno dei prodotti simbolo della ristorazione “Made in Italy” e pizza è una delle parole più note nel mondo, ma in alcune aree del pianeta faticano a collegarla all’Italia e a Napoli. Quali sono i progetti del Comune di Napoli per promuovere la pizza e l’arte dei pizzaiuoli napoletani a livello internazionale?
In Europa la pizza napoletana è un prodotto tutelato da un marchio di qualità, similmente a quanto accade per la paella valenzana e per lo champagne.
La pizza – in Italia lo sappiamo – è un prodotto della cultura napoletana; e l’anno scorso il Comune di Napoli ha patrocinato l’evento-record della pizza più lunga del mondo, una margherita di 1.853,88 metri che è entrata nel Guinness dei primati. La notizia ha attraversato i media di tutto il pianeta, contribuendo fra le altre cose alla corretta associazione fra pizza e Napoli. Ora vogliamo che l’arte dei pizzaiuoli napoletani, una sapienza che si tramanda da tante generazioni, venga tutelata come patrimonio immateriale dell’umanità.

sindaco de magistris teresa iorioTradizione e innovazione, cosa pensa di tutte le innovazioni che ci sono ultimamente nel settore della pizza?
Mi lasci dire che per quanto riguarda la pizza con l’ananas sono solidale col presidente islandese Johannesson quando sostiene che vorrebbe vietarla.
Battute a parte, ho assaggiato pizze “creative” squisite, con ingredienti non comuni, che però rispettano il gusto basilare della pizza, quello che a mio giudizio non dev’essere mai stravolto né sopraffatto: altrimenti la pizza diventa un’altra cosa.

La pizza per un napoletano DOC

Sindaco Napoli pizza villageNon ci resta che chiederle: “Cosa rappresenta per lei la pizza e qual è la sua preferita?”
Per un napoletano la pizza è il sapore di casa. Il solo profumo quando lo senti a Napoli ti fa sentire l’appartenenza a una comunità e a una terra; quando lo senti fuori Napoli, anche se non è esattamente quello, ti mette un po’ di nostalgia. Ma per quanto riguarda la scelta del condimento io sono un purista: per me al primo posto c’è la Margherita con l’olio extravergine d’oliva, il fior di latte campano e i pomodori San Marzano.
 
Nelle due foto in basso: Luigi De Magistris si cimenta con l’arte della pizza sotto l’occhio attento di Lidia Bastianich e Teresa Iorio; Il sindaco Luigi De Magistris e due pizzaioli al Napoli Pizza Village


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