Perché l’olio extravergine d’oliva è il condimento più sano sulla terra?

Elisabetta Bernardi

Elisabetta Bernardi

L’olio come fonte di lunga vita

L’olio d’oliva è ampiamente riconosciuto come uno degli oli più sani al mondo. Di fatto, nelle regioni in cui l’olio d’oliva è parte integrante della dieta, le persone tendono a vivere più a lungo e in modo più sano. L’olio d’oliva è un componente chiave della dieta mediterranea e riconosciuto per contribuire ai suoi benefici per la salute, in particolare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Alcuni storici del cibo definiscono la Dieta Mediterranea come il “tradizionale modello dietetico presente nelle aree intorno al Mar Mediterraneo dove vengono coltivate le olive”. Sebbene studi e studi rivelino che i benefici per la salute della dieta mediterranea derivano dall’interazione di molti gruppi alimentari, l’olio d’oliva è sempre il protagonista principale degli studi. All’inizio si pensava che i benefici dietetici dell’olio d’oliva fossero legati al suo alto contenuto in acido oleico, un acido grasso monoinsaturo il cui contenuto è intorno all’80% degli acidi grassi totali.
Tuttavia, prove sperimentali si sono accumulate sui benefici per la salute di componenti bioattivi minori dell’olio d’oliva come i polifenoli che hanno strutture specifiche e si trovano in quantità maggiori nell’olio di oliva extravergine. I composti minori ma altamente bioattivi, presenti solo nell’1-2% del peso ma comprendono oltre 230 composti chimici diversi, inclusi tocoferoli, squalene, alcoli grassi, alcoli triterpenici, steroli vegetali, pigmenti polari e composti idrofili, e principalmente polifenoli come l’oleuropeina e i suoi metaboliti idrossitirosolo e tirosolo, che costituiscono circa l’80% del contenuto fenolico dell’olio d’oliva.
 
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L’olio di maggior qualità

L’olio extravergine di oliva è l’olio d’oliva di maggiore qualità, estratto dal frutto dell’olivo senza l’uso del calore o di prodotti chimici e più ricco di sostanze protettive. Il suo contenuto di polifenoli varia da 50 a 1000 mg/kg e di fatto, il suo contenuto dipende dai fattori agronomici, nonché dalla tecnologia di estrazione, insieme ai processi di conservazione o confezionamento anche a seconda della cultivar, del clima, della maturazione delle olive al momento della raccolta. I polifenoli più attivi e più abbondanti sono l’idrossitirosolo e il tirosolo, derivati dall’oleuropeina, il principale responsabile del gusto amaro e che costituiscono circa l’80% del contenuto fenolico dell’olio d’oliva. Ci sono poi l’oleaceina e l’oleocantale, il principale responsabile della sensazione di bruciore che si verifica nella parte posteriore della gola quando si consuma l’olio extravergine di oliva.

Un buon olio extravergine di oliva, dovrebbe contenere almeno 300 mg/kg di composti fenolici. Da uno studio su 32 oli extravergini di oliva prelevati direttamente dagli scaffali italiani, per quanto riguarda i polifenoli e i tocoferoli è emersa una grande variabilità con valori da circa 50 a circa 500 mg/kg. La concentrazione dei composti fenolici era notevolmente maggiore negli oli 100% italiani, e in particolare in quelli DOP.

Gli effetti sulla salute dell’oro verde

Le malattie cardiovascolari (malattie cardiache e ictus) sono le cause più comuni di morte nel mondo. Numerosi studi osservazionali mostrano che l’incidenza di queste malattie è bassa in alcune aree del mondo, in particolare nei paesi del Mar Mediterraneo. L’olio extravergine di oliva protegge dalle malattie cardiache attraverso numerosi meccanismi:
Infiammazione ridotta: l’olio d’oliva protegge dall’infiammazione, un fattore chiave nella cardiopatia
Colesterolo HDL: i risultati più importanti, per esempio dello studio EUROLIVE sono stati un aumento del colesterolo HDL e una diminuzione del danno ossidativo lipidico, lineari con il contenuto fenolico dell’olio d’oliva consumato
Colesterolo LDL: l’olio d’oliva protegge le particelle LDL dal danno ossidativo, un elemento che favorisce la malattia cardiaca
Miglioramento della funzione endoteliale: l’olio d’oliva migliora la funzione dell’endotelio, che è il rivestimento dei vasi sanguigni
Pressione arteriosa inferiore: diversi studi indicano che l’olio d’oliva riduce significativamente la pressione arteriosa e riduce del 48% la necessità di farmaci per l’ipertensione

Le ricerche epidemiologiche indicano che il consumo di olio d’oliva può essere utile anche per prevenire il diabete, l’obesità e le malattie legate all’infiammazione cronica come la sindrome metabolica. L’olio extravergine di oliva può aiutare a ridurre il rischio di diabete di tipo 2 attraverso i composti fenolici presenti nell’olio extravergine di oliva che contribuiscono al metabolismo del glucosio e migliorano la sensibilità e l’efficacia dell’insulina. L’olio d’oliva può anche avere un ruolo protettivo contro alcuni tumori (in particolare i tumori del seno e del tratto digestivo) e il consumo di olio d’oliva può migliorare la salute delle ossa, prevenendo la perdita ossea con l’invecchiamento. Studi epidemiologici hanno costantemente associato il consumo di olio d’oliva con una migliore attività cognitiva. Inoltre, diverse meta-analisi di studi osservazionali suggeriscono che l’uso di olio d’oliva come grasso culinario principale può ridurre l’incidenza della depressione.


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