Tutto quel che c’è da sapere sullo zenzero, la radice dalle mille proprietà

Maurizio De Pasquale

Lo zenzero o ginger è la spezia più coltivata ma anche la più studiata

Chiudete gli occhi e assaporando una bevanda fredda o calda a base di zenzero immaginate ciò che vi circonda! Ebbene lo zenzero è il richiamo alle radici, il richiamo a ritmi lenti e appaganti della nostra vita.
Lo zenzero o ginger (Zinginber officinalis – nome scientifico) è una radice dalle mille proprietà, che viene impiegata da millenni nelle pratiche ayurvediche orientali. Di origine orientale solo ora si sta diffondendo in occidente dove viene impiegata in campo culinario per insaporire dolci e pietanze diverse, o nel settore delle bevande.
 
Lo zenzero è una pianta che appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, della quale fa parte anche la curcuma, ed è originario del Sud-est asiatico, in particolare India e Cina, dove da millenni viene utilizzato per scopi alimentari e medici. Nei Paesi occidentali lo Zingiber officinalis è arrivato già nel Medioevo, ma fino a qualche tempo fa era presente quasi esclusivamente come polvere ottenuta dalla radice essiccata e poi tritata finemente. Oggi viene coltivato anche in altre zone del mondo e lo si trova facilmente nei nostri supermercati anche come radice fresca.
Lo si trova in diverse versioni, fresco, sotto forma di compresse, oli essenziali e in polvere. Lo zenzero fresco si presenta come una radice nodosa di un colore chiaro biege e con la polpa bianca e soda. Lo zenzero in polvere ha meno sapore di quello fresco ma, sotto l’aspetto dei principi attivi non ci sono grandi differenze. La parte che viene usata dello zenzero fresco si chiama rizoma è può essere molto cara con un tempo di conservazione limitato. Mentre lo zenzero in polvere costa sicuramente meno e lo si può conservare per molto tempo.
 
Oggi lo zenzero è la spezia più coltivata ma anche la più studiata. Lo zenzero è composto per il 78% da acqua, da carboidrati, dallo 0,8 % di grassi, dall’1,8 % di proteine, dall’1,7% di zuccheri, dal 3% di fibre alimentari e dallo 0,7% di ceneri. Ricca di minerali come il calcio, fosforo, magnesio, potassio, zinco selenio etc… Le vitamine presenti sono del gruppo B, c K e J.
 
zenzero
 
Lo zenzero è composto da oltre 300 elementi fra pectine, fenoli, mucillagini, antiossidanti ognuno dei quali ha un effetto benefico sull’organismo. Seppur la ricerca scientifica non ha ancora ben definito tutte le virtù, il campo medicale è concorde nell’affermare che lo zenzero è davvero molto efficace per contrastare le infezioni gastriche, la dispepsia, la nausea e il vomito, il meteorismo e la flautolenza, ma anche le disfunzioni circolatorie, ricchissimo di virtù toniche e antiossidanti.
 
Questa fantastica spezia aiuta a velocizzare i processi digestivi ma può anche aumentare l’appetito stimolando la produzione di succhi gastrici. Il gingerolo uno dei principi attivi del rizoma aiuta a ripristinare la giusta acidità gastrointestinale, favorendo l’eliminazione dei gas intestinali e contrastandone la nuova formazione.
 
Come tutte le piante officinali, lo zenzero deve essere usato con molta attenzione senza abusarne altrimenti potrebbe avere effetti negativi e non benefici. I soggetti allergici alla pianta si accorgeranno dell’intolleranza per l’arrossamento della pelle, prurito ed eruzioni cutanee, non è nulla di grave: lo zenzero non è tossico, ma può produrre queste fastidi e manifestazioni allergiche.
Le donne in gravidanza non dovrebbero assolutamente assumere lo zenzero che, benché abbia proprietà antivomiche e antiemetiche marcate, potrebbe essere pericoloso per il bambino perché il gingerolo ha anche proprietà abortive che stimolano le contrazioni uterine e la dilatazione.
 
Alcuni principi attivi dello zenzero agiscono sulla circolazione sanguigna, sul cuore e la pressione. Chi soffre di patologie cardiovascolari e di ipo o ipertensione dovrebbe consultare il proprio medico prima di assumere questa spezia.
Nella medicina asiatica, lo zenzero è considerato una spezia “calda”, tanto che in oriente, la radice è considerata una sorta di “viagra naturale”, un cibo afrodisiaco. In associazione con il Ginseng e l’Eleuterococco, lo zenzero si impiega nelle astenie sessuali.
Per ottenere il massimo dei benefici, quanto zenzero bisognerebbe assumere ogni giorno? Generalmente si consiglia una quantità di radice fresca che può variare tra i 5 e i 10 grammi giornalieri, mentre per la polvere 1/3 grammi al giorno.
 

Godrete in cucina grazie al suo carattere speziato e piccante

 
Sicuramente l’utilizzo dello zenzero fresco aiuta a goderne tutti i principi sia olfattivi che gustativi. Il sua carattere speziato/piccante (gingerolo) dona ai piatti sia dolci che salati un tono orientale. Se usato in giuste dosi, lo zenzero non è coprente e non prende il sopravvento sui piatti, ma al contrario riesce a esaltare gli aromi primari del piatto stesso.
 

Lo zenzero in cucina: è perfetto con i primi piatti

 
Il più delle volte vi converrà grattuggiarlo. Lo zenzero si sposa bene su primi piatti, su carpacci di pesce unito a una spolveratina di lime. Un po’ di acidità che insieme al fresco dello zenzero manterrà “sveglio” il palato. Nelle vellutate, con accostamenti un po’ più autunnali come la zucca. Ma anche nelle maionesi vegan a base di bevanda di soia limone e zenzero, delicatissima da spalmare su una fetta di pane integrale tostata. Lo zenzero sicuramente non può mancare nei centrifugati a base di frutta e verdura, e certamente nella pasticceria in genere per realizzare biscotti, creme, torte ma anche panettoni speziati che fanno tanto natale.
 

In Africa si usa contro le zanzare

 
In Africa lo zenzero viene assunto dalle popolazioni nella lotta contro le zanzare, come deterrente per le loro fastidiose punture. In Birmania, la radice viene fatta bollire unitamente ad una sostanza zuccherina ricavata dall’albero della palma; questo composto viene assunto per prevenire l’influenza ed i malanni ad essa legati. In Cina, la radice viene fatta a fette e bollita in acqua zuccherata come cura per il raffreddore. Nelle Filippine, invece, viene masticato al fine di allontanare gli spiriti maligni.


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