Dal 1° luglio è diventata obbligatoria per ristoranti e co. l’etichetta energetica anche per i frigoriferi professionali, questo per regolamentare un’apparecchiatura che non si ferma mai, che lavora 24 ore al giorno, che assorbe il 40% del totale di elettricità di una cucina professionale e che può incidere sulla perfetta conservazione degli alimenti oltre alle importanti conseguenze a livello ambientale e soprattutto sul piano economico.
L’etichettatura energetica stabilisce la classe energetica dell’apparecchiatura attraverso un test che prevede di raggiungere un certo standard, ossia le migliori condizioni per la sicurezza e conservazione degli alimenti. Diventerà per cui anche uno strumento per confrontare e valutare le prestazioni delle numerose apparecchiature presenti nel mercato.
La nuova normativa è diventata obbligatoria per merito del gruppo Ceced Italia e di Efcem (l’associazione di produttori di attrezzature professionali italiane che li rappresenta a livello europeo), a due aziende leader del mercato come Electrolux Professional e Angelo Po, che già nel 2012 avevano deciso di adottare l’etichettatura professionale in forma volontaria.
Quali saranno gli effetti di questi nuovi regolamenti europei per l’etichettatura energetica? Sicuramente un beneficio per l’ambiente, ma soprattutto un risparmio nella bolletta di circa 1000 euro all’anno, Electrolux ha garantito che con un’apparecchiatura in classe A si avrà un risparmio di 800 euro per i freezer e di 300 euro per i frigoriferi per tutto il ciclo di vita medio del prodotto (10 anni). Un totale di 10.000 euro, i quali aiuteranno ad ammortizzare il costo iniziare di un’apparecchiatura di massima efficienza.
La nuova regolamentazione da un lato comporterà considerevoli vantaggi nel tempo, ma dall’altro può richiedere onerosi investimenti per l’acquisto di attrezzature nuove e all’avanguardia per tutti quegli operatori del settore che nel tempo non hanno aggiornato le apparecchiature tecnologiche.
