Ristorazione e servizi informatici sono i settori che hanno creato più lavoro

Quali sono i settori che hanno dato più lavoro?

Le categorie della ristorazione e del commercio al dettaglio, insieme a servizi informatici, legali e contabili sono quelli in cui le aziende hanno avuto i maggiori aumenti di occupazione degli ultimi 24 mesi. L’incremento ha riguardato per la maggior parte le piccole e le micro imprese, attive da almeno sei anni. I dati emergono dal primo rapporto annuale sul mercato del lavoro. Lo studio è realizzato da Istat, ministero del Lavoro, Inps, Inail e Anpal e consente un approfondimento di dati che fino a prima venivano letti separatamente.

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Occupazione +7%

Come riporta Il Messaggero, le 75.000 imprese (pari al 10%) che hanno avuto la migliore performance occupazionale hanno avuto incrementi dei posti di lavoro di almeno il 7%. Al di là del settore, viene spiegato nel rapporto, hanno anche alcune caratteristiche in comune. Eccole:
1) produttività elevata (superiore del 5% rispetto alla media complessiva).
2) un basso costo di lavoro per unità di prodotto.
3) retribuzioni superiori alla media del settore.

Inoltre la forza lavoro interna è mediamente più giovane. L’81,5% del personale dipendente ha meno di quaranta anni; 4 lavoratori sono laureati ogni 10 non laureati.

Il lavoro autonomo

Altro aspetto che merita un focus sono gli autonomi. Nel suo insieme si registra un calo di ben 430 mila unità tra il 2008 e il 2016, ma con tendenze differenziate. Ad esempio, è positiva la dinamica dei liberi professionisti. La flessione dei lavoratori indipendenti negli ultimi due anni può essere anche il risultato della chiusura di alcune “finte collaborazioni”, il che era uno degli obiettivi del Jobs Act. Questa interpretazione è stata avallata ad esempio dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, che ha invitato a guardare con attenzione i segmenti più deboli del lavoro autonomo, che mostrano segni di sofferenza.


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