Rilanciare un ristorante in crisi: 5 step fondamentali per tornare al successo

Emiliano Citi

Emiliano Citi

Quando si avvia un’attività ristorativa non ci si rende conto di tutti gli ostacoli che incontreremo, spesso molti di questi nascono da una mancata strategia inziale che porta inevitabilmente a perdere colpi durante la vita del proprio business.

Affrontare le sfide iniziali: la chiave per evitare il fallimento del ristorante

Il sistema fiscale, i fornitori, il personale, i clienti… tutti aspetti che possono diventare i peggiori incubi. Inizialmente passano inosservati, ma con il tempo, come funghi dopo la pioggia, ecco che spuntano da ogni dove i problemi.
Se uno se ne accorge in tempo e corregge subito il tiro, rimettersi in carreggiata sarà più semplice.

Ma a volte, il problema è più profondo, radicato nel sistema stesso. A volte, il modo in cui il ristorante è stato condotto fino a quel momento ha creato un grado di ossidazione tale che sembra che nessuna quantità di olio possa lubrificare e liberare la catena dalla ruggine. È in questi momenti che ci si rende conto che potrebbero essere necessarie soluzioni più drastiche, una rivoluzione piuttosto che un semplice cambiamento.

Rilancio di un ristorante in crisi

Il Piano d’azione in 5 step per rilanciare un ristorante in crisi 

Ecco 5 step, testati e convalidati sul campo, che ogni ristoratore dovrebbe esaminare e applicare quando decide che è giunto il momento di rialzare le sorti del proprio locale. Questi non sono semplici suggerimenti, ma un vero e proprio piano d’azione che richiede impegno, dedizione e una volontà ferrea di vedere il proprio locale non solo sopravvivere, ma prosperare.

Analizzare i numeri: il punto 0 è l’analisi

NON smetterò mai di ripeterlo all’infinito, senza i numeri non si va da nessuna parte.
Per prima cosa bisogna guardare in faccia la realtà del proprio ristorante e smetterla di nascondere la testa sotto la sabbia. Analizzare ogni aspetto del proprio locale: si parte dai numeri, serve mettere tutto nero su bianco e ripartire. I costi nascosti, i clienti e soprattutto il Food Cost, quella bestia nera che se non domata, divora i margini del menù senza pietà.
Bisogna identificare i punti critici senza indugiare, che siano nelle finanze, nella qualità del cibo o nell’efficienza del servizio, non ci sono più scuse è il tempo di dire la verità.

Un ristorante in crisi deve saper controllare i numeri e gestirli con intelligenza

Ora che i numeri sono stati analizzati, devono essere tenuti sotto controllo giornalmente! Dalle vendite quotidiane ai costi del personale, ogni cifra conta. La gestione dei numeri non è un’attività una tantum, è un esercizio quotidiano. I dati diranno non solo dove si sta andando, ma anche da dove si viene. Utilizzare queste informazioni permette di affinare la propria strategia e prendere decisioni precise e mirate. Ricordate, bisogna sempre tenere sotto controllo stretto i numeri.

Rilancio di un ristorante in crisi

Un segreto per non essere un ristorante in crisi? Rivoluzionare l’offerta, differenziarsi e non morire

Il terzo passo è rinnovare l’offerta. Pensare in grande e uscire dagli schemi. La differenziazione è il nome del gioco: non bisogna temere di affilare il menu, è importante concentrarsi su quello che si sa fare meglio. Se non viene data al cliente una ragione valida per scegliere il proprio ristorante invece che il concorrente all’angolo, la direzione è quella sbagliata.
È il momento di chiedersi: “Il mio ristorante sta offrendo qualcosa di unico e memorabile, o si sta solo mimetizzando nel panorama ristorativo?” Farsi queste domande è la base. Bisogna essere brutalmente onesti nelle risposte. Se oggi non ci si differenzia NON si vive.

Motivare il tuo team, solo loro il primo cliente

Il personale – io li chiamo i clienti interni – deve essere il primo fan, il portavoce entusiasta del proprio ristorante. Non dobbiamo risparmiare in formazione e motivazione. Un team felice e ben addestrato è sinonimo di clienti soddisfatti. Implementare un sistema di incentivi e ricompense basato sul merito e sui risultati ottenuti. Renderli partecipi della visione aziendale porterà inevitabilmente a trattare il proprio locale come se fosse casa loro.

Rilancio di un ristorante in crisi

Formazione e crescita, perché se NON ti evolvi… muori

Infine, il quinto passo è investire con intelligenza. Se non c’è evoluzione c’è la morte. Essere sempre a un passo avanti rispetto la concorrenza e offrire ai propri clienti (interni ed esterni) l’eccellenza è un MUST. Essere al timone, non permette di restare indietro. Imparare sempre di più sulla gestione dei numeri e trascinare il proprio team con sé sono aspetti a dir poco fondamentali.

Rialzare un ristorante in crisi non è un’impresa facile, ma con il giusto approccio e seguendo questi passaggi, le possibilità di successo aumentano esponenzialmente. Ricorda che ogni crisi nasconde un’opportunità, sta a noi saperla cogliere. Come imprenditore e consulente vi garantisco che di giungle ne ho viste fin troppe. NON sempre chiudere è la scelta giusta, a volte basta avere le giuste coordinate per ritrovare la rotta perduta.

Come dico sempre, il successo in ristorazione non è mai frutto del caso, ma di scelte coraggiose, strategiche e soprattutto di un lavoro immane fatto con dedizione e passione. Ora è tempo di tirare su le maniche e mettersi al lavoro, il ristorante aspetta solo di tornare a splendere, e con questi step, siamo già a metà dell’opera.


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