Il ristorante Il vecchio e il mare lancia la sfida: riaprire dopo il lockdown. I proprietari sono Pasquale Naccari e Mario Cipriano, quest’ultimo fra i 21 migliori pizzaioli d’Italia. Ad aprile, era diventato virale il video in cui Naccari chiedeva di pagare gli affitti al Primo Ministro Giuseppe Conte.
Naccari aveva espresso le sue preoccupazioni diventando portavoce dei ristoratori italiani durante il lockdown. Infatti, lo stesso proprietario del ristorante Il vecchio e il mare aveva rimandato l’apertura del suo ristorante a settembre. Così come per tanti ristoratori, anche per Naccari era insostenibile riaprire, potendo contare solo su un terzo dei coperti.
Arrivati a settembre, l’imprenditore ha deciso di provare ad aprire nuovamente. E per combattere la crisi del settore, Naccari e Cipriano hanno deciso di lanciare un nuovo format. Ecco allora che in Toscana sbarca la pizza al “padellino”.
Il ristorante Il vecchio e il mare è garanzia di altissima qualità in fatto di gourmet. Naccari e Cipriano rilanciano ed ampliano il proprio format con ‘Il Padellino 2.0’, aperto il 10 settembre in via Gioberti angolo via Fra’ Paolo Sarpi a Firenze. Naccari sottolinea: “Lo facciamo per i nostri dipendenti e per dare un segnale di speranza a tutto il comparto e a tutto il territorio”.
Per la prima volta a Firenze, si può apprezzare la pizza al tegamino rivisitata e corretta dal Maestro pizzaiolo napoletano Mario Cipriano. Una pizza soffice dentro e croccantina fuori. Da comporre a proprio piacimento.
Merenda, aperitivo e cena: dalle 16,30 ‘Il Padellino 2.0’ sforna qualità e, soprattutto, porta a Firenze una pizza che in pochi conoscono. Naccari afferma: “Mio padre, a Tropea, già nel 1967, sfornava questa specialità. Adesso alla tradizione della mia famiglia si somma la grande tecnica di Mario. Un risultato esplosivo”.
In che cosa si differenzia questa particolare pizza da quella più tradizionale? Doppia lievitazione dell’impasto. E cottura al forno all’interno di una padella o di un piccolo tegame.
Mario Cipriano ci spiega: “La pizza al padellino nacque negli anni Trenta a Torino dall’idea di un pizzaiolo, che aveva necessità di sfornare un prodotto molto veloce, perché non riusciva più a far fronte alla mole di lavoro. C’è però anche chi sostiene che il prodotto sia nato dalla fantasia di uno dei tanti toscani che all’epoca lavoravano nella città piemontese».
L’impasto viene lievitato una prima volta e poi, una volta disteso nel padellino, va incontro ad una seconda lievitazione. Il risultato è un sorprendente mix tra croccantezza e morbidezza. Una gioia per gli occhi e per il palato, ma anche un’occasione per dar sfogo alla propria fantasia a tavola. Sì, perché il padellino può essere personalizzato da ogni cliente, che, ispirandosi ai vari ingredienti elencati nella grande lavagna del locale, può richiedere la propria pizza ‘su misura’.
Forti di una miscela studiata da Mario Cipriano – le cui leggerissime pizze napoletane hanno subito stregato l’intera città, – le specialità de ‘Il Padellino 2.0’ si candidano a ravvivare non poco il panorama del food in città. «Siamo andati a rivisitare la ricetta classica, migliorandola secondo i nostri standard qualitativi, in modo da ottenere un prodotto che si inserisce perfettamente all’interno della nostra filosofia», spiegano Cipriano e Naccari.
Altissima digeribilità e prodotti 100% italiano: ‘Il Padellino 2.0’ è pronto ad aprirvi nuovi scenari in cucina. La pizza, oltre che gustata nel locale, arriva a domicilio con i fattorini, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.”