Gli aiuti per chi non riapre il 4 maggio: il caso di bar e ristoranti

La cassa integrazione dei dipendenti verrà prorogata? Resta valido il bonus per gli autonomi? Facciamo chiarezza

Il primo via libera del 4 maggio non riguarda, come sappiamo, i bar, i ristoranti e le pizzerie. I rigidi protocolli igienici da seguire non consentono a tutti di riaprire e dunque il lockdown per arginare il Coronavirus continua. Il numero di lavoratori autonomi e dipendenti costretti a casa si aggira attorno ai 7 milioni: a loro è stata promessa la cassa integrazione o il bonus di 600 euro nei mesi di marzo e aprile. E a maggio? Vediamo insieme gli aiuti previsti.

Bonus da 800 euro automatico e selettivo

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri afferma: “Il mio obiettivo è che l’indennità per gli autonomi possa essere erogata in 24 ore, automaticamente a tutti”. Il budget per l’operazione ammonta a 7 miliardi di euro: il bonus dovrebbe essere prorogato per 2 mesi e passare da 600 a 800 euro. Le regole per i beneficiari, ad aprile, sono rimaste invariate. A maggio potrebbe scattare una selezione. Marco Leonardi, consigliere economico del ministro dell’Economia Gualtieri, precisa: “I criteri allo studio sono sostanzialmente due. Il primo riguarda i codici Ateco dei settori ancora esclusi dalla ripresa dell’attività, il secondo un limite di Isee, che potrebbe essere fissato a 35.000 euro”. Un altro criterio potrebbe riguardare i carichi di famiglia.

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Cassa integrazione prolungata di 9 settimane

Come riporta Il Sole 24 ore, “La cassa integrazione dovrebbe essere prolungata per altre 9 settimane, con un budget complessivo di 15 miliardi. In questo caso sarà necessario ripresentare la richiesta all’Inps per un massimo di 5 settimane e si potrà poi fare ulteriore richiesta di 4 settimane”. Il sussidio verrà anticipato dalle banche e da Poste Italiane. A trarne beneficio saranno principalmente i lavoratori del commercio e di bar e ristoranti: una platea di oltre 3 milioni di dipendenti che sono ancora in attesa di riprendere il lavoro. Per loro la data di ripartenza è stata fissata il 1 giugno, ma è tutto da vedere.

Ricevere la cassa integrazione, significa vedersi ridotte le entrate mensili. L’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro ha calcolato in 472 euro la riduzione rispetto alla busta paga ordinaria, pari al -36% delle entrate abituali. Il divario tende ad aumentare, tanto più è alta la retribuzione del lavoratore interessato al trattamento. Gli aiuti sembrano dunque insufficienti.

Naspi: 2 mesi extra

Nel decreto aprile sono segnati 800 milioni di euro per prorogare la Naspi, l’indennità di disoccupazione. Il periodo di prolungamento sarà di 2 mesi per tutti coloro che hanno il sussidio in scadenza.


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