Come aprire un bar oggi? I nuovi modelli di business di successo

Come aprire un bar di successo?

Quando si decide di aprire un bar bisogna concentrarsi e analizzare numerosi dati. In primis la location: deve essere di forte passaggio, meglio se pedonale. Occorre poi valutare attentamente tutti i locali disponibili in zona e analizzarne il giro d’affari. Un locale di dimensioni ridotte potrebbe è da preferire: vi sono infatti costi minori e una maggior semplicità di gestione.
Una volta individuato il locale, bisogna arredarlo. Un arredo minimal piace e costa poco. Il bancone vicino all’ingresso permette di avere un’anteprima di ciò che viene servito già dall’esterno, spingendo il cliente ad entrare. Fondamentale, a questo punto, è mantenere una corretta gestione.

Il convegno a Sigep

A Sigep si è svolto un convegno estremamente interessante dal titolo Dalla caffetteria alla gelateria: i nuovi format di successo, organizzato dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). Il dibattito ha fatto il punto sull’andamento del canale bar con un focus mirato su caffè e gelato, grazie ai dati contenuti nel Rapporto Ristorazione 2016 e alle analisi di NDP e Tradelab.

Multi-proposta e specializzazione

Multi-proposta e specializzazione sono i nuovi modelli di business che negli ultimi anni si stanno sviluppando. È cambiato, infatti, il ventaglio dell’offerta da parte dei bar. Il peso della somministrazione di cibo e bevande è calato dall’85% del 2013 al 77% del 2016, a vantaggio di altri beni e servizi quali pagamenti, ricariche, ticketing e intrattenimento. Aumentano i bar multifunzione (+13 mila), mentre quelli generalisti segnano un calo pari a -9 mila unità.

Parola chiave: specializzazione

La specializzazione è in crescita – si tratta di +13.000 bar multispecializzati – e ripaga. I bar specializzati hanno performance superiori rispetto ai bar non specializzati. I dati del convegno, inoltre, confermano la centralità del caffè: nel 61% delle visite al bar si consuma un prodotto di caffetteria, anche se in calo negli ultimi 5 anni, favorita da un prezzo contenuto (0,98 euro) e da aumenti che in 15 anni si sono mantenuti in linea con l’inflazione (+28,8%). Per il gelato, in particolare quello da passeggio, si registra l’aumento del peso del prodotto artigianale sull’industriale, che sale dal 79,7% del 2011 all’83,7% del 2016. Sono ben 39.000 le attività che vendono gelato (+20% tra il 2005 ed il 2015) per un valore di 4 miliardi di euro.

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