Bellezza, storia e cucina di Hilton Molino Stucky Venice

Leonardo Felician

Leonardo Felician

Per il nono anno consecutivo Hilton Molino Stucky Venice ha ottenuto il titolo di Italy’s Leading Conference Hotel & Europe’s Leading Conference Hotel nell’ambito della 28esima edizione dei World Travel Awards, un successo senza precedenti per un albergo che ha pochi paragoni in laguna nel segmento detto MICE che identifica i convegni, le conferenze e la banchettistica, particolarmente provato dalla pandemia e quindi assai importante in questo delicato momento di ripartenza e ripresa della normalità.


Crediti: Hilton

L’hotel diretto da Antonello De Medici si trova sull’isola della Giudecca, una delle più affascinanti della laguna veneta, comodamente raggiungibile dai principali punti di arrivo in città, ma anche dal centro storico con un semplice “traghetto”, cioè un passaggio in vaporetto della durata di un paio di minuti. Come tutti gli alberghi veneziani di categoria cinque stelle, l’albergo è dotato anche di un proprio servizio di motoscafo che fa regolarmente la spola tra la Giudecca e Riva degli Schiavoni davanti il Palazzo Ducale, gratuitamente per i convegnisti e per gli ospiti dell’albergo e del ristorante.

L’ampia parte congressuale con sala plenaria di quasi 1.000 metri quadrati divisibile in 5 sezioni indipendenti, uno spazio prefunzionale di 850 mq ideale per presentazioni, stand, reception e ristorazione, nonché una serie di 12 sale riunioni di varie dimensioni, si sposa bene con le 379 camere del maestoso edificio in stile eclettico, il più alto di tutta Venezia: impossibile da non notare.

La storia Hilton Molino Stucky

Hilton Molino StuckyLa sua storia fa parte della storia di Venezia. Nel 1895 un imprenditore di origini svizzere, Giovanni Stucky, fece costruire sulla Giudecca dall’architetto Ernst Wullekopf un grande complesso di fabbrica da adibire a molino e pastificio, il primo edificio dotato di energia elettrica della città.

Nonostante la morte dell’imprenditore, ucciso nel 1910 da un dipendente in circostanze mai del tutto chiarite, l’attività industriale proseguì ininterrottamente per più di mezzo secolo fino al 1955. Rimase poi chiuso e fatiscente per un altro mezzo secolo. Fino alla soglia del nuovo millennio quando venne avviato un impegnativo progetto di riqualificazione per trasformare il grande palazzo in hotel.

Il restyling con Hilton

Aperto con il marchio Hilton nel giugno del 2007, in questi pochi anni ha già ristrutturato e riarredato parte delle camere con una linea più moderna, molto apprezzata dagli ospiti.
Ci sono otto tipologie di stanze, in funzione anche dell’affaccio sul canale della Giudecca piuttosto che sulla laguna o sui diversi cortili interni del corpo dell’edificio.

Le meraviglie di Hilton Molino Stucky

Spettacolare e non solo per la vista dal punto più alto della città è la First Lady’s Suite dell’ultimo piano da 350 metri quadrati, con la sala fitness e la jacuzzi in torretta sotto la guglia che è un po’ il simbolo dello Stucky: è chiamata così da quando vi ha soggiornato Michelle Obama.

Subito sotto si trova il rooftop bar, per aperitivi con la luce del tramonto. Mentre al piano terra si trova il ristorante Aromi, chiuso lunedì e martedì. In questi mesi fa servizio solo per cena dalle 19:00 alle 22.30. In epoca di distanziamento ha spazio per una cinquantina di coperti in una sala elegante, dall’atmosfera formale. Di fronte si para una seconda sala più rustica delle stesse dimensioni riservata al Bacaromi, attualmente chiuso.

Come suggerisce il nome questo è un bacaro, la tipica osteria veneta dove mangiare una cucina tradizionale in un ambiente conviviale senza troppe pretese.

All’aperto la grande terrazza offre spazio sul fronte del canale per almeno un centinaio di persone, ma può essere utilizzata solo nella bella stagione.

Il ristorante Aromi

L’ingresso ai due ristoranti avviene da una piccola sala che dà sulla cucina a vista, occupata da uno spettacolare tavolo di legno che è l’ambìto tavolo dello chef con un bel modellino di bragozzo in vista.

Questo è stato per anni il regno di Ivan Catenacci, mitico chef di Molino Stucky da poco in pensione: al suo posto è stato chiamato Luca Nania, un giovane chef siciliano non ancora quarantenne con ascendenze per metà liguri e una notevole esperienza in Italia e all’estero, aiutato da una brigata di cucina ben rodata e dal souschef veneto Alessio Franzoi.

Alla cucina mediterranea che era la cifra stilistica di Catenacci, il nuovo chef ha apportato alcuni cambiamenti di preparazione e di ingredienti e si è spinto in accostamenti un po’ più innovativi e moderni: il risultato sorprende e convince per la qualità della presentazione non meno che naturalmente per i sapori e per i contenuti.

molino stucky chef Alessio Franzoi
Crediti: Cynthia Beccari

I piatti dello Chef Franzoi

Una cena all’Aromi comincia con un assaggio di olii di diversa provenienza. Pugliese di Peranzana, veneto del Garda, il laudemio toscano, un olio ligure di olive taggiasche. Il menù tipico dello chef si compone di antipasti veneti di pesce, tartare di carne o vegetariani. Poi tortelli di pesce, un piatto di carne o pesce e infine un dessert.

Tra gli antipasti più creativi oltre al polipo con lattuga romana, mascarpone, perle di seppia e tonno disidratato in scaglie. Interessante è anche l’accostamento del carpaccio di ricciola con spuma di rape rosse, acqua di prezzemolo e gel di limone gardesano. Chi preferisce la carne trova una delicata tartare di fassona al coltello accompagnata da caviale Beluga e midollo gratinato alle erbe. Mentre chi sceglie vegetariano può assaggiare l’hummus con polpette di melanzane e chip di parmigiano. Il primo piatto con accostamenti a sorpresa sono i tortelli fatti in casa con ripieno di baccalà e mascarpone, su una bisque di crostacei e prosciutto serrano spagnolo.

Il secondo di carne è una costata di manzo cotta a bassa temperatura con crema di topinambur, patate e radicchio. Il dessert è un grande babà al rum con gelato allo zabaione e crumble di amaretti. La selezione di vini al calice che accompagna i piatti è di tutto rispetto: Bisol Crede Valdobbiadene Prosecco Superiore 1542, Ferrari Maximum Rosé, un Valpolicella Ripasso con la carne e un moscato con il dessert.


Crediti: Hilton

Hilton Molino Stucky Venice
Giudecca 810, Venezia(VE)
Telefono: 041 2723311
Email: vcehi_info@hilton.com