Capodanno: lenticchia rossa. Il legume dell’antica nobiltà romana

Maurizio De Pasquale

Uno dei legumi più antichi della storia, coltivato già nel 7000 a.C. in Asia. Con una diffusione velocissima in tutta l’area del Mediterraneo, divenne il cibo di riferimento dell’antica Grecia e di Roma, tanto che la storia narra che una delle famiglie romane più importanti, quella dei Lentuli, discenderebbe da questo legume. La pianta trae le sue origini in Mesopotamia in tempi antichissimi tanto che nella Bibbia, precisamente nella Genesi, vengono citate in riferimento a Giacobbe ed Esaù. Nel museo del Louvre sono esposte antichissime lenticchie provenienti dalle tombe dei faraoni egizi.
 
Quando parliamo di lenticchia parliamo essenzialmente di India e Canada che assieme coprono più del 50% della produzione mondiale. Anche in Italia vi sono delle piccole produzioni. Le troviamo sull’altopiano di Castelluccio di Norcia e di Colfiorito in Umbria o di Leonessa nel Lazio. La sua pianta appartiene alla famiglia delle Fabacee, pianta erbacea annuale e può raggiungere l’altezza di 45 cm. Il frutto è un baccello che contiene all’interno uno o due semi (lenticchie). Le lenticchie hanno dimensioni, colori e sapori diversi a seconda della varietà a cui appartengono e che possiamo dividere in due grandi gruppi: le lenticchie a seme piccolo e quelle a seme grande.
 

Composizione chimica

 
Le lenticchie sono una delle leguminose più interessanti dal punto di vista nutrizionale poiché sono tra le più ricche di proteine. Sono composte dal 10% d’acqua, dal 22,7% da proteine, dall’1% di grassi, dal 13% fibre alimentari, dal 2,6% ceneri e dal 2% da zuccheri.
Ricca di minerali come potassio, fosforo e magnesio, calcio, sodio, ferro, zinco, rame, manganese e selenio.
Sul fronte delle vitamine le lenticchie contengono vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B4, B6, B9, vitamina C, vitamina E, K e J. Contengono folati e betacarotene. Gli zuccheri presenti si dividono in fruttosio, maltosio e saccarosio.
Gli aminoacidi: acido aspartico e acido glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.Proprietà e benefici delle lenticchie.
La lenticchia è naturalmente priva di glutine, molto digeribile.
 
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Essendo così ricche di proteine le lenticchie sono una valida alternativa agli alimenti di origine vegetale.Il buon contenuto di fibre alimentari contribuisce a regolarizzare l’attività dell’intestino e a tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue. Elemento da non sottovalutare, la lenticchia contiene pochissimi grassi insaturi che contribuisce a prevenire le patologie cardiovascolari. A differenza di altri alimenti che causano degli improvvisi innalzamenti di zuccheri nel sangue, le lenticchie possono mantenere i livelli di zucchero più stabili per lungo tempo. La ricchezza di fibre insolubili e il mantenimento dei livelli di zuccheri più bassi aiutano a mantenere più a lungo anche il senso di sazietà. Come noto le fibre insolubili oltre che prevenire la stitichezza favorisce il processo digestivo a tutela della sindrome dell’intestino irritabile. In un’alimentazione speciale, per sportivi, le lenticchie sono un ottimo ingrediente poiché contengono tutti gli aminoacidi essenziali, componenti essenziali per ricostruire la muscolatura deteriorata durante un intensa attività fisica.
 

Lenticchie in gravidanza

 
Ricche di acido folico, la cui presenza e la giusta quantità previene i difetti della nascita. Uno studio condotto al Rowett Research Institute di Aberdeen, in Inghilterra, ha dimostrato come molto spesso una carenza di acido folico ha spesso come conseguenza un difetto al tubo neurale.
 

Lenticchia rossa in cucina e pasticceria

 
Le lenticchie vengono coltivate un po’ in tutto il mondo e a seconda della loro provenienza, tipologia e terreni di coltura assumono delle variazioni nutrizionali. La lenticchia rossa è l’unica qualità che deve cuocere per pochissimi minuti, e non deve subire trattamenti di ammollo in acqua poiché venduta già decorticata. Interessante dal punto di vista visivo rende le preparazioni alimentari accattivanti. Una buona pasta alla lenticchia rossa rende il piatto sicuramente più appetibile. Sfatiamo subito che la lenticchia rossa è adatta solo per le creme o vellutate ma esistono delle aziende come la Farmo Spa di Casorezzo che produce un’ottima pasta corta e lunga di lenticchia rossa con una tenuta in cottura eccezionale. (testata personalmente) La lenticchia rossa si sposa bene anche nel campo della pasticceria. Utilizzabile nella biscotteria, nelle creme e per caratterizzare masse montate.


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