Così l’etica professionale in cucina

Marco Di Lorenzi

Marco Di Lorenzi

L’etica professionale è la condotta che occorre seguire in ogni attività lavorativa, in cucina come in altri ambiti. Il suo significato racchiude il principio dell’etica, quella parte della filosofia dedicata alle relazioni interpersonali con la distinzione di ciò che è bene e ciò che è male, e quello della professionalità, che racchiude invece conoscenze, capacità ed esperienze in relazione al proprio operato.

Come mantenere l’etica professionale

Nello specifico, l’etica professionale è quindi la giusta condotta che ogni addetto di cucina deve adottare durante l’attività lavorativa nei confronti dei propri colleghi, verso la clientela e verso l’azienda per cui lavora e la quale rappresenta. Per offrire un servizio migliore e dare un’immagine di qualità è necessario creare un ambiente di armonioso e sereno: i rapporti in cucina devono essere improntati sulla lealtà e l’onestà, sul rispetto dei ruoli ma altrettanto sulla capacità di comunicare e di collaborare soprattutto sulla disponibilità ad aiutarsi reciprocamente.

Etica professionale

Le regole da seguire

Una delle prime regole da seguire per chi lavora in cucina è la pulizia: un comportamento igienico-sanitario corretto è indispensabile per ogni operatore e riguarda non solo i locali di lavoro e le attrezzature, ma, in primo luogo, la propria persona.

Il lavoro in cucina impone in questo ambito regole ben precise data la responsabilità che ogni operatore si assume verso clienti e colleghi, dovendo manipolare cibi che altri consumeranno.
Occorre avere uno stile di presentazione con giacca e pantaloni puliti e stirati, scarpe antinfortunistica, copricapo sempre in testa e grembiule con pettorina, il tutto meglio di colore bianco con nome dell’addetto sulla giacca o sul grembiule di lavoro se all’interno di un’industria alimentare.

Prima di toccare gli alimenti le mani vanno lavate con cura: piccoli accorgimenti significativi ai fini della contaminazione e proliferazione batterica.
Altro elemento fondamentale è il comportamento, ovvero il modo di agire di ciascun componente della brigata: il lavoro di cucina richiede rigore e regole rigide alle quali tutti dovrebbero attenersi e che possono essere riassunte in: puntualità, precisione pulizia, concentrazione, umiltà e rispetto dei ruoli, onestà, lealtà ed educazione, collaborazione.

Le regole da seguire

Il lavoro deve permettere inoltre ad ognuno di tirar fuori il meglio di sé, esprimendo la propria creatività e un giusto desiderio di affermazione all’interno della società. Avere un buon rapporto con i colleghi serve a migliorare la propria personalità e attività.

È necessario conoscere i propri limiti e le proprie qualità, imparare a gestire le reazioni emotive, cercando sempre di far prevalere la discussione e il confronto all’individualismo. Solamente in questo modo si potranno sviluppare rapporti di collaborazione positivi. Manualità e conoscenza delle tecniche necessarie alla professione devono essere accompagnate da una forte capacità di sapersi adattare alle situazioni e alle difficoltà inaspettate che possono presentarsi quotidianamente (problem solving).

Formazione costante e aggiornamento continuo sono alla base di una crescita professionale a qualsiasi livello.


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