Food Industry Monitor 2025: crescita del food, export e governance familiare

Il food italiano cresce e guarda all’estero: +5,9% nel 2024 e nuove sfide per il 2025

Il settore agroalimentare italiano conferma la propria forza trainante per l’economia nazionale. Secondo l’XI edizione del Food Industry Monitor, curata dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e da Ceresio Investors, nel 2024 il comparto ha registrato una crescita dei ricavi pari al +5,9%, ben oltre il PIL italiano (+0,7%).

wine industry

Le prospettive per il 2025-2026

Le previsioni per i prossimi anni restano positive, con un +4,6% nel 2025 e un ulteriore +4,4% nel 2026. La tenuta dei consumi interni e gli investimenti industriali si confermano tra i principali driver di crescita, insieme a un export dinamico, previsto in aumento del +7,3% nel 2025.

Export e comparti in crescita

L’export ha raggiunto i 47 miliardi di euro, con il vino protagonista: oltre 8 miliardi di euro di esportazioni, il 30% delle quali dirette agli Stati Uniti. Tra i comparti in forte espansione nel 2025 spiccano le farine (+9,9%), il caffè (+6,9%), l’olio (+6,3%) e i surgelati (+5,6%).

impresa familiareIl ruolo chiave delle imprese familiari

Il 67% delle aziende del settore food è a conduzione familiare. Secondo i dati dell’osservatorio, queste imprese ottengono performance migliori grazie a modelli di governance evoluti. Il 75,8% di esse è gestito da un CdA, mentre il restante 24,2% da un Amministratore Unico.

Governance e performance: una connessione vincente

I dati confermano che modelli di governance strutturati migliorano la redditività. La presenza di consiglieri-azionisti nei CdA e una leadership condivisa si traducono in ritorni economici superiori, come un miglioramento significativo del ROA. Le aziende familiari vantano inoltre una presenza femminile nei CdA del 24,7%, più che doppia rispetto alle non familiari (10,1%).

Uno sguardo al futuro

Non mancano le incognite: politiche doganali USA e instabilità geopolitiche potrebbero condizionare le esportazioni. “L’evoluzione dei mercati internazionali va monitorata con attenzione”, avverte il Prof. Carmine Garzia, responsabile scientifico del FIM.

Per Alessandro Santini, Head of Corporate & Investment Banking di Ceresio Investors, è il momento di accelerare sull’internazionalizzazione produttiva, esportando non solo prodotti, ma anche know-how e capacità industriale.


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