Dinamismo e semplicità, le parole chiave di Marianna Vitale

La cucina è anche donna? No, la cucina è soprattutto donna. Lo dimostra il numero sempre più crescente di Chef donne e imprenditrici che stanno popolando il settore della ristorazione con nuove aperture, stelle e riconoscimenti di rilievo. Ne è un esempio la Chef Marianna Vitale, alla quale abbiamo chiesto di raccontarci della sua formazione, della sua esperienza e su come è cambiato mondo della ristorazione e cosa è diventato oggi. Cosa significa essere donne e imprenditrici oggi?

Classe 1980, napoletana di nascita e dinamica nel sangue, Marianna Vitale si laurea in lingua e letteratura spagnola, ma la passione per la cucina era già radicata in lei fin da piccola. Qualche anno dopo la laurea, nel maggio 2009 per l’esattezza, Marianna Vitale apre Sud Ristorante con Pino Esposito a Quarto Flegreo, in provincia di Napoli.

 

Quando hai capito che la cucina sarebbe stata il tuo futuro?
Quando ho deciso di far diventare un lavoro ciò che mi riusciva meglio: cucinare.

Qual è stato il tuo percorso di formazione?
Gran parte di ciò che conosco viene da quello che ho osservato a casa, in famiglia, e dalla mia personale curiosità. Dal 2006 al 2008 ho avuto alcune esperienze in cucine altrui, e questo mi è servito sicuramente ad apprendere meglio la metodicità nel gestire una cucina da ristorante.

La passione per la cucina scorre nel sangue di Marianna, tanto da diventare la sua linfa e a portarla a splendidi risultati: la stessa passione condivisa dal padre, cuoco, e dalla nonna, casalinga. La Chef vanta non solo una dote naturale e una profonda sensibilità per l’arte culinaria – perché nelle sue mani di arte si tratta -, ma anche esperienze formative con Michel Bras e Quique Dacosta.
Sapori, territorio, semplicità sono i valori che Marianna Vitale trasmette con i suoi piatti.

Marianna Vitale

C’è qualcosa in particolare a cui ti ispiri per creare le tue ricette?
Non ci sono limiti all’ispirazione per la Chef, ogni elemento è fondamentale per creare nuovi piatti e abbinamenti. Ma il vero segreto delle sue creazioni è un altro. Mi affido molto al mio intuito., ci racconta.

La ristorazione è un mondo – purtroppo – quasi solo maschile. Quali credi siano gli ostacoli che incontra una donna in questo settore?
L’ostacolo principale all’affermazione di una donna, e non ne faccio una questione di settore, molto spesso è la mentalità di subordinazione che le stesse donne accettano. Io credo che una presa di consapevolezza, unita ad una volontà reale di cambiare il proprio corso di cose favorisca quell’autodeterminazione necessaria a poter conseguire gli obiettivi.

Perché non ci sono molte chef donna? Come pensi si possa cambiare la situazione?
Perché nel passato la donna era solo destinata alla riproduzione e a governare la casa. I tempi sono cambiati e dobbiamo adeguarci. Lo si fa cambiando da dentro, si smette di aver paura e si guarda avanti.

Sud Ristorante Marianna Vitale Insegna copiaAnche in tv compaiono spesso chef uomini, quanto questi format influenzano l’approccio delle donne alla cucina professionale?
Non penso che la cosa influisca in maniera decisiva. Mi è capitato più spesso di vedere persone non avere l’appoggio di familiari ed amici per il fatto di avere intrapreso una professione non proprio facile. Questo pesa molto più dei format televisivi dedicati alla cucina.

Ti è mai capitato che qualcuno dicesse “si capisce che dietro ai fornelli c’è una donna”?
Fortunatamente no. Perché non esiste una “cucina femminile”, come ogni tanto si sente dire. La Chef è molto decisa e risoluta: non esiste differenza se non nell’approccio alla cucina. Una donna è occupata a paragonarsi ad un uomo e a cercare di scollinare gli stereotipi per cercare di affermarsi, un uomo no. E i risultati ottenuti dalla Chef – e da tante altre donne prima e dopo di lei – sono la conferma. È il 2020 quando la Guida Michelin assegna alla Chef Marianna Vitale il premio “Chef Donna 2020”, ma la prima stella era già arrivata qualche anno prima.

 Marianna Vitale La conquista della stella ha segnato un traguardo importante nella tua carriera: cosa significa essere una chef stellata oggi in un mondo di chef stellati?
Significa vedere riconosciuto ulteriormente il proprio lavoro, ma si sbaglia a considerarlo un traguardo, si rischia di dimenticare chi si è e cosa si fa. Mettere insieme gusti e idee, con energia ma senza fronzoli è quello che riesce meglio a Marianna Vitale nella sua cucina di Quarto, dove mette in pratica esperienze e stimoli raccolti negli anni di attività.

Qualcosa che rappresenta il tuo modo di fare cucina?
L’attaccamento alla mia identità, alle tradizioni e alla voglia di renderle futuribili puntando alla sperimentazione, senza paure.

Potessi descrivere Marianna con un piatto, quale sarebbe?
Sarebbe il mio piatto “l’Evoluzione del ragù a Napoli”, il tempo passa, ci si evolve, come il pomodoro durante la cottura del ragù. La vita è fatta di momenti diversi, basta accettarlo e questo fa stare bene.


Un messaggio per le nostre lettrici e i nostri lettori:
Spero di avervi presto a Sud per condividere con voi il mio mondo, le mie idee, la mia cucina.

E noi speriamo di poter trovare Marianna molto presto, per conoscere la Chef caparbia ed energica di Sud Ristorante che con tenacia, passione e unicità porta un sorriso sul volto dei suoi clienti con i suoi piatti semplici parlano di lei. E della sua Napoli.

 

 

Foto di Antonio Vitale


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