dl Ristori: in cosa consiste e quali categorie ne possono beneficiare

É stato confermato il dl Ristori dedicato alle categorie più colpite dall’ultimo Dpcm a seguito delle misure anti-Covid. Un aiuto concreto per ristoranti, bar. piscine, cinema, palestre e teatri, ossia per tutti i soggetti colpiti dall’ultimo Dpcm. 

Il dl Ristori serve per garantire immediati aiuti alle categorie in difficoltà con oltre 5 miliardi di euro a disposizione. Risorse, confermano da Palazzo Chigi, che non vanno a creare disequilibri al bilancio.

Ma in cosa consiste il dl Ristori? Contributi a fondo perduto ed erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente tramite bonifico bancario ed entro la metà di novembre. Nota positiva si ritrova nella volontà del Governo di aumentare i rimborsi rispetto a quelli erogati in precedenza (ossia calcolati in base al calo di fatturato di aprile 2020 con l’anno precedente). Come riportato, gli indennizzi andranno “dal 100% a più, in base al calo del fatturato di aprile 2020, le aziende hanno ottenuto con il Fondo perduto del decreto Rilancio. In alcuni casi forse anche superiori. 

Come comunicato da Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, i ristori medi riconosciuti potranno essere: “L’importo medio che arriverà a ristoranti fino 400.000 euro di fatturato sarà di 5.173 euro, per quelli di fascia maggiore, fino a 1 milione di euro di fatturato, 13.920 euro, e per quelli con fatturato fino a 5 milioni di euro il ristoro medio sarà di 25.000 euro. Per sale da concerto e teatri l’importo medio per la fascia più bassa sarà di 5.000 euro, per la fascia media di 13.900, per la fascia alta di 30.000 euro”. Ovviamente, la cifra dipenderà dal calo di fatturato avvenuto nel mese di aprile. “

Per quanto riguarda il lavoro, viene condiviso che le imprese potranno usufruire di altre 6 settimane di Cassa Integrazione da utilizzare dal 16 novembre al 31 gennaio 2021 oppure ulteriori 4 settimane di esonero contributivo. Si prolunga anche il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio 2021.  

Dl Ristori: le categorie e gli aiuti

Ristori 400%: Discoteche, sale da ballo night-club e simili.

Ristori 200%: Catering per eventi, banqueting; attività di proiezione cinematografica; organizzazione di convegni e fiere; gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche, gestione di stadi, gestione di piscine; gestione di impianti sportivi polivalenti, gestione di altri impianti sportivi nca; attività di club sportivi; gestione di palestre; enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi; altre attività sportive nca; parchi di divertimento e parchi tematici; sale giochi e biliardi; altre attività di intrattenimento e di divertimento nca; servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali); stabilimenti termali; organizzazione di feste e cerimonie; gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano; noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi; servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento; altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca. Attività nel campo della recitazione; altre rappresentazioni artistiche; noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli; altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche; altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo); attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby, attività di altre organizzazioni associative nca.

Ristoro 150%: ristorazione con somministrazione; attività di ristorazione connesse alle aziende agricole, ristorazione ambulante; alberghi; villaggi turistici; ostelli della gioventù; rifugi di montagna; colonie marine e montane; affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence; attività di alloggio connesse alle aziende agricole; aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte; alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero.

Ristori 100%: gelaterie e pasticcerie (anche ambulanti); bar e altri esercizi simili senza cucina.

Articolo in aggiornamento

 
Fonte: Adnkronos – Rai News

 


Potrebbero interessarti anche