e la vincitrice è…Tiziana Stefanelli

Intervista alla neo campionessa di MasterChef Italia

 

Ciao Tiziana, prima di iniziare con le domande, voglio farti i complimenti per aver vinto la seconda edizione di MasterChef Italia. E’ stata proprio una bella sfida fino all’ultimo piatto, per uno share televisivo da record con punte che sfiorano il milione di spettatori. Per non parlare delle visite on web che contano solo per il sito ufficiale masterchef.sky.it circa 5 milioni di pagine visitate, 700mila videoviews, oltre 400mila visualizzazioni sul mobile site e più di 220mila download dell’app. Un vero record che rappresenta un grande successo di cui tu sei diventata la protagonista. Ed è proprio dal mondo di internet che partiamo.

>> Il tuo blog Toga & Toque (www.tizianastefanelli.it) è ora molto visitato e suscita curiosità. Già dal nome si capisce che all’interno c’è una particolare combinazione: si parla sia di cucina che di giurisprudenza. Più precisamente le tre pagine principali sono rispettivamente dedicate a consigli legali, ricette che proponi e recensioni di ristoranti da te visitati. Come mai questa scelta?

Beh, sono io! Nel senso che rappresenta me stessa, le cose che mi piace fare. E’ un progetto nato da poco tempo al quale tengo molto e credo potrà rivelarsi utile e interessante. All’interno, oltre alle pagine già da te accennate, c’è anche una sessione dedicata allo “shopping culinario” e, cioè, alla descrizione di quei mercati dove un vero Chef parte per realizzare le sue creazioni: la scelta degli ingredienti è un momento molto importante per la riuscita del piatto e per me, oltretutto, girare per questi mercati è un momento di relax e di piacere.

>> Come definiresti il tuo stile culinario, le tue ricette?

Nel rispetto della tradizione ma al passo coi tempi. Nelle mie ricette c’è uno studio del passato che uso per proporre delle creazioni che guardino in avanti, verso il futuro. In più aggiungo, naturalmente, un pizzico di me, delle mie esperienze, delle persone, dei sapori e dei profumi che ho avuto il piacere di incontrare lungo il mio percorso di vita. D’altronde ogni cuoco è frutto della sua storia.

>> E quale tra le tante ricette che hai preparato ti rappresenta di più? Qual’è, cioè, quella che preferisci, che ti è particolarmente cara?

Nel mio libro che uscirà proprio in questi giorni, intitolato “Avvocato in Cucina”, edito da RCS, ho raccolto tutte le ricette che mi sono più a cuore, alcune di MasterChef ed altre elaborate in momenti più intimi. In realtà non ho un piatto che amo di più, semplicemente perchè non amo ripetermi. Quando creo un piatto lo provo, lo perfeziono e, poi, quando sono soddisfatta, volto
pagina. E’ come se fosse un cammino: fatto un passo bisogna fare il successivo!

>> Durante MasterChef ti sei guadagnata l’appellativo di “Avvocato” in quanto hai dimostrato di avere un carattere forte, astuto, determinato ed anche coraggioso. Tutte doti che sono necessarie per la professione che pratichi. Si potrebbe dire che “cucini come fai l’avvocato”?

He he.. Sicuramente ci vuole molta passione sia per fare l’avvocato che per cucinare. Il modo di approcciare alle cose che mi piacciono mi rappresenta completamente in quanto penso che, molto spesso, la passione non basti. Per raggiungere un obiettivo è necessario possedere anche metodo, dedizione e costanza. E’ questa la ricetta giusta per ottenere i risultati sperati. Nella vita è importante essere determinati; ciò non significa essere aggressivi o mancare di rispetto. Attenzione, però, perchè a volte questo comportamento può impaurire gli altri, perchè li mette alle corde, li costringe a mettersi davanti ai propri limiti. Questo non a tutti fa piacere, anzi.

>> Che sensazioni si provano partecipando ad un programma come MasterChef?

Le emozioni sono state forti senza ombra di dubbio. Io sono approdata a MasterChef con l’intento di testarmi, di assimilare il più possibile dalla vicinanza degli Chef Stellati. Sudare sul campo è stato fantastico ma anche tanto stressante sebbene io sia abituata a gestire situazioni emotivamente forti con il lavoro che faccio. E poi bisogna anche dire che le prove sono proprio come le vedete in TV. In me, fortunatamente, ha prevalso l’emozionedi confrontarmi e mi sono divertita.

>> Tra Barbieri, Cracco e Bastianich chi meglio, chi peggio?

Adoro tutti, sono dei grandi professionisti dal quale c’è solo da imparare. Se devo, però, indicare una mia preferenza questa va a Carlo Cracco. Purtroppo non lo conosco bene ma da quello che sono riuscita a percepire penso che sia una persona geniale, senza niente togliere a Barbieri e Bastianich.

>> Come ti senti adesso che è finito il programma e, sopratutto, ora che hai vinto?

Ancora in fase confusionale ma felice. Sto vivendo ancora emozioni molto forti e devo avere il tempo per lasciar sedimentare un altro po’ prima di assimilare bene tutto. Sto ricevendo molte offerte di tutti i tipi: sponsor, ristoranti, eventi, programmi televisivi. Il 21 aprile, ad esempio, sarò presente presso la stupenda Enoteca Marcucci a Pietrasanta.

>> Ed ora, con tutti questi impegni ed il grande successo, cosa pensi di fare? Avvocato o Chef? Intendi intraprendere la carriera nel mondo della ristorazione?

Mi lascio trasportare e vedremo che succede. La ristorazione mi attira molto e, a dir la verità, mi piacerebbe partecipare a qualche bella trasmissione di cucina. Continuerò, comunque, a portare avanti anche l’altra mia passione e cioè il mio lavoro di avvocato. Sarà poi la vita a decidere!

 Intervista  realizzata da: Dario Mosconi

 

LA RICETTA DI TIZIANA:

FILETTO DI ORATA, in crosta di fiiori di zucca con amaretti, prosciutto e chatney di pomodoro

 

INGREDIENTI
800 gr di Filetti di Orata
8 Fiori di zucca
50 gr di Amaretti
250 gr di Pomodori ramati
75 gr di Zucchero
15 gr di Zenzero
Olio evo q.b.
Sale q.b.

 

PROCEDIMENTO
Pulire le orate e ricavarne quattro filetti senza pelle da 200 grammi ognuno. Coprirli con i fiori di zucca e scottarli in padella antiaderente con un filo di olio evo a fuoco moderato. Iniziare la cottura dalla parte dei fiori che si attaccheranno alla carne del pesce, facendo attenzione che non imbruniscano. Scottare il prosciutto precedentemente cubettato e unire gli amaretti sbriciolati. Per preparare il chatney, sbianchire e spellare i pomodori ramati, privarli dei semi e dell’acqua. Tagliarli a pezzi e cuocerli in un tegame insieme allo zucchero, allo zenzero grattuggiato e un pizzico di sale. Comporre il piatto come nella foto.

 

SPELLARE UN POMODORO:
Dopo aver fatto un taglio a croce sulla pelle del pomodoro, tuffarlo in acqua bollente. Scolarlo dopo circa un minuto (tempo variabile in relazione alla grandezza alla razza e allo stato di maturazione del pomodoro) e tuffarlo in acqua ghiacciata. Spellare appena si è raffreddato.

 

IL CHATNEY:
Il chatney e’ una salsa di accompagnamento agrodolce e speziata a base di frutta o verdura. Originaria dell’India, e’ stata importata dagli inglesi in madrepatria per consumarla in accompagnamento a formaggi, carni e snacks. Il chatney indiano e’ molto piu’ speziato di quelli che si trovano in commercio in Europa, ma vista la semplicita’ della ricetta ognuno potra’ personalizzarlo in base ai propri gusti e alla ricetta che deve accompagnare. Ottimi, tra i tanti, i chatney di mango, di cocco, di melanzane, di cipolle.