Estensione del green pass: sì o no? Intanto le discussioni al governo continuano

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è stato chiaro e non è intenzionato a tornare indietro.
I suoi collaboratori lo definiscono determinato a continuare sulla linea dell’estensione del green pass e sull’obbligo vaccinale. Per scongiurare altre limitazioni, il numero di italiani immunizzati ad oggi non basta, è necessario che cresca ancora.
Nelle ultime ore, però, sembra che la macchina di Palazzo Chigi che da giorni lavora all’estensione del green pass abbia rallentato i lavori.

Il decreto in discussione, ovvero quello che sancirà o meno l’estensione del certificato verde, riguarda i lavoratori delle categorie della ristorazione, delle palestre, di cinema e teatri e, naturalmente, tutte le aziende impegnate nel settore sanitario, di pulizie e di mense.
Se gli scontri politici non intralceranno ulteriormente la discussione sulla proroga del green pass, il presidente del Consiglio dovrebbe riunire la sua squadra e chiedere il via libera a un intervento, per così dire, marginale.

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Riguardo il green pass il Governo vuole procedere con cautela

Si tratta solamente di un primo step. Poi il governo tenterà di chiudere gli accordi anche per la Pubblica amministrazione e tutte le altre aziende private. Draghi è intenzionato a procedere con cautela e per gradi.
Se da una parte c’è chi vuole (e chiede) di frenare, dall’altra il ministro Roberto Speranza propone di allungare il passo e allargare il più possibile i confini del green pass. Draghi cerca di mediare, ma questo porta il governo a procedere con gradualità. L’unica certezza è che si parte nei prossimi giorni con i lavoratori esterni della scuola.
Invece, per i settori dove il green pass è già in vigore (bar, ristoranti, palestre, piscine…) il certificato obbligatorio potrebbe scattare non prima della prossima settimana. In un terzo tempo si arriverà a pubblica amministrazione e aziende private.

Il decreto è atteso per domani e potrebbe essere il primo di una nuova serie di decisioni e provvedimenti. In ogni caso per far scattare l’obbligo bisogna attendere 15 giorni in modo da dare il tempo a chi vuole vaccinarsi di sottoporsi almeno alla prima dose.


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