Nuove frontiere del cibo: farina di bachi da seta e pasta di grillo

I bachi di seta sono noti per produrre il filo più bello per i nostri vestiti, ma ora hanno un uso secondario, nella catena alimentare… umana!

Come riporta un articolo de ilsole24ore, l’idea è di un italiano. Il suo nome è Massimo Reverberi, un nostro connazionale trapiantato a Shanghai che ha trasformato i bachi da seta in gustosi snack con il nome di Bella Pupa.

farina bachi da seta

La farina di bachi da seta

La farina di bachi da seta si presenta bianca con un vago aroma di vaniglia. Questa polvere si ricava dagli scarti della lavorazione del baco, il comune Bombix mori ed è ad alto contenuto di proteine, vitamine, minerali, acido folico e fibre.

In un anno la Cina alleva 500.000 tonnellate di bachi da seta per l’industria tessile. Gli scarti ridotti in polvere vengono consumati solo in minima parte nel Paese, il resto raggiunge la Thailandia, il Giappone e la Corea del Sud. Solitamente viene utilizzata come mangime, fertilizzante e ora anche a scopo alimentare.

L’imprenditore italiano, nonché presidente della Asean Food and Feed Insects’ Association, ha fondato anche Bugsolutely a Bangkok. L’azienda si occupa dello sviluppo, della produzione e dell’esportazione di cibi realizzati con farine commestibili di insetti. Così è nata Cricket Pasta con farina di grillo (40% di proteine in più rispetto alla pasta tradizionale, 5,5 milligrammi di omega 3 per porzione, il 10% della quantità raccomandata di vitamina B12, basso indice glicemico, contenuto doppio di ferro e calcio).

Il sito web Bugsolutely afferma che, rispetto alla produzione di carne, i bachi da seta offrono una fonte di proteine più efficiente in quanto richiedono meno risorse di terra, acqua e cibo.

“Questo significa che il baco da seta, in particolare nella sua forma secca come farina, può svolgere un ruolo fondamentale nel sistema alimentare” commenta Massimo Reverberi. Che continua: “La popolazione globale continua a crescere e le risorse diminuiscono”.

Insetti: il cibo del futuro

Per gli esperti (tra i quali anche le Nazioni Unite) gli insetti saranno il nutrimento del futuro per la popolazione mondiale. Anche la Fao dedica una pagina del suo sito all’argomento contando 112 aree entomofaghe.

Un’innovazione alimentare che vedrà nei prossimi anni un crescente sviluppo. Dal 2019 in Europa si potranno vendere insetti edibili. Belgio, Olanda e Danimarca sono già pronte con proprie discipline legislative. La Francia, invece, ha già stanziato un miliardo di euro per sviluppare le “proteine intelligenti” (da microalghe e insetti commestibili). Lo stato francese punta alla leadership mondiale entro il 2030, stando all’impegno recentemente sottoscritto dal Governo francese durante il Salone Internazionale dell’Alimentazione di Parigi. Nel frattempo in Asia, gli allevatori di insetti commestibili sono in forte crescita: in Thailandia ci sono almeno 20mila allevamenti di grilli.


Potrebbero interessarti anche