Il fuoricasa in Italia: quali sono i settori di maggior sviluppo?

Intervista a Matteo Figura - Director Foodservice Italy NPD Group Inc.

Abbiamo intervistato Matteo Figura, Director Foodservice Italy NPD Group Inc per parlare di fuoricasa in Italia. Ecco cosa è emerso dalla nostra chiacchierata…

Ad oggi come si configura il foodservice in Italia?
Indagine CREST® è lo strumento di The NPD Group, Inc. che monitora mensilmente i consumi fuoricasa e mostra che questo mercato ha iniziato a riprendersi a partire dal secondo trimestre del 2017. Ad oggi la crescita è data soprattutto da un aumento della spesa legato all’incremento dei prezzi ad una generale attitudine alla maggiore spesa.

Quali sono le differenze tra Nord e Sud?
Ci sono chiaramente delle differenze oggettive sia nella tipologia di offerta ristorativa e nelle abitudini di consumo tra Nord e Sud. Per esempio, l’aperitivo al nord è maggiormente serale mentre al sud resiste l’occasione prima del pranzo. Inoltre, c’è un’ora di “fuso” tra il nord e il sud quando guardiamo al pranzo e alla cena. Tuttavia, al di là delle curiosità legate alle abitudini, sarebbe preferibile differenziare consumi e offerta tra centri urbani e aree rurali. Da questo punto di vista vediamo molte più similarità tra i centri urbani sia del nord che del sud in termini di rinnovamento e innovazione dell’offerta ristorativa.

E rispetto ad altri paesi di rilievo?
Ciò che principalmente differenzia l’Italia dagli altri Paesi è la struttura del mercato. Il mercato italiano, a differenza degli altri Paesi europei è fatto da ristoranti indipendenti. Le 10 insegne principali in Italia rappresentano il 4% del mercato mentre in Gran Bretagna valgono il 22% della spesa complessiva nella ristorazione commerciale. Tuttavia, in termini di frequenza, gli italiani consumano fuoricasa molto più spesso. In media, gli italiani visitano il fuoricasa 296 volte l’anno, 95 volte in più dei loro vicini francesi. La frequenza così alta è dovuta alla fruizione del bar per caffè e colazioni.

Quali sono i momenti di consumo trainanti? E Perché?
Il mattino è l’occasione che oggi cresce maggiormente. Il 36% delle visite nella ristorazione commerciale sono colazioni o snack mattutini. Insieme queste due occasioni crescono del 2,8% in traffico. Si tratta di un trend che osserviamo già da alcuni anni. Le motivazioni sono diverse, ma il principale è sicuramente legato all’innovazione e allo sviluppo dell’offerta di prodotti. Il comparto dei prodotti da forno dolci si è arricchito notevolmente di nuovi prodotti e di nuove referenze. Inoltre, da alcuni anni assistiamo anche ad un rinnovamento del comparto bar che si sta gradualmente modernizzando. L’offerta che si rinnova ha arricchito la colazione di elementi di esperienza che è ciò che i consumatori oggi cercano nei loro consumi fuoricasa.

E, invece, i settori di maggior consumo?
I dati di Indagine CREST® rilevati da The NPD Group, Inc. confermano la ripresa anche nel secondo trimestre dell’anno. Per il mercato fuori casa registriamo un incremento in traffico del 2,0% e del 2,6% in spesa rispetto all’anno scorso. Il servizio veloce traina la crescita del mercato con una crescita pari al 3,1% in traffico rispetto al servizio completo che cresce a tassi più lenti (+2,7%). Trasversalmente continua la crescita delle insegne che si sviluppano sempre più velocemente del comparto indipendente. Continua a crescere il fenomeno del delivery spinto dagli aggregatori. La digitalizzazione degli ordinativi a domicilio si sta ormai diffondendo anche oltre i grandi centri urbani e non riguarda più solo la pizza.

Ristorazione classica o veloce, quali sono le formule di successo?
La ristorazione di successo oggi è quella che guarda ai Millenial e alle famiglie. Entrambi questi target sono tornati a consumare fuoricasa, ma si tratta di target che vanno approcciati in maniera diversa rispetto a come fatto in passato. Le famiglie sono cambiate. I genitori sono sempre più attenti ai consumi dei figli e trasmettono loro i propri stili alimentari e di consumo. La ristorazione è un momento per fare un’esperienza assieme. Molto è stato fatto per i Millenial, basti pensare alla digitalizzazione dell’offerta con ristoranti sempre più presenti sui canali social. In generale oggi c’è una grande ricerca di identità che le insegne possono veicolare. Recentemente c’è stata la prima apertura di Starbucks che è un concetto che detiene numerosi elementi di successo dati i trend di oggi.

Negli ultimi anni, com’è cambiato il comportamento del “consumatore”?
Durante la lunga crisi abbiamo assistito a un’evoluzione dei consumatori che sono diventati sempre più attenti nelle loro scelte. I consumi fuoricasa hanno resistito più di altri settori soprattutto perché le occasioni di consumo in Italia si caratterizzano per essere momenti edonistici, di socializzazione e di esperienze. Occasioni dunque difficilmente sostituibili. Gli italiani hanno dunque rinunciato alle occasioni funzionali mantenendo quelle di esperienza. Ora che il mercato si riprende vediamo crescere nuovamente le occasioni funzionali. Questa è per noi una buona notizia perché smentisce l’idea che la lunga crisi avesse fatto sedimentare nuove abitudini. I segnali di oggi ci dicono che verosimilmente torneremo ad abitudini pre-crisi, ma con un consumatore sempre più consapevole e pretenzioso nelle sue scelte.

Quali sono i trend di consumo a breve-medio e a medio-lungo termine?
Stiamo lavorando in questi giorni alle nostre stime ufficiali che rilasceremo a fine ottobre. L’anno scorso avevamo previsto per il 2018 una crescita del 1,5% in traffico e 2,6% in spesa. I consumi si sono ripresi con una maggiore velocità di quanto previsto. Visto i trend attuali, il 2018 potrebbe chiudere con una crescita attorno al 3% sia in traffico che in spesa. Difficile oggi fare previsioni sul 2019 anche se verosimilmente la crescita continuerà anche negli anni a venire, ma con tassi più moderati.

NDP Group fornisce dati di consumer e retail per diversi settori e diversi mercati. Il panel NPD (CREST®) monitora gli acquisti di tutti i pasti pronti venduti presso locali commerciali, la grande distribuzione e nei posti di lavoro.
Viene effettuato in Italia, Francia, Germania, Spagna, Giappone, Stati Uniti, Canada e Russia e offre spunti sugli acquisti di pasti pronti da parte dei consumatori.
Per maggiori informazioni visitare il sito internet www.npdgroup.com o contattare il responsabile FoodService Italia: matteo.figura@npd.com
 
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