Giuseppe Molaro, una stella tra tradizioni e contaminazioni

giuseppe molaroL’esperienza di Giuseppe Molaro in giro per il mondo gli ha fatto conoscere materie prime di alta qualità di ogni città che ha toccato.

Quello che ha fatto in ogni paese è stata la ricerca degli ingredienti, la comprensione dell’unicità basata sul mercato locale e sulla preferenza locale, la stagionalità. Per poi trasformare il tutto in un sapore inaspettato, in cui ingredienti e gusto devono essere abbinati tra di loro. Quando Giuseppe Molaro crea i suoi menù, la stagionalità e la materia prima vengono prima di tutto. 

Inizia la mia carriera all’età di 14 anni nel ristorante di famiglia, intraprende strada verso la ristorazone iscrivendosi alla scuola alberghiera e lavorando, poi, in moltissimi in ristoranti italiani, sia al Nord che al Sud Italia, dove ha appreso al meglio le tradizioni culinarie. Successivamente, ha voluto trasmettere quello che aveva imparato all’estero e a soli 19 anni è partito per Newry (Irlanda Del Nord) dove rimane per poco più di un anno. 

L’idea del ristorante stellato cresce in Giuseppe Molaro

Cominciava a diffondersi l’idea di un tipo di cucina diverso, l’idea del “ristorante stellato” cominciava ad emergere in Molaro, e preso dalla curiosità nel capire come funzionasse una vera brigata di cucina, ha inoltrato il curriculum a molti ristoranti stellatid’Europa.

Ha lavorato in due ristoranti tristellati, in Francia e Spagna, dove ha mosso i primi passi nella conoscenza e nel trattamento di materie prime di altissima qualità. Un’esperienza formativa che gli ha insegnato cos’è il lavoro di squadra, la disciplina, il rigore, la pulizia, il porsi e soprattutto il raggiungere gli obiettivi prefissati.

Dopo un paio di anni, con la voglia di accrescere il bagaglio culturale, Giuseppe Molaro passa ad una cucina salutare e sperimentale con Heinz Beck, executive chef del ristorante La Pergola, Roma, 3 stelle michelin.

Grazie a lui ha imparato a coniugare l’estetica con il gusto, avvicinandosi a nuove tecniche e ad attrezzature d’avanguardia. Catapultato in modo completamente nuovo, con una nuova idea di cucina fatta di tecnica e nuove scoperte, rimane circa due anni.

L’esperienza a Tokyo

Nel 2014 Molaro parte per Tokyo per una nuova apertura, sviluppata in due piani: al piano terra il “Sensi by Heinz Beck”, un bistro dove Molaro ero lo chef, al piano superiore “Heinz Beck”. Dopo circa 2 anni dall’apertura diventa l’executive chef del ristorante “Heinz Beck” e “Sensi by Heinz Beck”. Non passa molto tempo che il ristorante viene premiato con le 3 forchette Gambero Rosso.premio che mantenuto nel corso degli anni e nel 2017 la stella Michelin, confermata poi anche gli anni seguenti.

giuseppe molaro chef

Nel gennaio 2019 finisce la collaborazione con Heinz Beck e KPG Group e Molaro decide di ritornare alle radici. Dopo tanti anni in giro per il mondo, infatti, il richiamo di casa è stato troppo forte. Coglie, l’occasione, per coinvolgere il padre in un nuovo progetto “Molaro Concept” che racchiude una proposta gastronomica a 360°

A novembre 2019 inaugura Contaminazioni Restaurant. Perché Contaminazioni? “Il nome del ristorante riassume a pieno il mio concetto di cucina: una cucina territoriale e allo stesso tempo cosmopolita, frutto diretto delle esperienze – le “Contaminazioni” – che ho maturato intorno al mondo sin da giovanissimo. Quello che sono oggi lo devo a tutte le esperienze che ho scelto di vivere: Napoli, Irlanda del Nord, Spagna, Portogallo, Emirati Arabi, Giappone, un continuo viaggio in mondi e culture sempre nuovi, diversi che sempre mi hanno accompagnato e mi accompagneranno nell’ideazione di ogni nuovo piatto.“ Spiega Molaro.

chef emanuele petrosino

Le contaminazioni di Giuseppe Molaro

Il simbolo del ristorante è la Libellula. Sin dai tempi antichi, la libellula è vista dai giapponesi come una creatura di grande bellezza e un simbolo di forza interiore. In passato le libellule venivano chiamate anche kachimushi, che significa letteralmente insetto vincente. Questo nome è dovuto al fatto che le libellule volano sempre avanti e non retrocedono mai.

Una qualità particolarmente apprezzata dai guerrieri samurai. La profonda conoscenza della cultura giapponese è frutto del matrimonio con Yuki, che Giuseppe Molaro conosce durante la sua permanenza a Tokio. Questa profonda padronanza della cultura giapponese ha arricchito Molaro e la sua cucina.

La stella di Giuseppe Molaro

A metà novembre 2021 arriva una chiamata anonima: era il direttore della Guida Michelin. Aveva invitato Giuseppe Molaro all’evento in Franciacorta dove si sarebbe poi tenuta la premiazione. Un momento particolare in cui Molaro e il suo staff erano carichi di preoccupazione, emotivamente spenti. Preoccupazione che si è spenta nel giro di pochi giorni perché il 23 novembre 2021 Molaro viene premiato con la stella michelin. Questo è stato un traguardo importante è stato motivo di festeggiamenti. Tutto lo staff si è unito ancora di più e, da allora, hanno lavorato tantissimo. 

L’ispirazione di Giuseppe Molaro nasce dalla materia prima che è il mezzo attraverso cui esprimo la sua creatività, mette insieme elementi che suscitano in lui emozioni forti, il ricordo di luoghi, di persone e di oggetti che lo portano poi al completamento del piatto in ogni sua forma e sapore.

Appena Molaro trova qualcosa che lo colpisce, mentre è al mercato o in giro per la città, ne assorbe tutte le emozioni e le sensazioni che gli suscita e che cerca poi di trasferire in cucina, sperimentando la creazione di un nuovo piatto che tenta di raggiungere la perfezione a volte dopo pochi giorni, ma spesso dopo settimane di lavoro.

Crediti: By Factory


Potrebbero interessarti anche