Gratificazione alimentare in Europa: cosa rivela il report “Eat Play Love”

Secondo il nuovo report “Eat Play Love” di Circana, il cibo non è più solo nutrizione: è una risposta emotiva alla complessità del presente, tra snack terapeutici, delivery di qualità e nuove abitudini consapevoli.

Meno spese inutili, più spazio per piccoli piaceri che nutrono corpo, mente e umore. È questa la direzione che stanno prendendo milioni di consumatori europei, secondo Circana, società che si occupa di analisi dei mercati di consumo. In un’epoca segnata da crisi globali, instabilità climatica e preoccupazioni economiche, gli europei reagiscono cercando gratificazione e benessere in gesti quotidiani, a partire dal cibo.

Il nuovo significato del “comfort food”

Dimenticate dolci ipercalorici e cibo spazzatura. Oggi la gratificazione si presenta sotto forma di ingredienti selezionati, sapori esotici e piccole esperienze gastronomiche, anche tra le mura di casa. La preparazione di un piatto nuovo o l’uso di un kit da cucina ben curato può offrire lo stesso piacere di un gelato, con il valore aggiunto della scoperta e dell’autoefficacia.

Il cibo diventa un antidoto contro l’ansia e la noia, ma anche un mezzo per sentirsi al controllo. Secondo il report, a spingere questa trasformazione è un bisogno diffuso di normalità emotiva: il piacere di uno snack, una cena ordinata da un ristorante, o una colazione al bar diventano riti che danno senso alle giornate.

Gratificazione alimentare in Europa

Snack, sempre e ovunque: lo stile di vita “snackificato”

È il trend più dirompente: lo snacking è ormai parte integrante della dieta europea. Il 13% dei consumatori sostituisce con gli snack i pasti principali, mentre il 28% li consuma in aggiunta. Non si parla più solo di merendine o patatine: pizza surgelata, sottaceti, uova sode… tutto può essere uno snack, purché si adatti allo stile di vita individuale.

Nel 2024, lo snacking ha generato 234 miliardi di euro, in crescita del +2,9% rispetto all’anno precedente. È un comportamento tutt’altro che impulsivo: quasi la metà degli europei considera lo snack una forma di cura di sé, mentre il 73% lo consuma davanti a uno schermo, in un rituale di benessere che unisce gusto, relax e comfort.

“Mangiare non è più solo placare la fame: è migliorare l’umore, arricchire i rituali quotidiani e portare entusiasmo nei piccoli momenti”, spiega Ananda Roy, Senior VP di Circana. “Gli snack oggi sono un acquisto consapevole, non più un piacere proibito.”

Delivery intelligente: meno ristorante, più qualità a casa

Con una spesa che ha raggiunto i 29 miliardi di euro, in aumento di 3 miliardi rispetto al 2023, il delivery di qualità è diventato un’abitudine radicata. Ma non si tratta di una spesa impulsiva: sempre più europei ordinano solo il piatto principale da ristoranti selezionati, abbinando antipasti, dessert e bevande acquistati al supermercato. Il risultato? Un’esperienza da ristorante a un costo contenuto – ad esempio, una cena da 120 euro può diventare un pasto completo da 50 euro.

Secondo Circana, questa strategia riflette un cambiamento culturale profondo: budgeting come forma di empowerment. Il controllo non è solo economico, ma anche emotivo: scegliere, combinare, creare il proprio momento gastronomico è un atto di autonomia e gratificazione.

Colazione fuori casa? Sempre più un rituale per i giovani

Un dato interessante riguarda la colazione fuori casa, in crescita del 10% tra i giovani europei tra i 17 e i 29 anni. È un momento di socialità e benessere, ma anche una piccola ribellione alla routine domestica, una pausa lenta in un mondo veloce.

colazione bar giovani

Cibo funzionale e mente lucida: la nuova dieta europea

La salute non è più separata dal piacere. La nuova alimentazione cerca di equilibrare benessere fisico, mentale e immunitario, con alimenti ricchi di proteine, fibre e principi attivi naturali. Si afferma così un settore multimiliardario di prodotti “funzionali”, destinato a rimanere centrale nel consumo quotidiano.

E se è vero che il “naturale” è preferito, il 38% dei consumatori non esclude il contributo della lavorazione industriale: può migliorare il gusto, aumentare l’accessibilità e allungare la conservazione.

Le grandi catene riconquistano fiducia

In un mercato sempre più attento a efficienza e affidabilità, vincono le realtà strutturate. Catene come Starbucks, Quick o Pret a Manger sono preferite agli indipendenti per valore, servizio e capacità di offrire delivery senza intoppi. Lo stesso vale per la distribuzione alimentare: dopo l’exploit dei discount, i supermercati tornano a crescere, segnando un +1,6% nelle vendite rispetto allo 0,8% dei discount.

La sostenibilità? Non si sacrifica

Anche in tempi di ristrettezze, i consumatori non dimenticano l’ambiente:
• Il 26% sceglie prodotti ecologici
• Il 27% preferisce brand socialmente responsabili
• Il 20% porta a casa la doggy bag, per evitare sprechi
• Il 19% vorrebbe che gli avanzi fossero donati in beneficenza

Queste scelte confermano che la sostenibilità è oggi parte integrante della gratificazione personale: mangiare bene e fare la cosa giusta possono (e devono) convivere.

Il report “Eat Play Love” mostra un’Europa dove la gratificazione alimentare non è un lusso, ma una necessità emotiva, una risposta intelligente a un presente complesso. Snack, delivery, nuove abitudini e consapevolezza ambientale ridisegnano i consumi e ci ricordano che nutrirsi bene significa anche vivere meglio.


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