AI, automazione e smart equipment: a Host 2025 l’innovazione guida il futuro

Dalle cucine ai laboratori artigianali, il futuro del foodservice si scrive con algoritmi, sensori, automazione e AI. Innovazione e tecnologia non sono più semplici strumenti, ma fattori chiave per restare competitivi in un mercato globale in rapida evoluzione. Ambienti sempre più connessi, sostenibili e flessibili che rispondono non solo alla necessità di ottimizzare tempi e risorse, ma anche a nuovi stili di consumo, sempre più orientati a esperienze personalizzate, rapide e di qualità.

Ristorazione professionale

Ristorazione professionale

 

E che si traducono in opportunità di crescita per il settore. Secondo una recente analisi di Research and Markets, il mercato globale del foodservice supererà i 4.400 miliardi di dollari entro il 2028, con un CAGR previsto del +5,6%. In questo scenario, le aziende protagoniste a Host 2025 puntano su intelligenza artificiale, machine learning e sistemi integrati per accompagnare il settore in una nuova era dell’ospitalità professionale.

 

“Il foodservice è uno dei mondi più competitivi in assoluto. Per anticipare i cambiamenti occorre innovazione continua, per noi come per i nostri clienti”, esordisce Nicola Michelon, CEO di Unox. “Automazione e intelligenza artificiale automatizzano i processi e garantiscono qualità, ripetibilità e controllo su consumi e sprechi, liberando tempo e risorse preziose per focalizzarsi su ciò che fa la differenza: ampliare l’offerta, migliorare l’esperienza del cliente, prendersi cura del benessere delle proprie persone. Abbiamo introdotto innovazioni radicali che creano vantaggi concreti e misurabili, esempio la nostra tecnologia di visione artificiale basata su AI che riconosce il cibo inserito e seleziona il programma di cottura più adatto”.

 

Liberare tempo e risorse degli operatori è centrale anche per Luca Marzaro, Chairman di Sirman: “Oggi è indispensabile investire in strumenti per rendere più produttivi gli operatori, che devono poter svolgere più attività, ma senza ulteriori carichi di lavoro, ed è sempre più strategica anche la gestione dei tempi morti. Per questo è fondamentale una certa ‘intelligenza’ nelle macchine, che Sirman ha cominciato a utilizzare già oltre dieci anni fa. Tutte le macchine dotate di un’elettronica di controllo hanno algoritmi e programmi che supportano sia la programmazione e utilizzo, sia la manutenzione e gestione. Abbiamo inoltre sviluppato una piattaforma per supportare controlli rigorosi e semplificare le attività degli operatori”.

 

Un’ondata di cambiamento che investe la cucina a 360 gradi, oltre la cottura. “Anche nel lavaggio si va verso la digitalizzazione e l’integrazione tecnologica, per migliorare l’efficienza e ridurre i consumi”, conclude Sauro Fusi, Responsabile Marketing e Comunicazione di Krupps. “Già nel 2015 siamo stati i primi a introdurre il controllo da remoto per le lavastoviglie professionali e oggi proseguiamo integrando una piattaforma cloud. Grazie a machine learning, connettività evoluta e funzionalità avanzate, i nostri ultimi sistemi trasformano la lavastoviglie in un assistente intelligente controllabile da remoto. L’autodiagnosi migliora l’assistenza in tempo reale ed evita i fermi macchina, mentre le componenti tecnologiche riducono notevolmente i consumi e semplificano ogni fase operativa”.

 

Per toccare con mano in anteprima le evoluzioni più innovative delle cucine professionali, l’appuntamento da non mancare è a Fiera Milano nel quartiere di Rho dal 17 al 21 ottobre prossimi


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