“Io apro”: manifestazione dei ristoratori contro il green pass a Roma

Molti ristoratori si sono dati appuntamento a Roma per manifestare contro l'obbligo della passaporto verde nei locali

Non siamo no vax. Diciamo no al green pass

Non si placano le polemiche nei confronti del green pass obbligatorio nei ristoranti, bar e pizzerie. “Io mi sono fatto il vaccino e non sono un no vax. Protesto perché non voglio fare il poliziotto all’ingresso del mio locale”, sostiene uno degli imprenditori della ristorazione sceso in piazza per manifestare il proprio dissenso nei confronti di questa scelta del governo Draghi.
La Questura ha ritenuto opportuno spostare la manifestazione in piazza del Popolo, visto che piazza di Montecitorio è stata ritenuta non idonea per i possibili assembramenti, non sapendo quante persone si sarebbero presentate.

Il green pass fa paura

La manifestazione (pacifica) Io Apro vuole sensibilizzare le istituzioni sui problemi che nasceranno dopo il 6 agosto, quando il green pass sarà obbligatorio per entrare nei pubblici esercizi. Occorre più personale per i controlli all’ingresso, con il rischio di incombere in pesanti multe in caso venga sorpreso seduto a consumare un pasto un cliente non vaccinato, non guarito dal Covid negli ultimi 6 mesi oppure senza tampone negativo effettuato nelle precedenti 48 ore. Tutto ciò si converte in “più spese” (e rischi), che in questo momento, dopo diversi mesi di chiusura forzata, proprio non ci vogliono.
Nelle ultime ore è uscita anche l’indiscrezione dell’obbligo per i lavoratori della ristorazione del green pass, forse già da agosto.

All’appello di rivedere la norma, si è unito anche Giuliano Castellitto di Forza Nuova. Interpellato dalla stampa ha dichiarato: “Questa piazza è meravigliosa. Non c’è la destra o la sinistra, non ci sono i fascisti o gli antifascisti, c’è chi ama la libertà. Il regime il sistema questa tirannia sanitaria ha semplificato la scelata: o si sta con il green pass o contro il green pass. Siamo uonimi e donne liberi. Siamo quel popolo che ha deciso di alzare la testa. E che diventa in maniera molto serena non faremo come in Cina dove le minoranze vengono rinchiuse nel i lager. Noi non ci faremo prendere. Saremo ancora in piazza sabato e venerdì questo popolo che per dire no al green pass si farà licenziare. Salvini letta meloni sono tutti figli della stessa tirannia sanitaria. Ve lo dico come un ardito sulla linea del Piave con il coltello tra i denti non ci faremo vincere da questa tirannia sanitaria”.


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