Il piano di risparmio energetico: dalla ristorazione alle attività commerciali
In Francia la bolletta energetica della capitale quest’anno toccherà i 90 milioni di euro, 35 milioni in più del solito, nonostante i contratti a lungo termine di elettricità e gas che proteggono le autorità dal peggiore degli aumenti dei costi.
Quest’anno Parigi prevede di:
- Abbassare la temperatura dell’acqua nelle piscine comunali,
- Ritardare il riscaldamento degli edifici pubblici per risparmiare energia quest’inverno
- Spegnerà a partire da Novembre le luci della Torre Eiffel un’ora prima del normale
Anche la Germania sta prendendo le proprie misure per fronteggiare la crisi energetica e ha appena approvato un piano per ridurre i consumi elettrici che prevede:
- Dall’autunno di quest’anno la temperatura massima sarà di 19 gradi per il riscaldamento negli edifici pubblici.
- Corridoio, foyer ed aree di transito resteranno direttamente senza riscaldamento.
- Il calore verrà limitato fino a 12 gradi dove i dipendenti svolgono un lavoro fisico intenso.
La crisi energetica nel resto d’Europa
Berlino prevede che a partire da novembre le illuminazioni notturne degli edifici più simbolici della città e di circa di 200 strutture tra monumenti e attrazioni tra cui il duomo e il municipio, verranno spenti. L’illuminazione notturna degli edifici quindi sarà vietata e le insegne luminose verranno spente tra le 22 e le 6.
La crisi del gas ha raggiunto l’apice soprattutto nel periodo appena passato della campagna elettorale per le elezioni anticipate del 25 settembre. Un piano per fronteggiare i costi elevati del consumo di energia elettrica e gas in Italia è stato approvato e presentato da Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica. Questo prevede:
- Riduzione di 1 grado della temperatura nelle abitazioni private, negli uffici pubblici e taglio di 1 ora nella durata di esercizio degli impianti.
- Insegne pubblicitarie spente la notte, dalle 22 alle 6 del mattino
Un Natale al buio
L’opzione estrema sarebbe anche quella di un Natale buio. Niente albero di Natale in piazza e niente lucine. A denunciarne il rischio nelle ultime settimane sono state decine di amministrazioni, da Nord a Sud il problema è lo stesso: il costo dell’energia elettrica.
A causa della crescita esponenziale del prezzo gas diversi leader politici chiedono un incontro per predisporre dei provvedimenti ma fonti di governo fanno sapere che, al momento, non è in lavorazione alcun provvedimento di urgenza contro il caro energia. L’inverno sta arrivando, ed è possibile che uno dei primi provvedimenti del nuovo governo sarà proprio la messa in atto del programma di risparmi energetici.
![crisi energetica](https://www.ristorazioneitalianamagazine.it/CMS/wp-content/uploads/2022/10/crisi-energetica-albero-natale.jpg)
Tutte le misure previste saranno sufficienti per fronteggiare il caro energia? Non è possibile al momento una risposta ben precisa in quanto i risultati saranno visti a lungo termine. Ma sicuramente sarà un grido di protesta e un’azione concreta per rispondere alla crisi energetica che sta inondando l’Europa a partire dal 2022, come riporta la fonte.