Largo alla sfida tra pandoro e panettone: cosa preferiscono gli italiani?

Andrea Colavitti

Andrea Colavitti

Pandoro o panettone? Questo il dilemma. Chissà se Shakespeare si sia mai posto il problema ma sta di fatto che scegliere qual è il nostro preferito divide ogni anno l’italiana seduta a tavola. Cosa scegliere, quindi, tra pandoro e panettone?

Un po’ di storia… È nato prima il pandoro o il panettone?

La tradizione vuole che nasca prima il panettone alla corte di Ludovico il Moro nel xv secolo: la leggenda narra che durante una cena di palazzo il dolce preparato si bruciasse e da qui l’ispirazione del meno noto “Pan de Toni” alias il panettone. Un giovane garzone di aiuto in cucina amalgamò farina, burro, canditi ed uvetta ed iniziò ad impastare ottenendo una specialità dalla forma bassa e rotondeggiante. Fu con l’arrivo poi del lievito, nella seconda metà dell’800, che il panettone acquisì la forma alta e cresciuta riconoscibile a tutti noi.

Largo alla sfida tra pandoro e panettone

Come è nato il pandoro?

Non da meno fu la creazione della pandoro il cui brevetto viene addebitato al pasticcere Domenico Melegatti che, nel 1894, modifico l’impasto del panettone eliminando tutti gli ingredienti aggiuntivi e, potenziando burro e uova, diede vita, nello stampo a stella, del classico pandoro veronese.
Se il dibattito casalingo verte sulla scelta di quale acquistare, la sua creazione invece ha da sempre scatenato dibattiti fra professionisti. Quali ingredienti usare, qual il processi di lievitazione, quanto più o meno originale sia il proprio lievito madre ecc. Da qui l’istituirsi dei vari concorsi a livello nazionale e internazionale su quale sia il più buono.

L’evoluzione dei grandi lievitati

Dal formato classico a quello rivisitato con glasse o aggiunte varie. Ogni regione schiera i suoi migliori: dal Veneto con Ezio Marinato alla Sicilia con la famiglia Fiasconaro passando per la tradizione meneghina del maestro Iginio Massari e chi più ne più ne metta. Decidersi a volte è impossibile.

La scelta degli ingredienti e il processo di lavorazione sono soggettivi e il grado di bontà altrettanto ma ciò che unisce questi due testimoni della cultura italiana è di certo l’Amore. Mani che impastano ed aspettano con calma e dedizione lo scorre della lievitazione simboleggiano la cura e l’infinito affetto per il proprio territorio. W il panettone, w il pandoro!


Potrebbero interessarti anche