Le eccellenze della ristorazione secondo L’Espresso

È stata presentata ieri a Firenze la 39° edizione della Guida ai ristoranti d’Italia de L’Espresso. Un’edizione con una novità sostanziale rispetto a quelle passate, come affermato dal direttore della guida Enzo Vizzari: i voti in ‘ventesimi’ di punto, infatti, sono stati sostituiti da giudizi espressi con il simbolo del ‘cappello’ da cuoco, da 1 a 5.
Questo perché, come spiegato dallo stesso Vizzari: “Ci siamo resi conto della difficoltà crescente di esprimere giudizi in frazione di punto su locali fra loro profondamente diversi e lontani per storia, cultura, dimensione, stile di cucina”. I capelli, quindi, “indicano delle fasce di qualità, all’interno delle quali possono trovarsi locali e cucine distanti fra loro ma accomunati dal giudizio che la Guida al livello della cucina praticata”.
 
Di seguito i criteri di giudizio adottati a partire da questa edizione:
▪ 5 cappelli (assegnati a 5 ristoranti):> il meglio in assoluto
▪ 4 cappelli (assegnati a 10 ristoranti): cucina eccellente
▪ 3 cappelli (assegnati a 36 ristoranti): cucina ottima
▪ 2 cappelli (assegnati a 89 ristoranti): cucina di qualità e di ricerca
▪ 1 cappello (assegnato a 363 ristoranti): buona cucina
 
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Il massimo punteggio è stato riservato a cinque locali, ritenuti a parimerito il punto più alto delle eccellenze d’Italia:
▪ Le Calandre, Rubano (PD)
▪ Osteria Francescana, Modena
▪ Piazza Duomo, Alba (CN)
▪ Reale Casadonna, Castel di Sangro (AQ)
▪ Uliassi, Senigallia

 
Vi segnaliamo inoltre i dieci locali che hanno ottenuto 4 cappelli:
▪ Casa Perbellini, Verona
▪ Del Cambio, Torino
▪ Duomo, Ragusa
▪ La Pergola, Roma
▪ La Madia, Licata
▪ La Peca, Lonigo (VI)
▪ Seta, Milano
▪ Taverna Estia, Brusciano (NA)
▪ Villa Crespi, Orta San Giulio (NO)
▪ Vissani, Baschi (TR)


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