L’Italia conquista l’estero con le catene Made in Italy

Il successo del Made in Italy all’estero non si ferma, soprattutto nel campo del food e della ristorazione. Secondo i dati Fipe, la rete mondiale della ristorazione italiana conta 2.218 ristoranti certificati in 451 diverse città in 60 paesi, per un totale di 250.875 posti a sedere.

Circa il 33% è concentrato nei paesi dell’UE. Il 23,3% tra Asia e Oceania, quasi il 30% in Nord America, il 13% in America Latina. Il restante 10% tra Africa, Medio Oriente ed Europa. Numerosi sono gli esempi di successo di singoli imprenditori locali e note aziende italiane che esportano i propri format di ristorazione, come Rossopomodoro, Lavazza e illy Caffè.

made in italy ristorazione

Giovani, ma fiorenti, c’è anche Poke House. L’azienda food tech prevede di aprire 80 nuovi negozi in Europa e negli Stati Uniti nel 2022. Chiuso nel 2021 con un fatturato di oltre 40 milioni di euro, supporterà la crescita di Sweetfin attraverso un piano di sviluppo che prevede l’apertura di 40 nuovi negozi nei prossimi anni sulla costa occidentale, Texas e Arizona, e la condivisione di conoscenze tecniche – come uno degli asset strategici più importanti della Poke House e del modello di business distribuito.

ristorazione made in italy
La catena di ristoranti italiana nata dal birrificio Doppio Malto di Erba, con 28 locali, cerca un nuovo partner commerciale di fiducia per portare questa forma Esportata all’estero. Il brand ha conquistato dieci regioni italiane e due paesi europei: Francia e Regno Unito. Si conta di aprire altri 10 punti vendita, racconta il fondatore di Foodbrand Spa, titolare del marchio Doppio Malto. Il punto di forza è la birra artigianale, tutta prodotta dai birrifici dell’azienda, in particolare quello di recente costruzione a Iglesias, in Sardegna, che a regime avrà una capacità produttiva di 5 milioni di litri.


Potrebbero interessarti anche