L’obbligo del POS di nuovo protagonista: cosa accadrà?

Torna sotto i riflettori in queste ore il tema dell’obbligo del Pos per bar e ristoranti che, al pari di altri esercizi commerciali, continueranno ad accettare carta e bancomat anche per le micro transazioni. Quello che alcuni lamentano sono i costi di questi sistemi di pagamento.

Cosa comporta l’obbligo del POS per un’attività commerciale?

Secondo un calcolo del Corriere della Sera la media per i pagamenti con carta di debito o bancomat è dello 0,7%. Fino alla fine del 2023 PagoBancomat ha azzerato tutte le commissioni sotto i 5 euro, mentre le commissioni delle carte di credito si attestano intorno all’1,2% pertanto su un conto di 20 euro in pizzeria il margine si riduce di 24 centesimi.

A questo va poi aggiunto il canone per l’uso del Pos, che si attesta in media a quota 14 euro al mese. D’altro canto, però, Banca d’Italia ha stimato in costi ancora maggiori l’uso del contante.

obbligo del pos

In questo contesto, TheFork si pone dalla parte dei ristoratori grazie alla decisione di assorbire i costi di transazione per tutti i pagamenti effettuati con TheFork PAY, la soluzione di pagamento digitale di TheFork che, appunto, non prevede nessuna commissione. Consente a tutti i clienti, a prescindere dal canale di prenotazione, di pagare con carta e all’esercente di non rimetterci nulla poiché è un sistema di pagamento sempre e completamente gratuito.

Quanto e quando viene usato il POS oggi

Secondo una ricerca commissionata nel 2019 da TheFork a BVA Doxa, il 61% degli italiani salda il conto al  ristorante con almeno uno strumento di pagamento elettronico o digitale e il successo riscosso dall’utilizzo di TheFork PAY dal lancio a oggi (da gennaio a ottobre 2022 l’utilizzo di TheFork PAY è aumentato del 90%) testimonia che si tratta di una valida alternativa al pagamento con POS. Gli utenti sono invogliati anche dalla possibilità di guadagnare più punti fedeltà su TheFork utilizzando lo strumento, un fattore che il ristoratore può utilizzare per traghettare chi preferisce usare la carta di credito su sistemi di pagamento più sostenibili. Altro elemento che pone TheFork PAY come alleato dei ristoratori è la possibilità di dividere il conto tra i commensali.

obbligo del POS

Questo aiuta il cliente e fa risparmiare tempo anche al ristoratore che si vedrà arrivare un pagamento unico. Infine, l’app stimola le mance. Al momento del pagamento viene chiesto esplicitamente di farlo. Il cliente effettua autonomamente l’operazione. Può decidere di lasciare o meno una mancia in tutta tranquillità e autonomia.

Ma quali sono le soluzioni?

All’obbligo del Pos si può ovviare con TheFork PAY. Lo strumento è in grado di generare anche nuovi possibili canali di acquisizione di clienti e quindi di revenue.  È l’elemento abilitante delle Gift Card di TheFork. Soprattutto nella stagione natalizia, privati e aziende offrono regali ai loro cari e dipendenti e tutti sono alla ricerca di esperienze più che di prodotti: accettare TheFork PAY significa quindi poter intercettare non solo la propria clientela ma anche coloro che ricevono in dono carte regalo della piattaforma di prenotazione e che saranno sicuramente più ben disposti a spendere di più quando la sfrutteranno.

Le carte regalo di TheFork sono infatti sempre più diffuse non solo attraverso l’ecommerce dedicato ma anche in moltissimi negozi.


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