Maria Strati: l’hotellerie al femminile al J.K. Place di Roma

JK Place Roma è una bella storia legata all’empowerment femminile nel mondo dell’hotellerie italiana. Si parla sempre di direttori d’albergo. Le donne che ricoprono posizioni apicali nella gestione di alberghi di fascia alta sono una rarità in Italia. E per la verità anche all’estero.
 
Si dice che questo a volte sia un lavoro molto pesante. E certamente, lo è per quanto riguarda gli orari e la disponibilità 24h e 365 giorni all’anno. Ma si trascura il fatto che la dote fondamentale per dirigere un albergo è la capacità di fare squadra, l’empatia, l’intelligenza emotiva. Per citare il titolo di un celeberrimo libro di Daniel Goleman: “e in questi campi le donne non sono proprio seconde a nessuno”.
 
jk place
 
Il gruppo di boutique hotel italiano firmato J.K. Place nell’ultimo anno ha segnato una svolta. Già per la stagione 2020 infatti il gruppo aveva scelto Maria Strati di origine greca vera e propria collezionista di esperienze di viaggio con una lunga carriera in forza ai migliori hotel in Italia, Grecia e sulla costa francese.
 
Amante fin da giovanissima dei viaggi e delle destinazioni alla moda, per Maria la scelta del corso di studi è stata naturale. E l’ha portata ad ottenere in Inghilterra, nel Surrey, un Bachelors Degree in International Hospitality & Tourism Management. Il passo successivo è stato un primo lavoro da trainee in Italia. E non in un posto qualsiasi, ma in uno dei più prestigiosi indirizzi della capitale.
 
jk place Maria Strati
 
Maria arriva al Cavalieri Hilton Rome, dove si è fermata alcuni anni prima di sentire il richiamo della sua terra. E tornare in Grecia. Da lì è ripartita per l’Hotel Hermitage di Eze, una delle perle incastonate nella Costa Azzurra, a pochi chilometri dal confine italiano di Ventimiglia. Il cofondatore e CEO della catena J.K. Place, Ori Kafri, ha chiamato Maria lo scorso anno nella posizione di General Manager del lussuoso J.K. Place di Capri.
 
Ma in virtù dell’eccellente lavoro svolto in pochi mesi già in autunno, le ha affidato la gestione della direzione Sales&Marketing di tutto il brand per occuparsi di coordinare l’immagine delle tre strutture situate a Roma, Capri e Parigi, affiancando il CEO nella definizione della strategia a supporto dello sviluppo del marchio e di una serie di iniziative di cobranding che saranno svelate poco a poco nei prossimi mesi.
 
Per la nuova posizione Maria Strati si è dovuta spostare di residenza dalla romantica Capri al J.K. Place di Roma. Un ritorno dunque nella città eterna che era stata sede del suo primo lavoro e punto nodale della sua formazione. E visto il successo ottenuto, Ori Kafri ha scelto nuovamente una figura femminile per coprire il posto lasciato a Capri da Maria.
 

 
Si tratta di Vanessa Giovannelli, che dal 2014 si occupava del prestigioso Villa Cora a Firenze, entrata nel gruppo solo da qualche settimana. Maria e Vanessa condividono piani per rilanciare il turismo a Roma e Capri nella stagione estiva del 2021. Il compito delle due donne alla guida del gruppo è ora di rilanciare il business dell’ospitalità dopo la sventura della pandemia.
 
I dati desunti in tempo reale da Google e messi a disposizione di tutti gli albergatori sono terrificanti. E parlano di una flessione anche del 70% delle ricerche su internet delle diverse destinazioni italiane. Roma si difende un po’ meglio, a causa del turismo business e legato alle istituzioni. Ma far ripartire i flussi turistici imponenti che il nostro Paese ha sperimentato negli ultimi anni sarà un’impresa epica per tutti anche dopo le vaccinazioni e la cosiddetta copertura di gregge.
 
Una bella sfida per tutti. E in particolare per questo team tutto al femminile. Al quale certo la voglia di far bene non manca. Essendo basata presso il J.K. Place Roma, Maria supporta inoltre il team in loco nell’accoglienza e nella strutturazione delle nuove offerte disponibili per gli ospiti nella capitale.
 
L’albergo è un nuovo lussuoso boutique hotel non fumatori con 30 camere e suite nel cuore della città a due passi da Piazza di Spagna. La proposta gastronomica dell’albergo si chiama J.K. Café. Lo chef Michele Ferrara usa prodotti freschi di mercato per preparare saporite specialità della cucina italiana e internazionale.
 

 
Al Bar vengo serviti cocktail e snack a tutte le ore del giorno in un’atmosfera rilassata ed elegante. Anche in questi tempi difficili per tutta la ristorazione italiana la collaborazione di Maria con Michele ha messo a punto in breve una nuova proposta. Sia per i pranzi di lavoro infrasettimanali. Sia per il pranzo della domenica che a Roma è un rito anche familiare.
 
Ogni settimana va in scena un menù diverso ispirato ai piatti tradizionali di una regione italiana, non sempre tra i più noti. Nelle normali giornate infrasettimanali, a pranzo, la carta comunque è ricca. E parte con antipasti più che tipici, come caprese, burrata, tartara, vitello tonnato, pinzimonio.
 
Ma anche arancini di riso e supplì con pomodoro, mozzarella e fiori di zucca. I primi piatti oltre all’immancabile cacio e pepe romano suggeriscono un’ottima carbonara con spaghettoni di Gragnano. Maccheroni e risotto acquerello completano la scelta. Mentre tra i secondi piatti oltre al pescato del giorno servito alla griglia con verdure di stagione e basilico fresco, chi ha fame trova una succulenta costata di manzo argentino.
 
Verdure e patate come contorno, hamburger, sandwich, insalate di vario tipo, compresa quella di granchio reale concludono prima di lasciar posto ai dessert una lista che trova sempre grande interesse da parte dei turisti stranieri alla scoperta della cucina italiana.
 

 
Crediti foto: J.K. Place Roma</small