La storia di Master Pizza Champion: l’unico talent tv per pizzaioli

Dopo un anno di fermo forzato, Master Pizza Champion, il primo e unico talent televisivo riservato a pizzaioli professionisti, sta tornando.
 
Il blocco imposto dall’emergenza sanitaria che ancora oggi si sta trascinando nel nostro paese, aveva costretto l’organizzazione prima a sospendere le tappe di selezione. Quindi, anche il programma. E poi a rinviarlo. Ma, a distanza di un anno ormai, si è deciso di ripartire. Disegnando tutt’altro che semplice, in una fase in cui si dovrà fare i conti con il piano vaccinale e, speriamo, alla ripresa graduale di quella che dovrebbe essere la normalità.
 
Lo stop della sesta edizione, quella del 2020, avvenne proprio un anno fa o poco più circa. Qando iniziarono i divieti. E, una dopo l’altra, furono annullate, posticipate, rinviate le fiere e gli eventi in occasioni dei quali di norma avvenivano le selezioni per accedere alla finale televisiva del programma.
 

Vuoi avere maggiori informazioni su come partecipare alle selezioni di Master Pizza Champion?


 
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Master Pizza Champion: il talent tv

Un talent nato nel lontano 2013, dall’ennesima intuizione di Enrico Famà, pioniere e visionario delmondo pizza, quando decise che era il momento di portare alla ribalta del grande pubblico non più solo gli chef, che allora come oggi saturavano fasce televisive, programmi TV, comparsate e ospitate creando un’offerta su larga scala di contenuti inerenti il mondo della cucina.
 
E la pizza? Perché mancava uno dei piatti più rappresentativi della ristorazione italiana? Un piatto che da solo valeva e vale almeno il 50% del fatturato del comparto ristorativo? I cuochi divennero dunque chef. Ci fu una trasformazione della percezione di queste figure professionali e le scuole alberghiere, così come i corsi di cucina, ebbero nuova enfasi.
 

 
E il pizzaiolo? Nell’immaginario comune era e restava una figura subordinata, di second’ordine. Un professionista di medio-basso livello, colui che aveva scelto quel tipo di lavoro semplicemente perché magari non aveva voglia di studiare. E cercava una facile occupazione. Mglietta bianca, grembiulino e cappello, mani svelte ma poco più, ecco cosa si pensava un tempo dei pizzaioli.
 
Ma Enrico Famà, da sempre rivoluzionario del mondo pizza, fondatore della prima scuola per pizzaioli nel mondo, sapeva che non era così. Infatti da trent’anni fino ad oggi, grazie anche al suo operato nella formazione, i pizzaioli e tutto il movimento collegato sono notevolmente cambiati e cresciuti.
 

La figura del pizzaiolo

È stata riconsegnata, non forse ancora del tutto, una giusta dignità a questi professionisti e alle loro attività. È stato dimostrato nel corso soprattutto degli ultimi anni che lo stereotipo del pizzaiolo “old style” non esiste quasi più. È impressionante la forza d’urto di un nuovo movimento di professionisti, anche giovanissimi, che gravitano in questo mondo. È un nuovo modo di approcciare a quest’arte che passa attraverso una passione, in primis, che non significa solo lavoro di mani o di “gambe”.
 
Oggi il pizzaiolo è, in generale, un professionista del suo settore. Perché ha cambiato l’approccio al lavoro. Come tutti i professionisti è in movimento, si interessa alla tecnica, studia, segue corsi di formazione, di aggiornamento. Partecipa ad eventi e gare, scambia continuamente con i propri colleghi per un confronto che alla fine significa crescita.
 
Quanto ha contribuito in tutto questo organizzare in modo strutturato la formazione dei pizzaioli, gli eventi a loro dedicati e fare la giusta informazione su questo mondo? Beh, noi crediamo molto, moltissimo. Non a caso da sempre ci siamo fatti portavoce di questa spinta alla crescita, all’innovazione, al miglioramento.
 
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Master Pizza Champion nasce anche e proprio per questo. Consegnare al grande pubblico la figura del pizzaiolo moderno, formato e competente, abile e intraprendente. Che sappia fare ma anche comunicare, porsi di fronte alle persone senza più quel timore reverenziale dovuto ad un retaggio culturale di inferiorità rispetto ad altri.
 
Finalmente vediamo oggi pizzaioli professionisti che si cimentano a 360 gradi nell’arte bianca, si impegnano in varie tipologie di impasti, spaziano verso la pasticceria, producono grandi lievitati, preparano e propongono ognuno un proprio prodotto, con delle caratteristiche proprie che possano differenziarlo dagli altri colleghi.
 
Il pizzaiolo oggi è protagonista nei social perché ha capito che è fondamentale comunicare al proprio pubblico, raccontare chi è e cosa fa, far vedere il dietro le quinte del proprio lavoro, la passione e l’attenzione nella preparazione dei prodotti che poi propone.
 
Un nuovo professionista, si diceva, che si presenta anche in modo diverso. Via la cara vecchia maglietta della salute e benvenuta giacca da lavoro, o camicia. Un nuovo look che avvicina i laboratori di preparazione delle pizze a vere e proprie cucine. Dove l’attenzione al particolare e alla pulizia rendono piacevolissimi anche i momenti di attesa.
 
Per accedere al programma, ogni anno si sono svolte delle gare tra pizzaioli professionisti, si sono contate quasi duemila persone che si sono presentate ai provini per accedere al talent, ma ogni anno solo 16 sono stati i pizzaioli selezionati per accedere in televisione.
 
Il mondo della pizza è notevolmente cambiato. Oggi i professionisti sanno affrontare lo schermo, i microfoni, non sono più personaggi solitari e relegati vicino al forno senza nessun contatto con il pubblico. Il talent televisivo ha saputo rinnovarsi ogni anno per offrire un’esperienza ai propri partecipanti. Ma anche un momento piacevole ed intenso ai propri telespettatori. Non si è mai trattato di denigrare o sminuire il lavoro e la professionalità dei partecipanti, quanto di metterne in luce i pregi, gli aspetti positivi. E soprattutto di supportarli offrendo loro consigli e punti di vista diversi e innovativi.
 

Le edizioni di Master Pizza Champion

Nel corso degli anni abbiamo assistito a scontri epici, si sono alternati nelle varie edizioni tutti i più grandi professionisti del mondo della pizza. Ma anche si sono inseriti nuovi personaggi che hanno sorpreso i giudici e il pubblico. Non c’è mai stata un’edizione scontata del talent, ogni volta i pronostici iniziali si sono ribaltati o stati in dubbio fino alla fine, i vincitori sono stati professionisti navigati piuttosto che giovanissimi talenti, abbiamo visto mostri sacri della pizza in crisi contro la leggerezza e spensieratezza dei giovani nell’affrontare le prove e gli schermi.
 
È anche vero che la prima edizione, la seconda al massimo, conserveranno sempre un fascino particolare, come ogni talent. I concorrenti arrivavano ad affrontare un programma televisivo per la prima volta, senza sapere cosa li avrebbe aspettati, quali prove, quali giudici, la visibilità che avrebbero ottenuto poi una volta terminato il talent.
 
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I vincitori delle varie edizioni sono stati veramente i più diversi per età, area geografica di provenienza, formazione e preparazione. La prima edizione fu vinta da Marco Mulas, navigato professionista sardo. Mentre la seconda fu vinta a sorpresa dall’allora sconosciuto e giovanissimo Ian Spampatti. Per poi proseguire con la vittoria del simpaticissimo e preparato Elia Pompa.
 
La quarta edizione portò finalmente sulla vetta una donna, Clara Micheli, un concentrato di preparazione, costanza e testardaggine che la fece iscrivere nella storia del mondo della pizza. Stesse caratteristiche che consentirono, un anno dopo, a Francesco Marasciulo di portare in Puglia il titolo di Master Pizza Champion. Vittorie al talent che hanno sempre portato bene ai vincitori, che hanno potuto contare su una visibilità notevole garantita da tutti i media e su un’indiscussa professionalità che hanno poi saputo capitalizzare ancor di più nelle proprie attività. Ognuno di loro, infatti, ha giustamente utilizzato quest’occasione per fare un ulteriore salto in avanti professionale; visibilità che, ad ogni modo, ha giovato a tutti i concorrenti che hanno partecipato al talent.
 

I giudici

Nel corso degli anni, al netto di piccole varianti, si è consolidata poi una giuria di notevolissimo spessore. A partire da Imma Gargiulo, ai più nota perché fu tra le finaliste del primo Masterchef, ma soprattutto grande professionista del mondo della ristorazione, come chef, imprenditrice nell’ospitalità, produttrice di olio, un occhio sempre attento e delicato sul mondo dei topping proposti dai concorrenti.
 
Tiziano Casillo, scherzosamente il cattivo della compagnia, essenziale e concreto, diretto e schietto, capace di intervenire tecnicamente nella valutazione di ogni prodotto grazie alla sua pluriennale esperienza come tecnico e consulente nel mondo dell’arte bianca.
 
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Per poi finire con Luciano Passeri, imprenditore della ristorazione nonché direttore didattico di Accademia Pizzaioli, professionista con una preparazione a 360 gradi a dir poco imbarazzante: non c’è argomento nell’universo del food&beverage che Luciano non sappia trattare, ma sempre con una sensibilità estrema nei confronti dei concorrenti che, come spesso ricorda lui, sono suoi colleghi.
 
Il successo del talent Master Pizza Champion è stata l’ennesima scommessa vinta da Enrico Famà, ma non solo. L’organizzazione ed il movimento attorno a questo evento, sono stati resi possibile grazie alla condivisione di una visione che dal 2014 fu anche di alcune aziende, che per prime, decisero di appoggiare questo nuovo progetto e di esserne protagonisti.
 

I partner

I partner che sosterranno questa sesta edizione sono in gran parte quelli che fin dall’inizio hanno colto con entusiasmo e senso pioneristico questa nuova avventura, ma ce ne saranno anche di nuovi: Italmill Spa, Morello Forni, Molino Caputo, Demetra, Wiberg, Lilly Codroipo, AVBaking, Dr.Zanolli. Aziende che in Italia e nel mondo fanno la differenza, guidate da persone capaci ed intraprendenti, vicine quotidianamente a chi fa questo mestiere per capirne le esigenze ed anticipare le richieste del mercato.