Master Pizza Champion 2022: a ottobre la settima stagione tv

Master Pizza Champion 2022: a ottobre torna il talent sulla pizza!

Una coppa. Un titolo. Un solo vincitore. Sei emozionanti puntate per scoprire chi arriverà alla fine della settima edizione di Master Pizza Champion. Tecnica, passione, determinazione, fantasia, studio, ricercatezza: sono solo alcune delle caratteristiche che il vincitore del primo e unico talent dedicato al mondo della pizza deve possedere.

Master Pizza Champion 2022: chi sarà il nuovo campione? 

L’attesissimo appuntamento con la prima puntata del talent televisivo è lunedì 3 ottobre alle 20.15 su Sky 937, Canale Italia 121, in streaming nel sito ufficiale e nei canali social. Per 6 settimane, puntata dopo puntata, emozioni e colpi di scena terranno il pubblico con il fiato sospeso.

master pizza champion 2022

Non solo un talent, bensì un titolo. I vincitori delle precedenti edizioni, in alcune interviste, ci hanno raccontato cosa è successo dopo la loro vittoria: il successo, la popolarità, ma soprattutto la loro crescita professionale e personale. Insomma, noi siamo pronti per accendere i forni e… la tivù! Come per le edizioni passate, i concorrenti sono stati selezionati nelle tappe di Master Pizza Champion 2022 in giro per l’Italia, all’interno di eventi del settore.

Accanto ai professionisti selezionati a Massa e a Bergamo, ci saranno i vincitori del contest social e i primi classificati del Campionato del Mondo di Pizza Senza Frontiere svolto a Roma lo scorso aprile. Al tavolo della giuria li attenderanno le colonne portanti del talent: Imma Gargiulo, Luciano Passeri e Tiziano Casillo.

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I giudici di Master Pizza Champion 2022

 
Imma Gargiulo

Imma Gargiulo

Cosa ti aspetti da questo settimo Master Pizza Champion?
Dopo cinque edizioni, vorrei tornare a casa come nelle precedenti eidizoni con il ricordo delle pizze, o almeno alcune di queste. Le pizze che mi sono negli anni rimaste impresse le ricorderò sempre: due pizze presentate nella prima edizione mi sono rimaste nel cuore in modo particolare, così come nella seconda, ma questo dipende dai concorrenti. Spero di avere anche in questa edizione l’emozione di poter associare un ricordo alle pizze che verranno.

Cosa significa per te fare la giudice?
È un ruolo delicatissimo. È facile giudicare, ma più complicato è calibrare bene i giudizi e renderci conto che stiamo andando a valutare il lavoro di un’altra persona, che per me è un bagaglio emotivo che mi porto dietro sempre. Eliminare la soggettività il più possibile non è facile: ci sono degli alimenti che detesto e non riesco a mangiare nella quotidianità, ma quando mi trovo dietro questo banco non posso permettermi di tirarmi indietro. Spesso mi sono dovuta ricredere e sono stati i concorrenti che mi hanno insegnato a mangiare alimenti che prima non volevo. Fare la giudice significa dare qualcosa agli altri e allo stesso tempo imparare a mia volta.

Quali sono le caratteristiche che deve avere il settimo Master Pizza Champion?
Organizzato, curioso, studioso, ma soprattutto deve andare oltre ai limiti che potrebbe immaginare abbia la pizza.

Spesso vieni definita una “giudice mamma” con i concorrenti. Ti riconosci in questa definizione?
Sicuramente sono mamma! Quello che cerco di fare è capire la posizione emotiva che hanno i concorrenti per estrapolare quello che fanno nel prodotto finale. Mi piace cogliere le personalità dei ragazzi attraverso questo mio modo di concentrarmi su gli altri. “Mamma buona” no purtroppo: Luciano e Tiziano dicono che io fingo di essere buona, alla fine sono quella più dura. (ndr, lo dice ridendo)

Quale gara sarà la più difficile da giudicare?
Il ricordo d’infanzia. Il fattore emotivo per loro è molto alto: se noi li giudichiamo senza fargli capire che stiamo differenziando il ricordo dalla realizzazione potrebbero prenderla sul personale. In questo dovremmo essere molto delicati e scindere le due cose.

Questa trasmissione ha come punto forte, in assoluto, i diversi tipi di pizza che propongono i ragazzi, quindi devono essere completi a 360° per quanto riguarda la tecnica e, dall’altra, il giusto giudizio che viene espresso. Noi consideriamo i concorrenti come professionisti, quindi con una storia e un’attività alle spalle, e dall’altra parte c’è la gara. E noi consideriamo la gara un momento: non è la loro professionalità che viene messa in discussione, ma il momento in cui loro gareggiano per il titolo.

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Tiziano Casillo

Tiziano Casillo

Cosa ti aspetti dai concorrenti della di Master Pizza Champion 2022?
Mi aspetto che vengano con preparazione e furbizia maggiore in quanto hanno tutti avuto l’opportunità di vedere le sei edizioni precedenti e prendere spunto. A questo punto l’asticella si alza sempre di più per me.

Quali sono le caratteristiche che deve avere il settimo Master Pizza Champion?
Deve essere completo, avere buona conoscenza sia degli impasti che dei topping. Master Pizza Champion credo sia la competizione più completa in assoluto nel panorama della pizza, perché qui si può essere solo sfortunati e non fortunati: emergono semplicemente si più bravi. Può capitare di inciampare, ma la bravura emerge sempre.

Quale tra le sfide proposte quale sarà la più competitiva secondo te?
Ogni volta questo programma stupisce e porta delle soprese: spesso i concorrenti commettono più errori sul loro cavallo di battaglia, rispetto a una pizza in cui magari erano poco preparati. Forse per troppa sicurezza. Credo che anche in questa edizione ci sarà da stupirsi.

Alcuni dei concorrenti di questa edizione sono volti già incontrati nel programma o in altre gare…
Sì, alcuni dei concorrenti li ho già incontrati in altri contesti, ma essere giudice è un compito complicato e riesco sempre a scindere in maniera assoluta il giudizio personale da quello tecnico.

Giudico sempre in maniera assoluta quello che mi si presenta nel piatto: sarà la pizza a presentarsi al posto loro. In un percorso così lungo esce sempre la personalità e il carattere di ogni concorrente, ma quello che per me è fondamentale è il prodotto che sono chiamato a valutare.

Essendo il giudice più tecnico, ci sveli quali sono i requisiti tecnici a cui presti più attenzione?

Io cerco sempre di guardare il prodotto a 360°, ma sono più affine a valutare e giudicare gli impasti e riconosco chi fa qualcosa perché gli è stato detto di farlo (e in quel modo) o per imitare qualcun altro e chi, invece, lo fa perché è nelle sue corde e ha padronanza delle tecniche e di come vanno messe in pratica. Da questo si distingue anche chi sa risolvere eventuali errori perché ha piena conoscenza della tecnica. Chi sa risolve anche in corsa, chi non sa lì si ferma.

Luciano Passeri master pizza champion 2022

Luciano Passeri

Cosa ti aspetti da questa edizione e dai concorrenti?
Mi aspetto che chi partecipa abbia studiato e visto cosa noi giudici spesso contestiamo ai concorrenti. Spero che i professionisti facciano tesoro dei consigli dati ai loro colleghi nelle precedenti edizioni e usare tutto ciò a loro favore per vincere il programma.

Quali sono le caratteristiche che deve avere il settimo Master Pizza Champion?
Deve essere un pizzaiolo che sappia controllare il proprio stato d’animo perché all’interno del talent ci sono delle pressioni psicologiche che vanno al di fuori del fare la pizza. Sono pressioni legate all’attendere il proprio turno, l’impasto sbolla, l’impasto è avanti o indietro… Anche, e soprattutto, la diversità delle tipologie di pizze da presentare. Noi giudici mettiamo pressione nelle domande. Grande personalità e autocontrollo, ma in particolare grande preparazione tecnica, di cucina e di pasticceria. Quindi essere un professionista a 360°.

Cosa provi a essere giudice anche in questa edizione?
Sono uno con il sangue freddo, anche conoscendo molti dei pizzaioli che hanno partecipato alle precedenti edizioni, riesco a dividere la conoscenza della persona dal reale giudizio che merita ila pizzaiolo e il prodotto che ho davanti, se è buono o no, se è tecnicamente giusto o tecnicamente sbagliato. È un passaggio fondamentale da capire.

Ti definiscono il giudice più morbido, che punta più sul cuore. Quanto cuore ci vuole in questo talent?
Rispetto alla tecnica? Totalmente. La tecnica ci vuole, ma si deve saper trasmettere quello che si vuole fare, che si vuole dire. Penso che la cucina sia una forma d’arte, come la danza: un ballerino può essere anche tecnicamente bravo, ma se non riesce a trasmetterti l’emozione… Così anche la pizza. Anche se il prodotto è perfetto per la tecnica, è il cuore il quel qualcosa in più che emoziona.

Cosa vorresti dire ai concorrenti della settima edizione di Master Pizza Champion?
Di venire agguerriti, di essere preparati tecnicamente, essere preparati non solo sugli impasti ma anche sulle farciture. Studiare le materie prime, capire come lavorarle. Ma soprattutto tirare fuori il meglio di sé stessi e far arrivare a noi giudici loro personalità.

 


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