Miele, l’Italia vola giù. -70% e scaffali vuoti

Per l’apicoltura nazionale quella del 2016 è risultata essere una delle peggiori annate, dagli anni 80 ad ora, con un crollo della produzione di miele made in Italy pari al 70%. Su 1,5 milioni di alveari, da Nord a Sud, sono state colpite in particolare le due grandi produzioni, l’acacia e gli agrumi, dell’apicoltura professionale, le 20.000 Partite Iva che lavorano nel settore e, ovviamente, i produttori per autoconsumo che ammontano a 23.000 unità.
 
Decimata, dunque, la raccolta. Un po’ a causa dai cambiamenti climatici e un po’ per colpa dell’uomo con i suoi pesticidi, sugli scaffali dei supermercati troveremo molti meno barattoli prodotti nel nostro Paese e saremo perciò costretti a importare la materia prima dall’estero con ritocchi dei prezzi in rialzo del 20%. Analizzando i numeri si arriva a punte di zero produzione per il miele d’acacia in Piemonte e nel Triveneto e stessa sorte è toccata a quello di agrumi in Sicilia.
 
Il grido d’allarme è stato lanciato dal presidente dell’Osservatorio Nazionale Miele Giancarlo Naldi e dal presidente Conapi (Consorzio nazionale Apicoltori) Diego Pagani, in un incontro alla presenza del vice ministro alle Politiche agricole Andrea Olivero.
 
fonte: ansa.it
 
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