La Primitiva di Molino Pasini si fa drink: ecco il primo cocktail con la farina

Molino Pasini e i mille volti della farina

Numerose e sempre diverse le iniziative messe in campo da Molino Pasini in occasione della Fiera Tuttofood: si parte da un brindisi beneaugurale in cui la farina è protagonista, per passare a uno stand tutto green e arrivare alla nuova edizione –completamente rinnovata – del magazine aziendale dedicato al pane e firmato Lissoni Graphx.

Il signature cocktail primitivo

La Primitiva Integrale, prodotto ormai iconico della Molino Pasini, è al centro del pensiero dell’identità di marchio del Molino.
Questa farina, così poliedrica, si trasforma nel tempo in nuove esperienze.
Durante l’estate 2020 è diventata un sorbetto grazie al maestro gelatiere Stefano Guizzetti, cambiando forma e sostanza.

Oggi, per brindare al nuovo inizio di Tuttofood, si trasforma con la complicità del più celebre bartender milanese, Maurizio Stocchetto dello storico Bar Basso, in una serie di deliziosi cocktail. La sua identità si declina in una nuova veste, questa volta tutta da sorseggiare. L’incontro tra Stocchetto e il Mugnaio è stato un vero e proprio colpo di fulmine.

Identità affine, storia e sostanza, ma soprattutto un sentire comune che è amplificato attraverso le identiche passioni per il design, per l’arte e per il mondo della fotografia d’autore. Il buon bere ha incontrato la buona farina.  Quello che ne è nato è un progetto evoluto e completo, che parla di identità di marchio e di visione, di progettualità comune e di condivisione di intenti e di ideali.

Tre le proposte ideate da Stocchetto, tutte molto diverse: si parte da un elegante drink ispirato al Giappone, passando per la versione arricchita con farina di un grande classico della mixology internazionale come il margarita, e si arriva fino a un after dinner ispirato all’Alexander.

La potenza dell’evocazione del sapore fa il resto, per un sorso sorprendente, che conquista e che è perfetto in abbinamento a pizze e focacce gustose.

Un brindisi organizzato da Molino Pasini per celebrare la fiera della ripartenza

Per celebrare l’avvio di una fiera speciale, che dà il segno della ripartenza del food milanese, il Molino ha deciso di dedicare alla città che la ospita questi brindisi, da fare durante una serata allo storico Bar Basso, luogo di culto del buon bere e riferimento assoluto per gli appassionati di mixologia.

È qui che verranno degustati i cocktail signature dedicati al Molino e ideati da Maurizio Stocchetto appositamente per l’occasione. E per chi vorrà assaggiarli anche dopo l’evento, i tre drink saranno a disposizione in carta, diventando una proposta classica del locale.

Durante il mese di ottobre, inoltre, le vetrine del bar Basso accoglieranno una speciale installazione creata da Vandersande Studio: spighe e grano fanno da quinta all’ingresso del locale e evocano la sostanza di Primitiva, legata alla terra e ai suoi frutti.

TUTTOFOOD 2021

E proprio partendo dalla vocazione green della sua farina di punta, ma anche per ricordare il verde che caratterizza tutta la sezione pizza, qui presentata nella sua innovativa veste, Molino Pasini, per la sua partecipazione al Tuttofood di quest’anno, ha deciso di ispirarsi ad uno dei punti del suo manifesto, il decalogo che governa l’azienda molitoria e su cui si basa la sua produzione.
Al centro di questo impegno ci sono la sostenibilità e il rispetto per il Pianeta. La natura è l’ispirazione e il pensiero costante di un’azienda che ha scelto di avere tanto verde sempre vicino a sé. La sensibilità ambientale e il rispetto per la terra sono dunque da sempre al centro del pensiero di Pasini, che ha deciso di trasportare anche a Tuttofood questo linguaggio così legato alla natura, attraverso un allestimento che porta i visitatori all’esterno, con tanto verde e sedute dove rilassarsi durante i tanti tour in fiera.

L’idea che guida il progetto di design firmato Vandersande Studio è quella di vivere all’aperto anche quando siamo al chiuso, di non perdere il dialogo con il “fuori” che tanto ci è mancato nei mesi scorsi.

Ma il principio guida di questo stand così innovativo è anche un messaggio di sensibilità ambientale. In un momento in cui la Terra ci sta chiedendo di cambiare rotta, essere green significa rispettare la natura e cercare di vivere sempre in armonia con essa. Così come dimostrano le tante attenzioni aziendali sul tema.

Il rispetto del territorio, la valorizzazione delle produzioni locali. L’eliminazione già da anni, in fiera e in azienda, di tutta la plastica e l’uso esclusivo di materiali riciclati.
E come dimostra la Primitiva integrale: unica nel suo essere sostenibile per chi la assaggia e per il Pianeta.

Il passaggio allo stand sarà dunque un appuntamento imperdibile per i professionisti di pizzeria, panificazione e pasticceria, che verranno accolti in uno spazio aperto e funzionale. Due nuove referenze Pizza, per pizza soffice e pizza croccante, affiancano le grandi certezze del Molino di Cesole: il preparato per Gnocchi e la Primitiva.

“Il Mugnaio”, il nuovo magazine dedicato al pane

Tuttofood sarà anche l’occasione per presentare il nuovo numero de Il Mugnaio dedicato al pane. Un vero e proprio lifestyle magazine completamente rinnovato per l’occasione nella grafica e nell’impostazione editoriale.
Numerose le voci raccolte, per fare il punto su uno dei settori più dinamici di questo momento storico. Tanti i professionisti coinvolti e tante le realtà, in Italia e nel mondo, che hanno raccontato sulle pagine del Magazine la loro rivoluzione fatta di lievito e farina.

Grazie alla collaborazione con Lissoni Graphx nasce questo restyling, che ha saputo coniugare design, contenuti e comunicazione. Ad ogni sfoglio si percepisce la bellezza grafica del nuovo progetto. Ulteriormente impreziosito da un cameo dell’architetto Piero Lissoni, che firma una rubrica dedicata alla panificazione nell’arte.

“Abbiamo iniziato a collaborare con Molino Pasini quasi un anno fa e, progetto dopo progetto, stiamo costruendo un racconto fatto di tante sfaccettature. Il nuovo progetto grafico realizzato per Il Mugnaio è un altro capitolo di questo racconto. Con Lissoni Graphx abbiamo lavorato come se ogni doppia pagina fosse una rivista a sé.

Sia per scelta tipografica che per gabbia grafica. Abbiamo inoltre utilizzato l’illustrazione come elemento contemporaneo e fresco per alleggerire l’impaginato.
All’interno c’è poi un mio piccolo intervento. Ho indagato da profano il tema del pane e la sua iconografia nel mondo dell’arte, il pane è un argomento ricorrente proprio perché rappresenta il cibo per antonomasia e la vita stessa.”- racconta Piero Lissoni.

Il bar Basso, icona dei drink per il mondo del design

La storia del bar Basso parte da Mirko Stocchetto, barman del Posta di Cortina, che lo acquista da Giuseppe Basso il 13 ottobre del 1967. Mirko porta a Milano una cultura del bere fino ad allora sconosciuta nel capoluogo lombardo. Inizia i milanesi al variopinto mondo dei cocktail, portando in città l’arte del cocktail che aveva preparato al Posta per Ernest Hemingway, Clara Agnelli e Giovanni Nuvoletti, Paolo Monelli, i Marzotto, i Brion, e tanti altri.

Pochi anni dopo, nel 1972, Mirko inventa il Negroni Sbagliato, sostituendo al Gin il Prosecco da miscelare con il Vermouth Rosso e il Bitter Campari. Nasce così un cocktail iconico, bevuto oggi in tutto il mondo. Il Negroni Sbagliato viene servito al Basso nel famoso bicchierone, accompagnato da un altrettanto famoso cubettone di ghiaccio.
Il bar, dove si possono provare più di 500 cocktail, diventa così negli anni un punto di riferimento per i milanesi e non solo.

A partire dagli anni ’80, con il grande successo di Memphis e l’accresciuto interesse per il design, molti giovani designer internazionali (che sarebbero diventati famosi), come Marc Newson, Jasper Morrison, Thomas Sandell, RossLovegrove, James Irvine, iniziano a frequentare il bar e, introdotti ai cocktail da Maurizio, figlio di Mirko, ne diventano amici.

Il successo del bar Basso

Nell’aprile del 1999 un “Comitato” di questi designer, che comprende anche Stefano Giovannoni e lo stesso Maurizio Stocchetto, decide di organizzare un party al Bar durante il Salone del Mobile. Invita un centinaio di amici, ma la voce corre, i telefonini squillano, i taxi viaggiano e alla fine arrivano più di mille persone.

Da allora il Bar, oggi guidato da Maurizio Stocchetto è un punto di passaggio obbligato per i designer. Negli anni si sono aggiunti Ron Arad, Alfredo Haberli, i fratelli Boroullec, Marcel Wanders, Luca Nichetto, Karim Rashid. E poi tanti altri artisti come Maurizio Cattelan o i Gelitin, giornalisti, stilisti, gente della moda.

I cocktail primitivi di Bar Basso e Molino Pasini: ecco le ricette

Margarita Primitivo
In uno shaker, pieno a 3/4 di ghiaccio, versare1/3 di succo di lime, 1/3 di Contreau, 1/3 di tequila. Shakerare e versare in una coppetta da cocktail con il bordo guarnito di sale Kosher e farina Primitiva integrale.

Primitivo Misuari
aka annacquato, long drink from Japan.
In un bicchiere tumbler, orlato di farina Primitiva integrale. Mettere 3 cubetti di ghiaccio, versare 20 grammi di whisky al malto ( o di vs scelta) e riempire con acqua minerale naturale fredda. Mescolare lievemente.

Creamy Molino
after dinner cocktail
In una coppetta da cocktail col bordo orlato di zucchero bianco e cacao, aggiungete un cubetto di ghiaccio. Versate: 1/decimo di Amaro, ( a vs scelta) , 2/10 di liquore all’ uovo (Zabaglione) 2/10 di liquore al cioccolato. Aggiungere 2/10 di cognac e 3/10 di bechamel, piuttosto densa, preparata in precedenza con farina Primitiva.

Crediti fotografici: Gianluca Bellomo