Pasquale Naccari alla Camera lancia l’allarme: “La ristorazione è allo stremo”

Pasquale Naccari non è solo il proprietario del ristorante “Il Vecchio e il Mare” assieme a Mario Cipriano. Nel 2020, il suo video diventò virale. Naccari difendeva a spada tratta la ristorazione contro le misure dell’allora Governo. Per guardare il video che fece il giro del web al grido di “Beppe pagaci affitto e dipendenti”, qui.
 

Pasquale Naccari incontra la Camera

Pasquale Naccari è anche il presidente TNI Italia (Tutela Nazionale Imprese). E ieri, 10 marzo 2021, ha incontrato Martina Nardi, la presidente della commissione attività produttive alla Camera. Per fare il punto della situazione.
 
Naccari ha affermato: “Dopo dodici giorni di presidio a oltranza, tra il 22 febbraio e il 1 marzo scorso, abbiamo deciso di tornare di nuovo a Roma. Per ribadire le nostre richieste alle istituzioni. Tra cui l’introduzione di un voucher Covid per sostituire i lavoratori che sono in malattia o danno dimissioni volontarie. Così come per la sospensione della legge Bersani. In modo da poter fare leva sui canoni di locazione. Abbiamo inoltre chiesto il blocco del sostituto d’imposta per il periodo emergenziale. Perché non siamo la banca dell’Inps.”
 
Naccari continua: “Le bozze del dl Sostegni, attualmente in circolazione, non ci soddisfano. Ci preoccupa, inoltre, il fatto che il decreto slitti almeno di un’ulteriore settimana. Noi non possiamo più aspettare. Le nostre imprese stanno chiudendo. Molti imprenditori sono sotto sfratto. E rischiano di perdere tutto. I nostri dipendenti e le loro famiglie sono allo stremo. Con una cassa integrazione che continua ad arrivare in ritardo”.
 
Secondo dati Istat, sono state chiuse 73 mila imprese. Di queste, quasi 20 mila, non riapriranno mai più. Sono dati allarmanti. E infatti, si tratta di una vera e propria emergenza economica e sociale.
 
Un’emergenza che colpisce tutti i settori, in particolare, uno dei tanti, proprio la ristorazione. Infatti, su un totale di oltre 165 mila aziende , che occupano 1,3 milioni di addetti, più di 17 mila imprese hanno un fatturato pari a zero.
 
L’impatto dell’emergenza, si è fatta sentire anche sull’occupazione. Secondo i dati Excelsior di Unioncamere, solo nel trimestre gennaio-marzo 2021, le assunzioni saranno il 52,2% in meno del primo trimestre 2020. E già nel 2020, comunque, si pagavano gli effetti dell’emergenza per Covid-19.
 
Naccari conclude: “A distanza di un anno, a livello nazionale si continua a parlare di chiusure. E questa incertezza rende impossibile agli imprenditori programmare qualsiasi cosa. I costi fissi sono diventati insostenibili. E se gli indennizzi attesi con il decreto Sostegni saranno calcolati secondo le percentuali pubblicate sui media saranno del tutto insufficienti. E non salveranno le nostre imprese”.