Pesce e sovrasfruttamento dei mari: la Fao lancia l’allarme

In tutto il mondo è allarme, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – Fao – non utilizza altri termini per informare che nei mari e oceani oltre un terzo della fauna ittica è sovrasfruttato. E peggiorerà nei prossimi anni. Il consumo di pesce ha raggiunto un nuovo dato: 20,5 chilogrammi pro capite all’anno e punta ad arrivare ai 21,5 kg entro il 2030.

Questo significa che oceani e mari sono eccessivamente sfruttati, una produzione continua che non si arrende alla realtà. Questo succede soprattutto nei paesi in via di sviluppo e vede la Fao stimare che nel 2030 la produzione ittica toccherà 204 milioni di tonnellate, con un aumento del ben 15% rispetto al 2018.

Una situazione preoccupante per la salute dei mari e dei loro abitanti. Soprattutto perchè le quantità pescate ogni giorno eccedono il naturale ripopolamento dei mari, riducendo di anno in anno la quantità di pesci disponibili e mettendo in pericolo gli ecosistemi marini. 

La Fao comunque informa che per alcune specie ittiche sono migliorati i trend relativi alla sostenibilità. Il tonno ne è un esempio. La cattura di tutte le specie arriva a 7,9 milioni di tonnellate nel 2018 e due terzi di questi stock ora vengono pescati a livelli biologicamente sostenibili. Il 10% in più in soli due anni.

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Pesce e sovrasfruttamento: cosa ne pensano gli italiani?

Secondo numerose indagini svolte, lo sovrasfruttamento dei mari e quindi la sovrapesca non sono temi particolarmente ricorrenti nella routine degli italiani. La maggior parte ignora l’importanza e la gravità della situazione. Ignorando per cui lo sfruttamento eccessivo di gran parte delle specie ittiche. Per sensibilizzare gli italiani a questo tema sono in atto numerose campagne di sensibilizzazione sia per i produttori, pescatori, distributori e per tutta la ristorazione, compresi i consumatori finali. 

La pesca sostenibile può essere un aiuto al sovrasfruttamento dei mari e per la categoria della ristorazione esistono utili certificazioni che aiutano il ristorante a scegliere appunto pesce sostenibile, tutelando le specie in pericolo e l’habitat marino. 


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