Quattro consigli per l’originale Pinsa Romana buona e bella

Per una Pinsa Romana perfetta servono il corretto mix di farine e pasta acida, un impasto molto idratato, 72 ore di lievitazione, l’accurata stesura a mano per distribuire le bolle d’aria in modo uniforme e per dare la caratteristica forma ovale, e una cottura rapida ad alta temperatura.

L’originale Pinsa Romana: i consigli per un prodotto perfetto

Tutto questo è essenziale. Ma, per una perfetta consistenza, croccante all’esterno e ariosa all’interno, può essere utile dedicare un po’ di attenzione anche alla composizione del topping.

I condimenti disposti in superficie infatti possono influire su cottura e consistenza, oltre che su gusto, profumi e sulla dimensione estetica, per fare della nostra Pinsa una gioia per gli occhi e per il palato.

Per non sbagliare abbiamo chiesto un consiglio a Marco Montuori, pizza-chef di pinsaromana.it, che ce ne ha regalati quattro.  Si tratta solo di metterli in pratica.

Partiamo dalle basi

Si procede sempre a strati, stendendo sulla superficie una base morbida e abbastanza “umida”. Le più frequenti sono la passata di pomodoro, la mozzarella, le creme di formaggio o le creme vegetali a base di legumi, anacardi o mandorle. Successivamente si procede con una verdura a foglia o a fette. Dopodiché si aggiunge una proteina (affettato, carne o pesce) che diventa l’ingrediente principale che caratterizza la nostra Pinsa. Si completa la composizione con un tocco creativo dato da un’erba aromatica, un germoglio o un fiore.

originale Pinsa Romana
Crediti: Pinsa School

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Sua maestà il condimento principale

Ricordiamoci di dare dignità all’ingrediente principale scegliendo prodotti di alta qualità, in dosi generose e con i tagli migliori, andando ad equilibrare la nota sapida (salata) con quella dolce di alcuni ingredienti come, per esempio, la zucca. In questo modo, oltre ad una Pinsa molto attraente saremo certi di rimanere impressi nella memoria di chi l’assaggerà.

Cromoterapia

Il mix che abbiamo proposto nei punti precedenti deve tenere in grande considerazione anche gli abbinamenti di colore. Va ricordato però che spesso, ad un abbinamento di colori perfetto, può non corrispondere altrettanta perfezione di gusto. L’allegria tricolore di pomodoro, mozzarella e basilico dovrebbe esser ripetuta anche con altri ingredienti, andando per esempio a rendere più vivace una crema di ceci con coloratissime fette di verdure grigliate come melanzane, peperoni e zucchine, ben condite con olio, aglio e prezzemolo e qualche bacca di pepe rosa.

Una questione di confini

Sembra ovvio, ma vale la pena ricordarlo, il condimento della Pinsa Romana ideale va distribuito in modo omogeneo su tutta la superficie, con particolare attenzione ai bordi.

Lasciare troppo condimento al centro significa rischiare di cuocere male la nostra pinsa che rimarrà cruda o troppo morbida e con bordi troppo secchi, per la repentina perdita di idratazione. Occorre sfruttare bene tutta la superficie disponibile.

Si tratta fino a questo punto di consigli “di massima” che poi devono fare i conti con l’esperienza dei singoli pizza-chef e con molte eccezioni legate alla grande biodiversità dei nostri prodotti locali con i quali è possibile creare una varietà praticamente infinita di combinazioni di gusto e di colore… buon divertimento dunque!

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