Il pizzaiolo Antonio Cupo e Molino Piantoni: collaborazione a regola d’arte

Dosare e utilizzare la farina è un’arte. E chi è capace di creare capolavori partendo da questa materia prima è a tutti gli effetti un’artista. Due gli ingredienti indispensabili per arrivare all’eccellenza: la farina e le mani che la lavorano. Se poi i due protagonisti si chiamano Molino Piantoni da una parte e il pizzaiolo Antonio Cupo dall’altra, l’opera d’arte è garantita.

Il pizzaiolo Antonio Cupo, trentottenne di Salerno, è consulente e tecnico per Molino Piantoni. Pizzaiolo da più di 15 anni e docente in corsi di formazione a giovani pizzaioli, ha due grandi obiettivi: “non smettere mai di imparare e trasmettere la passione per questo lavoro”. “Mi definisco un apprendista – racconta –. Sono una persona che ha voglia di diventare qualcuno in questo mestiere per riuscire a trasmettere alle persone la passione con cui da sempre vivo il mio lavoro. I maestri a cui mi ispiro? Armando Palmieri e Carlo di Cristo”.

pizzaiolo antonio cupo

L’incontro con le farine di Molino Piantoni è avvenuto nel 2018, mentre Antonio gestiva due pizzerie. Ed è stato un amore a “primo gusto” che continua nel tempo. “Le prime farine che ho usato sono state Anima di grano tipo 0 e Nativa tipo 1 e il risultato è stato veramente unico: una fragranza e un sapore completamente diversi dalle altre pizze. Quando ho mangiato il cornicione è stato come fare un viaggio nel tempo, perché mi è tornato in mente il gusto di una volta”.

Il gusto della tradizione che Cupo non smette mai di percorrere e a cui aggiunge un forte slancio verso “tutto ciò che è nuovo”, tra pizze gourmet, pizze in pala, pizza fritta, pizza tonda, baguette e ciabatte. Lo stesso spirito con cui Molino Piantoni crea le proprie farine da sempre.

Le parole del pizzaiolo Antonio Cupo

“Nei prodotti Molino Piantoni – prosegue il 38enne originario di Palomonte  – ho ritrovato il sapore del grano, puro. Ma non solo, perché hanno caratteristiche che permettono di arrivare a risultati veramente unici: un ottimo assorbimento dell’acqua, alcune si lavorano bene a 24 ore e 48 ore, altre a 72 ore. Mi è capitato di raggiungere con la Nativa tipo 1 un’idratazione del 96% e la pizza era qualcosa di straordinario”. Ma Antonio Cupo non si ferma alle farine perché essere “artisti” significa saper combinare nel modo giusto anche ingredienti diversi, arrivando a comporre la miscela perfetta. Ed ecco che da un mix di Nativa tipo 1 e di Multicereali, o farina 00, Nativa tipo 1 e semola si possono creare “prodotti speciali”.

E proprio seguendo quel fil rouge di tradizione e innovazione, Antonio Cupo, ci sforna “la sua pizza”: “Per la base focaccia uso la farina Anima di Grano tipo 0 con la Multicereali. Quando è cotta, una stappata di bufala, broccoli rigorosamente del mio paese, Palomonte e una bella acciuga nostrana con una foglia di basilico sopra. Semplice ma buonissima”.

Creatività, bravura, tanta passione unite a una buona dose di forza di volontà e di senso del sacrificio. Tutte doti che appartengono al mondo dei pizzaioli e oggi più che mai diventano leve fondamentali per superare questo momento storico. “Non ho timori – conclude il pizzaiolo Antonio Cupo – perché il nostro è un mondo che ha voglia di fare e non ha paura”. E sono tanti i professionisti che animano e danno vita all’enorme potenziale delle farine di Molino Piantoni. Sono persone e non solo clienti. Sono amici, professionisti, persone che condividono valori come semplicità, ricerca e amore per il proprio lavoro.

 

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