Prosciutto di San Daniele: nuovo stop per l’evento gastronomico ‘Aria di Festa’

Nuovo stop per Aria di Festa. L’evento dedicato al Prosciutto di San Daniele DOP avrebbe dovuto tenersi a fine giugno 2021. Anche lo scorso anno, a causa della pandemia, si era proceduto all’annullamento della tradizionale manifestazione che si celebra sin dal 1985.
 
L’evento si sarebbe volto in presenza e sarebbe stato molto partecipato. Vista l’attuale situazione, ancora segnata dall’emergenza sanitaria, l’organizzazione dell’happening è infatti sconsigliata. Buon senso e prudenza hanno insomma prevalso. La decisione è stata presa dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele in accordo stretto con la città di San Daniele del Friuli.
 

 

Si lavora ad un evento di fine estate che anticipi l’edizione del 2022

Ad ogni modo, il Consorzio sta lavorando per continuare a tenere viva l’importante manifestazione sia nella memoria degli estimatori che in quella degli ospiti. L’obiettivo dichiarato è riuscire a organizzare alcune attività, legate ad ‘Aria di Festa’, entro l’estate in modo che possano fungere da anteprima per l’edizione del prossimo anno.
 
L’augurio è chiaramente quello di potersi presto ritrovare in condizioni di normalità, capaci di ricreare la perfetta sintesi di convivialità e festa. L’ipotesi alla quale si sta lavorando è quella di organizzare un weekend ad hoc improntato alla promozione sia della città che del suo prosciutto simbolo.
 
Che cosa si potrà fare? Per il momento si puntano a organizzare sia delle visite all’interno degli stabilimenti produttivi che degli interessanti corsi di degustazione, a numero comunque chiuso. Nel caso in cui però fosse possibile spingersi oltre, in base a quelli che saranno i dati sanitari delle prossime settimane, si potrà anche pensare di procedere con l’organizzazione di un evento più aperto e così consentire l’afflusso di un maggior numero di partecipanti.
 
L’iniziativa sarà allora corredata da attività promozionali a lungo termine, con incoming riservato a giornalisti, influencer e tour operator. Qualsiasi attività, qualora dovesse essere pensata per svolgersi in presenza, verrà programmata tenendo conto di protocolli di sicurezza particolari e sistemi per la prenotazione per gli utenti.
 

 

Così la kermesse enogastronomica trasforma il borgo friulano in un volano di turismo

L’appuntamento con Aria di Festa si rinnova da oltre 35 anni. Era il 1985 quando per la prima volta veniva tagliato il nastro per dare l’avvio a un evento destinato a legarsi in maniera indissolubile al borgo di San Daniele, incastonato nel cuore del Friuli Venezia-Giulia. La cittadina, grazie a questa storica manifestazione dedicata al San Daniele DOP, si trasforma per quattro giorni in un fulcro turistico di richiamo assoluto.
 
Un arco temporale all’interno del quale ristoranti, locali e prosciuttifici accolgono i visitatori predisponendo un vero e proprio percorso enogastronomico che consente di immergersi nella storia e nella cultura oltre che – ovviamente – di scoprire il prodotto riconosciuto tra le eccellenze del made in Italy nel mondo. L’obiettivo è offrire un’esperienza sensoriale totalizzante, che consenta di vivere e conoscere il legame tra il San Daniele DOP e il territorio in cui viene prodotto.
 
Sono molti e sempre diversi gli scenari che vengono proposti per l’approfondimento sia del paesaggio che del territorio e dell’ambiente di riferimento. L’appuntamento in genere si apre grazie all’intervento di una madrina d’eccezione. Va in scena il celebre taglio della prima fetta di prosciutto, che dà il via all’evento Aria di festa.
 
Quattro giorni tra musica e gastronomia ma non solo. Il borgo di San Daniele offre vere e proprie chicche dal punto di vista storico e architettonico, a cominciare dalla Biblioteca Guarneriana che è la più antica del Friuli oltre che una tra le prime istituzioni di pubblica lettura del Belpaese.
 
C’è poi il Duomo, eretto nel XIV secolo e affiancato da un campanile del ‘500 incompiuto, il Portonat che guarda Gemona e risale al 1579 ma anche la ‘Sistina del Friuli’, ovvero la chiesa di Sant’Antonio Abate così chiamata per la sua incredibile bellezza.
L’importante connubio tra vini regionali e prosciutto è molto forte, in più grazie alla vocazione paesaggistica del Friuli Collinare nelle ultime edizioni è stato possibile pianificare escursioni ed esperienze ad hoc, dal rafting ai tour in carrozza.
 
Sono stati organizzati laboratori e corsi per imparare ad esaltare le proprietà del prodotto, così come anche show cooking, che nel 2019 hanno ospitato chef del calibro di Bruno Barbieri, Alessandro Borghese e Antonia Klugmann. Aria di Festa rappresenta insomma un momento d’oro per promuovere le principali eccellenze regionali, assieme al San Daniele DOP.
 


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