Quinoa: proprietà e benefici. Sostenibilità al primo posto

Maurizio De Pasquale

Maurizio De Pasquale

Studi ormai avanzati hanno dimostrato che il continuo incremento degli allevamenti animali per il consumo umano sta diventando insostenibile per i cambiamenti climatici. Diversamente colture plant-based sono un’ottima e valida alternativa sia per controllare l’aumento sempre più incessante delle temperature, ma soprattutto per la salute umana.

Recentemente è stato presentato a Bruxelles uno studio finanziato dalla Commissione Europea che ha visto coinvolti diversi paesi tra cui naturalmente l’Italia. Obiettivo di tale progetto capofila l’Università di Copenaghen, era chiarire come colture e alimenti di alta qualità con valori nutrizionali significativi apportino benefici alla salute umana ed influenzano positivamente la biodiversità stabilizzando i cambiamenti climatici.

Lo studio evidenzia come colture derivanti da legumi e pseudo-cereali come Amaranto, Grano saraceno, ma soprattutto Quinoa aiutino sviluppi di processi produttivi più sostenibili per l’estrazione degli isolati proteici individuando nuove varietà con maggiore contenuto di proteine. Lo studio inoltre fa emergere che il 70% del suolo europeo si adatta alle coltivazioni della Quinoa, dal lupino blu (23%), fagiolo (6%), e lupino bianco (3%).

Il numero 1 della sostenibilità: la quinoa

La storia della quinoa è molto antica. Esistono molte varietà – circa 200 – e ha una notevole capacità di adattamento e resistenza al gelo, alla siccità e tolleranza alla salinità. Riesce a svilupparsi sia a livello del mare sia a oltre 4000 mt di altitudine, sia nei diversi climi.

È noto che il valore nutrizionale della quinoa è superiore a cereali più tradizionali.
A seconda della zona di provenienza le caratteristiche nutrizionali del seme variano soprattutto nel contenuto proteico che oscilla dal 12 al 18%. Molto interessante è la composizione amminoacidica delle proteine. Difatti contiene elevate concentrazioni di lisina che è l’amminoacido limitante nei cereali.

Giusto per dare un’idea, la quinoa copre circa il 90% del fabbisogno amminoacidico per i bambini e completamente per gli adulti, tanto da compararlo se non migliore rispetto al latte. In termini strutturali le proteine della quinoa possono essere classificate come albumine e globuline, quindi, con tutti i benefici che si portano dietro. Altro aspetto importante della quinoa è la qualità delle proteine che dipende ovviamente dal contenuto di amminoacidi essenziali. La quinoa è una pianta dalle accertate proprietà nutraceutiche, in quanto ricca di tocoferoli e vitamina E.

Anche la quinoa è un’eccellente fonte di amido circa il 60%, mentre il contenuto dei grassi varia dal 4,1 al 8,8%. Nella quinoa molti minerali sono presenti in concentrazioni superiori a quelli riscontrati per la maggior parte delle colture cerealicole, a condizione però che siano presenti in forme biodisponibili.

La quinoa non subisce sostanziali trattamenti di raffinazione sia per il consumo dei semi sia come farina a differenza degli altri cereali. Ciò non comporta una perdita rilevante nel contenuto proteico, altro plus per questo pseudo-cereale. Tuttavia, un trattamento indispensabile per il consumo umano è la rimozione delle saponine e dell’acido fitico che sono i fattori antinutrizionali per eccellenza limitandone l’assorbimento dei principi nutritivi. Esistono tuttavia delle varietà a basso contenuto di saponine (quinoa dolce). Queste coltivazioni però sono più sensibili agli attacchi di agenti patogeni, e quindi richiedono un maggior intervento con prodotti fitosanitari che possono portare a residui sul prodotto al momento del consumo. Le saponine danno un sapore amaro al prodotto impedendone, di fatto, il consumo umano.

Le proprietà della quinoa

Vantaggio da non sottovalutare è l’assenza di glutine quindi è possibile aggiungere la quinoa nelle diverse diete alimentari.

È energizzante poichè contiene tutti gli amminoacidi essenziali. Protegge l’apparato cardio-circolatorio grazie al contenuto di acidi grassi polinsaturi che riducono l’incidenza di arteriosclerosi. La presenza di fitosteroli e le fibre contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo.
Grazie al suo potere saziante e al basso contenuto calorico, questo alimento può essere inserito nelle diete ipocaloriche.
Migliora le funzioni del transito intestinale, grazie alle fibre (7gr per 100gr di prodotto), che contrastano costipazione e prevengono l’insorgenza delle emorroidi.
La quinoa è ricca di magnesio (ne fornisce il 20- 17% del fabbisogno giornaliero) e di vitamina B12 (12% del), che sono essenziali per il corretto funzionamento delle cellule cerebrali e riducono l’incidenza e il dolore emicranico.

Le zone di produzione

La quinoa è prodotta maggiormente in Bolivia, Perù, Ecuador, Cile, Argentina e Colombia. Viene esportata principalmente in Europa e Stati Uniti in forma di quinoa secca e senza saponina.

La quinoa, per le sue caratteristiche sopra descritte, è stata introdotta in Europa come valido sostituto della carne, che ha riportato all’attenzione pubblica la concreta possibilità della produzione e del consumo di proteina alternativa a quella della carne.


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