Restaurato il forno che diede nobiltà alla pizza, adesso potranno vederlo anche i turisti

regina margherita pizzaL’Italia è davvero il paese dalle infinite bellezze e dal patrimonio culturale architettonico invidiabile. Tra tutte queste ricchezze c’è anche il forno di Capodimonte dove la pizza, da cibo di strada riservato alla gente povera divenne una pietanza apprezzata anche dai reali e dai nobili.
 
Fu Ferdinando I di Borbone, infatti, che infrangendo il protocollo di corte, incuriosito dalla pietanza che tanto piaceva al popolo e probabilmente attirato anche dal profumo invitante, entrò nelle pizzeria di Antonio Testa detto “Ntuono”. Dopo aver assaggiato diverse pizze, tornò a corte pieno di entusiasmo per questo piatto gustoso. Volendo farlo assaggiare alla giovane e austera regina Maria Carolina d’Asburgo fece costruire un forno a Capodimonte e una sera fece chiamare don Domenico Testa, figlio di Ntuono, per preparare la pizza per la regina e le sue dame.
 
forno margheritaLa storia prosegue nel 1889 con l’episodio più noto che sancisce la nascita della pizza Margherita. Il pizzaiolo don Raffaele Esposito, accompagnato dalla moglie Rosa Brandi preparò per il re Umberto e per la regina Margherita, una pizza con pomodoro, mozzarella e basilico. La regina l’apprezzò molto sia per il sapiente accostamento di sapori che per l’omaggio alla bandiera italiana. Don Raffaele, che oltre ad essere un pizzaiolo esperto, era anche un abile commerciante per omaggiare la sovrana battezzò la pizza con il nome di Margherita.
 
Il forno è stato praticamente dimenticato fino a quando il direttore francese Sylvain Bellenger ha deciso di recuperarlo e farlo restaurare così da diventare un’attrazione in più per i numerosi visitatori.
 
fonte: Corriere del Mezzogiorno


Potrebbero interessarti anche