Ristorazione: ricerche di lavoro raddoppiate rispetto a gennaio

Le ricerche di lavoro per l’estate

Da diversi giorni non si parla d’altro: i ristoranti hanno riaperto a pranzo e cena anche all’interno (con meno restrizioni sul numero dei commensali allo stesso tavolo) ma c’è carenza di personale. Mancano cuochi, camerieri e anche baristi. A cosa è dovuta questa mancanza di figure professionali? Nel web si legge di tutto: reddito di cittadinanza, ragazzi troppo esigenti, poca voglia di lavorare d’estate… Come indica l’analisi di Jobtech, agenzia per il lavoro digitale che raccoglie candidature nel settore Ho.Re.Ca. in tutta Italia attraverso il suo portale verticale, i motivi sarebbero (anche) altri.
 
L’indagine, svolta intervistando più di 4.000 profili di persone alla ricerca di un lavoro nel mondo della ristorazione evidenzia che le ricerche attive nel settore sono cresciute, da gennaio ad oggi, del +101%.

Chi sono i candidati?

I candidati sono prevalentemente uomini di circa 30 anni, con un buon livello di esperienza pregressa nel settore. Possiedono un diploma di scuola media superiore. Hanno buona padronanza di italiano e inglese. Hanno la massima flessibilità a venire incontro alle esigenze del datore di lavoro per ciò che concerne orari, turni e tipologia di contratto.
La flessibilità in numeri dice che il 96% del campione è disponibile a lavorare nel weekend, il 39% di notte, l’84% valuta anche un part-time e il 57% si dice disposto ad accettare anche un contratto a chiamata.
 
In moltissimi vantano un curriculum variegato, con esperienza in cucina, nel servizio di sala, nell’accoglienza, nelle pulizie… e non mancano nemmeno i profili che puntano a trovare lavoro nel settore per la prima volta. Solo il 21% del campione analizzato ha meno di 1 anno di esperienza nel settore, il 15,3% ne ha almeno 5 anni.
 
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