Ristorazione, turismo, cibo: pago di più solo se è Made in Italy

Una recente indagine ha rivelato quanto sia importante il Made in Italy per gli italiani, che si dichiarano disposti a pagare il 20% in più tutto ciò che provenga dal Belpaese. L’iniziativa aveva lo scopo di indagare la percezione dei consumatori italiani nei confronti del Made in Italy. La percentuale sale con il calare dell’età per i settori del turismo, della ristorazione e dell’alimentari secondo l’indagine di Kroll.

Spendere di più per un prodotto italiano: l’indagine

L’indagine di Kroll ha coinvolto un campione della popolazione italiana tra 18 e 74 anni di età e ha analizzato le loro abitudini d’acquisto. Ne è emerso che i consumatori nazionali riconoscono il valore di ciò che viene realizzato in Italia (beni e servizi), proprio per questo sono disposti a pagare di più, si tratti di un viaggio o di cibo. Dall’analisi è emerso, infatti, che gli italiani spenderebbero anche fino al 20% in più dei prezzi medi per un servizio prodotto in Italia.  

Made in Italy

L’inclinazione all’acquisto del Made in Italy si estende in particolare tra i giovani. Esaminando il target che va dai 18 ai 24 anni, ne è risultata una disponibilità maggiore nell’investire anche il 50% in più per un prodotto o servizio di origine italiana. Nello specifico, i giovani sarebbero propensi a spendere di più per  prodotti per la cura del corpo, la ristorazione (17,3%), i prodotti alimentari (16,4%), i servizi turistici(14,5%) e l’abbigliamento (13,3%). 

Il brand del Made in Italy conserva il suo valore

Spendere di più per l’agricoltura e l’alimentare: un’omogeneità di risposte in tutte la fasce d’età intervistate, che hanno dichiarato la loro disponibilità a pagare oltre il 50% in più rispetto a prodotti non Made in Italy, mentre solo il 15,6% – una netta minoranza – prediligono prodotti di origine italiana, ma ritengono che dovrebbero avere lo stesso prezzo di prodotti esteri. 

La propensione e la disponibilità a spendere di più per beni e servizi Made in Italy si ritrova nell’importanza associata alla produzione nazionale al momento dell’acquisto. L’attenzione dei consumatori aumenta quando si parla di settori dove il  brand Made in Italy conserva una tradizione e una identità forte. Questo si manifesta in modo particolare per l’agricoltura e l’alimentare (57,4%), la ristorazione (53,4%), il turismo (44,7%) e l’abbigliamento (40,3%).


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