Sete dopo la pizza? Ti spieghiamo perché!

Una pizza tra amici, davanti alla partita, in giardino, per festeggiare un compleanno. E per quanto, poi, la fame sia appagata, a fine serata e per tutta la notte rimane lei: la sete. Vi siete mai chiesti perché abbiamo sete dopo la pizza?

I tre motivi per cui abbiamo sete dopo la pizza

Una maturazione dell’impasto insufficiente è causa di notti insonni e sete continua. Rispettare i tempi di lievitazione è importante per una pizza digeribile, così come rispettare i tempi di maturazione.
La maturazione è la fase in cui gli enzimi idrolitici della farina si attivano con l’acqua aggiunta all’impasto, scompongono gli amidi e il glutine. È influenzata dalle caratteristiche della farina, la temperatura dell’ambiente e il tempo di lievitazione.

La lievitazione ideale è quella che va dalle 24 alle 48 ore, con temperatura tra i 4 e i 25/26 °C. Di base, queste sono le condizioni essenziali per garantire la maturazione dell’impasto. Se maturazione e cottura sono effettuate a regola d’arte, la pizza sarà più digeribile. E addio sete nella notte!

Sete dopo la pizza

Quale tipo di farina è stata utilizzata? Da tenere in considerazione è il tipo di farina, che viene scelta in base alla sua forza, o indice W. Questo indica la capacità della farina di assorbire acqua e trattenere l’anidride carbonica durante la lievitazione e la capacità dell’impasto di espansione. La forza di una farina si lega al contenuto di proteine che danno origine al glutine. È opportuno, quindi, utilizzare “farine di forza”, con contenuto proteico tra il 10 e il 15% e un indice W tra 240 e 300.

E tra le cause della sete dopo la pizza c’è lei: la qualità degli ingredienti.
Se nell’impasto di solito si usa poco sale, si deve considerare anche il sale contenuto nella passata di pomodoro, nella mozzarella, nel formaggio. In molte pizzerie, la mozzarella viene sostituta con i panetti ottenuti dal formaggio fuso. Si dice che i costi si dimezzano, ma la qualità lasci a desiderare.  Se in aggiunta a questo si aggiungono altri ingredienti, la quantità di sale aumenta. E così aumenta anche la nostra sete. 

Come ridurre la sete dopo la pizza?

Per ridurre la fastidiosa sensazione di sete, è preferibile optare per una pizza semplice, possibilmente con le verdure. Queste, infatti, contengono potassio che contrasta gli effetti del sodio nel sale e diminuisce il senso di sete. Anche scegliere impasti con farine diverse è una buona strategia per combattere la sete dopo la pizza.

Impasto a base di farina integrale

Si utilizzano farine integrali mescolate con quelle di tipo zero o doppio zero. La farina integrale è difficile da lavorare ed è quindi importante saperne bilanciare le quantità.

Impasto a base di farina di kamut

Il Kamut è simile al grano duro. Contiene glutine, pertanto non è adatto ai celiaci. Inoltre, la farina di grano Khorasan è indicata per gli sportivi, grazie alla presenza di selenio, zinco, magnesio e vitamina E.

Impasto con farine ai 5 cereali

Si ottiene con l’utilizzo di farina a base di grano tenero cui si aggiungono piccole percentuali di farina integrale e altri cereali (orzo, segale, farro e avena). Oltre ad apportare diversi benefici, la farina conferisce un particolare sapore alla pizza.

Impasto con farina di farro

Il farro presenta un apporto calorico inferiore rispetto alle altre farine. Questa farina è ricca di proteine e vitamine del gruppo B. È indicata per chi soffre di digestione difficile e non può essere assunta dai celiaci.

Impasto con farina di canapa

Il suo gusto ricorda la nocciola: questa farina è molto proteica e presenta elevate proprietà nutrizionali grazie gli amminoacidi essenziali e agli elementi antiossidanti.

Impasto con il carbone vegetale

Il carbone vegetale può essere aggiunto a qualunque tipo di farina, anche senza glutine. Dona alla pizza una colorazione scura: se inserito correttamente nell’impasto, il carbone non modifica il sapore alla pizza e si utilizza principalmente per le sue proprietà digestive.


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