Le strategie per creare un menù efficiente in pizzeria: il metodo Menuengine

Lorenzo Ferrari

Lorenzo Ferrari

Il Metodo Menuengine funziona anche per attività con asporto?

La risposta a questa domanda è SÌ. Prendiamo ad esempio una classica pizzeria d’asporto con consegna, ma il ragionamento è valido per qualsiasi altra tipologia di prodotto.
Se si pensa a quali “passi” compie il cliente per scegliere e consumare la sua pizza a domicilio, possiamo sintetizzarli in 4 punti:
1. Scelta: dove sceglie la pizzeria d’asporto
2. Ordine: dove effettua l’ordine
3. Consegna e pagamento: il prodotto viene consegnato e pagato
4. Consumo: dove consuma la pizza.

Una volta analizzata la situazione da questo punto di vista, è facile convincersi di come il compito di ogni imprenditore della ristorazione sia quello di semplificare, velocizzare, rendere memorabile e in termini generali di migliorare l’esperienza del proprio cliente in ognuna di queste fasi.
Per ogni step, è sufficiente domandarsi: “Come potrei fare per migliorare l’esperienza del cliente in ognuna di queste fasi?”
Il Metodo Menuengine o il menu engineering possono aiutare l’imprenditore soprattutto nella prima delle quattro fasi: la scelta.

Come usare il menu engineering nella fase di scelta

Come il nostro cliente sceglie la pizzeria d’asporto? Molto semplicemente, effettua una ricerca e sceglie quella che reputa migliore.
Questa ricerca può essere effettuata online, navigando su Google, Tripadvisor, qualche social network oppure sui nuovi “aggregatori”, quali Deliveroo, Just Eat e via discorrendo.
Oppure ancora offline, sfogliando i vari depliant e listini che le pizzerie d’asporto consegnano come materiale pubblicitario.
Infine, possono chiedere consiglio ad un amico oppure ricordarsi di un acquisto fatto in precedenza e riordinando presso la pizzeria d’asporto preferita.

menu metodo menuengine pizzeria

In questa fase regna il caos più totale. Perché le realtà italiane che possono fregiarsi di fare un marketing quantomeno decente non sono, ahimè, tante. L’unica forma di marketing realizzata da queste pizzerie è, appunto, produrre brochure-menù e distribuirle nelle cassette delle lettere di chiunque abiti nelle vicinanze.
Questa “mancanza” rappresenta un’opportunità per l’imprenditore attento che conosce le meccaniche del Metodo Menuengine.
Infatti, la terza fase del Metodo Meunengine è quella del Menu Design, che si occupa di realizzare fisicamente i menù, creandone il layout, il design e la grafica.
Vediamo come questa fase può aiutare nella fase di scelta.

Come precedentemente anticipato, è abitudine dei clienti italiani “collezionare” i molteplici listini delle pizzeria d’asporto per scegliere, al momento dell’ordine, quella che corrisponde alle loro esigenze.
Di solito, essendo tutti realizzati similarmente, avendo lo stesso formato, una grafica simile e lo stesso, identico, interminabile elenco di pizze per tutti i gusti, è davvero difficile scegliere.
In questa situazione è facile differenziare il proprio menù realizzando un design e un contenuto, appunto, differente.
Un paio di consigli a riguardo…

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DESIGN

Consiglio di scegliere un formato differente. Se il menù di tutti i concorrenti, chiuso, risulta rettangolare, lo si faccia quadrato, o circolare. Insomma, è bene che a un primo impatto risalti rispetto a tutti gli altri. Per esempio, per la catena di Sushibar milanesi This is not a Sushibar – divenuta famosa in tutto il mondo per essere stata la prima ad accettare i pagamenti in “follower” – abbiamo scelto un formato che chiuso risulta completamente differente rispetto a quello di tutti gli altri. Inoltre, anche a livello grafico abbiamo bandito le foto (utilizzate dalla totalità dei concorrenti) e scelto delle illustrazioni minimali e innovative dei vari piatti, come si può evincere dalla figura.
 
menu this is not a sushibar

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CONTENUTO

Consiglio di bandire le interminabili liste di pizze classiche, speciali, della casa, tradizionali e innovative: si faccia una cernita delle migliori – magari utilizzando un approccio scientifico, come quello della Matrice BCG o del Cubo Magico e le si incentivi. Anche per quanto riguarda il Metodo Menuengine vale la regola che si applica alla cucina: qualità invece che quantità, poche ma buone.
Questo faciliterà la scelta al cliente, rendendola più veloce e snella, e indirizzandola verso le scelte più profittevoli e popolari. E si noterà la differenza.
Buon lavoro!
 
menu menuengine


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