Taormina Gourmet 2022: capitale del gusto in Sicilia

Giuseppe Santoro

Successo di presenze e tanto entusiasmo per l’edizione 2022 di Taormina Gourmet che ha riconfermato Taormina nel ruolo di capitale del gusto in Sicilia e meta di riferimento nel Mezzogiorno italiano in questa stagione di ripartenza post-Covid caratterizzata dal desiderio collettivo di tornare alla normalità, all’insegna del divertimento ma anche del mangiar sano e all’insegna dei prodotti made in Italy.

La nona edizione di Taormina Gourmet, anche quest’anno si è svolta nell’incantevole scenario dell’ Hotel Villa Diodoro di Taormina dal 22 al 24 ottobre. Taormina Gourmet si è confermato fra i più importanti eventi del Sud Italia dedicato al meglio del food & beverage.

Organizzato da Cronache di Gusto, in collaborazione con Fizz comunicazione e con l’associazione Bica, anche quest’anno la manifestazione ha dato spazio a masterclass in elogio ai grandi vini, e poi dopo due anni è tornato il banco d’assaggio con oltre 60 cantine top da tutta Italia e 180 vini tutti da assaggiare.

Taormina Gourmet 2022

Si è giunti a questi numeri dopo un’attenta selezione tra Cronache di Gusto e la Guida Essenziale ai vini d’Italia di Daniele Cernilli. Da nord a sud, in rassegna i migliori vini d’Italia. Anche questa volta sono stati tre giorni intensi, non sono mancati i cooking show, le cene d’autore, gli spazi dedicati a chef italiani e stranieri.

Pilastri della tre giorni sono stati i prodotti agroalimentari di qualità. Altro protagonista sarà il mondo della pizza gourmet ormai fenomeno inarrestabile, con l’esibizione di alcuni dei più importanti pizzaioli siciliani. Ed era presente quest’anno Mattia Spedicato, uno dei sommelier del Geranium di Copenhagen, ristorante numero uno al mondo secondo la “Word’s Best Restaurants”.

Spedicato ha tenuto una masterclass sui vini che si bevono di più al Geranium. Ad arricchire ulteriormente l’evento taorminese i talk show e poi la premiazione di Sud Top Wine, ovvero i migliori vini del Sud Italia valutati da un gruppo di giornalisti stranieri assieme al presidente della giuria Daniele Cernilli e al wine writer di Cronache di Gusto, Federico Latteri.

Un momento molto apprezzato è stato quello de “La meglio gioventù (del vino)”, talk dedicato ai vignaioli under 30, con l’obiettivo di avvicinare il mondo dei giovani raccontandolo, una realtà spesso sottovalutata, fatta di giovani imprenditori con voglia di fare e di mettersi in gioco, guidati dall’amore per le proprie radici. Non solo nel vino, ovviamente, ma anche nella gastronomia e in generale nel settore dell’agroalimentare. Un unico comune denominatore: valorizzare il territorio attraverso il lavoro e il coraggio di restare, amando la propria famiglia e la propria terra.

L’imperativo è fare squadra, abbandonare competizioni tra territori per valorizzare ogni singola realtà, soprattutto in un settore come quello dell’agricoltura che sta consentendo alle nuove generazioni di restare e di abbandonare l’idea di emigrare. La meglio gioventù del vino italiana è composta da figli d’arte, ma non solo. Sono soprattutto giovani che amano la terra, il vino e  portano avanti le loro aziende con passione e determinazione.