21 marzo: buon Tiramisù Day!

Nel TIRAMISÙ DAY che si celebra il 21 marzo di ogni anno, il dessert al cucchiaio a base di savoiardi inzuppati nel caffè, conferma la sua posizione di dolce più amato! Anche a domicilio! Secondo l’Osservatorio Just Eat, il tiramisù è il re dei dolci a domicilio con 9.400 kg. ordinati nel 2017 in Italia analizzando 10 città. Un incremento della sua richiesta del 75% nel corso dell’ultimo anno.

La nascita e la storia

Dove trova i suoi natali il Tiramisù? Il primo documento nel quale viene rinvenuto il nome “Tiramisù” riferito ad un dolce a base di savoiardi, crema al mascarpone, uova, zucchero e cacao risale al 1959, per l’esattezza al 13 dicembre 1959 ed è una ricevuta di conto del Ristorante Roma di Tolmezzo (UD).
 
La signora Norma Pielli, che unitamente al marito Beppino Del Fabbro gestiva il Ristorante Roma, aveva infatti elaborato una variante del “Dolce Torino” dell’Artusi (sostituendo l’Archèmes con il caffè e la crema al burro con il mascarpone, ed aggiungendo gli albumi montati a neve).
 
Questo dolce, con il nome di “Trancia al mascarpone” veniva servito nel ristorante sin dal 1952 (lo si trova infatti in un menù di quell’anno). Ribattezzato quindi con il nome “Tiramisù”, poiché alcuni clienti (verso il 1954/55) ritenevano che questo dolce “tirasse su”. Teniamo infatti conto che, in quegli anni, Tolmezzo era una tappa obbligata per tutti gli sciatori in rientro dopo una giornata sulle piste da sci e quindi particolarmente desiderosi di un dolce che rimettesse in forze.

Tiramisù Day
Ma vi è un altro luogo in Friuli Venezia-Giulia dove, sin dal dopoguerra, veniva preparato un dolce dal nome “Coppa Vetturino Tirime sù”: quel luogo era la “Trattoria al Vetturino” di Mario Cosolo a Pieris d’Isonzo (GO).
 
Mario, ristoratore e figlio di ristoratore, aveva creato un dolce in coppa con una base di pan di Spagna, bagnata con del Marsala e ricoperta da una crema con tuorli e panna. Senza mascarpone, quindi, ma come ama ripetere Flavia Cosolo (figlia di Mario e che ho avuto il piacere di conoscere personalmente), fu il primo dolce italiano a portare questo nome.

Ma i natali del tiramisù sono contesi anche in…

Ed il Veneto? Che da sempre rivendica i natali del Tiramisù… ? Ci arriviamo!
Sebbene nel libro Storie di Zeno (Piazza Editore – 2005) Zenone Giuliano vorrebbe riconoscere un’origine allusiva e peccaminosa al Tiramisù. Facendolo addirittura nascere in una casa di tolleranza di Treviso, di ciò non vi è alcuna alcuna prova storica.
 
Però a Treviso sono ben due i ristoranti che si contendono la primogenitura del Tiramisù. Essi sono: “Al Fogher” e “Alle Beccherie”.
Al ristorante “Al Fogher” nel 1958 venne in visita una principessa di Grecia e, per l’occasione, la signora Speranza Bon preparò un dolce monoporzione che chiamò “Coppa Imperiale” a base di pan di Spagna, mascarpone, tuorli e caffè. Questo dolce viene servito tutt’ora con il nome di “Coppa Imperiale Tiramisù della casa”.
 
Del Tiramesù (con la e) delle Beccherie ne parlò per la prima volta la rivista “VinVeneto” nel 1981, in un articolo firmato da Giuseppe Maffioli. Questo dolce nacque un po’ per caso, ispirato allo sbattutin (cioè l’uovo sbattuto con i savoiardi) che si dava ai bambini. Poi, ad opera dello chef RobertoLoli Linguanotto che iniziò a lavorare Alle Beccherie nel 1966, la ricetta venne messa a punto ed il “Tiramesùdolce Gioioso et Amoroso” (senza gli albumi) iniziò ad essere servito nel celebre piatto rotondo da portata.

Tiramisù Day, la giornata del dolce più amato

In definitiva: ci basiamo su dati storici e documentali o sulla tradizione orale per stabilire dove sia nato il Tiramisù? Poco cambia, il Tiramisù è ormai diventato un dolce trans-nazionale e conosciuto in tutto il mondo (grazie proprio ai Trevigiani ed ai Veneziani che contribuirono a farlo conoscere all’estero), dando pertanto lustro all’Italia intera e questo è, indubbiamente, ciò che più conta.

Tiramisù Day

Gli ingredienti del tiramisù classico:

Savoiardi, tuorli (meglio se pastorizzati), mascarpone, zucchero, caffè per inzuppare i savoiardi, cacao per decorare, marsala.
 

Alcuni numeri dell’Osservatorio di Just Eat sui consumi del Tiramisù:

Il tiramisù è il dolce più ordinato a domicilio in Italia con 9.400 kg totali ordinati nel 2017.

Gli ordini di questo dolce sono cresciuti del 75% anno su anno (gennaio 2017/2018).

La ricetta classica è quella preferita, ma anche le nuove varianti al pistacchio, alla nutella e al the verde sono sempre più richieste.

Il food delivery ha creato nuovi consumi del tiramisù ordinato da solo come dolce a integrazione della cena o nel formato coppa tiramisù pratica da ricevere e gustare a casa.

Nel 2017 il giorno in cui si è ordinato più tiramisù è stato il 12 novembre 2017, seguito dal ponte dell’Immacolata, 8/9/10 dicembre con tre giorni di fila di record di tiramisù ordinati.

L’ordine più grande a domicilio è stato effettuato nella capitale con un ordine unico di 25 porzioni di tiramisù classico.

Nel 2018 sono già stati ordinati 1.500 kg di tiramisù a domicilio (gennaio e febbraio).
 
Con la capitale che guida gli ordini con 3.900 kg. Della variante classica, fragola e nutella & banana ordinati nel 2017; insieme a Milano con 1.700 kg principalmente di coppa tiramisù e variante pistacchio, e Torino con 850 kg.
 
Nella versione classica, seguite da Genova (418 kg.), Bologna (397 kg.), Verona 234 kg, Firenze (224 kg), Napoli (165 kg.). Con ordini di tiramisù alla nutella, Bari (37 kg.) e infine Palermo (15 kg.).
 
Tuttavia ci sono alcune zone d’Italia in cui gli ordini crescono maggiormente e in modo esponenziale. Come Venezia al primo posto tra le città in cui l’incremento di ordini di tiramisù è maggiore con + 586%; Cagliari al secondo posto con +354%, seguita da Monza con una crescita del 262%, Bari con 223% e Napoli con un +126%.
 
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Fonti:www.aifb.it – www.affaritaliani.it

 


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